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La società odierna e la mania di copiare l’altro..di Nele Vernuccio

In questo periodo di domicilio forzato, i social network ci hanno aiutato a restare uniti anche se a distanza.

Sappiamo bene che internet è stato una rivoluzione, alla pari della rivoluzione industriale.

Ci ha dato l’opportunità di “viaggiare” comodamente dal divano di casa, che per noi diversamente abili, è un’occasione molto importante in quanto non ci possiamo muovere fisicamente.

Voglio raccontarvi un aneddoto personale:

Lo scorso autunno una mia cara amica è andata un mese in Russia per imparare la lingua. Tramite lei ho scoperto i monumenti, il paesaggio, la popolazione e la lingua.

Ho il piacere di farvi leggere il messaggio di ringraziamento che le ho inviato:

Carissima Silvia , per chi non può viaggiare fisicamente come me, è impossibile scoprire certe bellezze. Ringrazio vivamente voi che viaggiate e condividete le foto, mi date la possibilità di conoscere il mondo. Quindi se guardo le tue storie e le tue foto, lo faccio per scoprire i paesaggi e l’arte russa. Grazie ancora un fortissimo abbraccio ️”.

Inoltre internet ci dà la possibilità di continuare la scuola a distanza come sta avvenendo in quei periodi. Ci dà la possibilità di avere dei documenti sempre a disposizione anche da casa, in un certo senso ci ha semplificato la vita.

Ma purtroppo come avviene in tutte le cose persiste anche un uso errato, in questi giorni navigando sui social mi sono imbattuto su dei post ove tramite delle fotografie facevano vedere degli affollamenti inventati, tante persone hanno condiviso questi post per la mania di copiare l’altro.

Mi chiedo perché nella società odierna pur di copiare l’altro ed essere nella stessa lunghezza d’onda condividiamo anche la falsità?

Non utilizziamo un mezzo molto utile in maniera auto denigrante e sfruttiamo maggiormente il nostro intelletto, senza tener conto delle “mode” e quello che fa il prossimo.

Nele Vernuccio 

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3 commenti su “La società odierna e la mania di copiare l’altro..di Nele Vernuccio”

  1. Caro Nele,
    proprio per la smania di essere “uguali ed omologati” non ci si sofferma a riflettere o a porsi delle domande.
    In fondo, questo non è un problema di adesso, ma grazie o per colpa della tecnologia, si diffonde e si espande molto più rapidamente.
    Non ho molta fiducia nel genere umano: per uno come te che si pone il problema ce ne sono 100 ( e voglio essere ottimista) che agiscono in massa.
    E’ tutto molto omologato e poco originale. Sì è triste, ma ad un certo punto poco si può fare. Puoi agire sul nuovo, sensibilizzando i bambini, insegnando loro il piacere dell’unicità ed il suo valore. Trovando un modo originale per farlo, un modo che ti appartenga e che sia tuo. La massa è pericolosa perchè composta da una moltitudine di idioti che, se presi singolarmente sono innocui, tutti insieme diventano dannosi.
    Quel che conta è che ci sono persone come te che non potendo viaggiare, ringraziano chi condivide qualcosa, invece di diventare il solito leone da tastiera che denigra ed offende. Grazie

  2. Caro Levr,
    purtroppo è tristemente vero ciò che affermi, ma dobbiamo mettecerla tutta per far cambiare le cose.
    Ti ringrazio per la stima nei miei confronti.
    Un caro saluto

  3. Le notizie vanno verificate, sempre; se ciò non è possibile non condividere. E’ come sulla strada: “Nel dubbio non sorpassare” e, nel caso, non condividere.
    I mezzi ci sono. Le foto possono essere ricercate su Google (tasto destro sulla foto, apri ricerca sul web); poi ci sono i siti quali bufale.net che pubblicano le fake news scoperte o sui quali puoi segnalare un articolo sospetto.
    Poi ci sono i bufalari, ma quelli fanno parte della natura e Facebook li ha fatti uscire dagli stretti limiti delle pareti dei cessi dove una volta esprimevano il meglio del loro pensiero.
    Cacate, appunto.

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