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Scicli. Finanziato rifacimento facciata scuola Lipparini

Una notizia di portata storica per Scicli. Segno che la politica, quando vola alto, sa sognare, e ha competenza, ottiene risultati concreti.
Il Ministero della Pubblica Istruzione ha finanziato il rifacimento della facciata della scuola media Lipparini Miccichè di piazza Italia oltre l’adeguamento sismico della stessa scuola.
L’intervento è stato finanziato nell’ambito degli interventi di edilizia scolastica rientranti nel piano 2019 della programmazione nazionale triennale 2018-2020.
Il finanziamento accordato alla giunta Giannone è di 3 milioni e 200 mila euro.
Il progetto, voluto dalla giunta Giannone, è stato firmato dagli architetti Gaetano Manganello e Carmelo Tumino, dello studio Architrend, e riguarda il consolidamento, l’adeguamento impiantistico e il rifacimento del prospetto dell’edificio di piazza Italia. Una ferita urbanistica che gli sciclitani non hanno mai accettato e definita dagli storici e dagli urbanisti uno dei più gravi esempi in Italia di distonia architettonica in un centro storico preservato.
I progettisti hanno ascoltato le esigenze di quanti vivono nell’edificio, cercando di interpretare le esigenze di un moderno luogo di formazione, immaginando spazi funzionali ai momenti educativi, in una tensione verso la ricucitura della ferita perpetrata nel 1962, restituendo l’antica armonia di linguaggio dell’ambiente urbano settecentesco.
Così, a fronte di un edificio moderno e funzionale all’interno, con una passeggiata che recupera il chiostro dell’attuale palazzo di vetro, inglobandolo dentro e creando un moderno lucernaio sul tetto, il prospetto ricalcherà esattamente la facciata settecentesca del Collegio dei Gesuiti.
Manganello e Tumino hanno anche progettato una inedita passeggiata sul tetto dell’edificio, una nuova piazza da cui ammirare la città. Fra gli interventi più autorevoli, che si registrarono in occasione della presentazione del progetto, due anni fa, quello del professore Paolo Nifosì, che ha spiegato come non di falso storico si tratti, ma di un recupero della identità della piazza e di Scicli.
A dare notizia dell’avvenuto finanziamento dell’opera oggi il sindaco Giannone e l’assessore ai Lavori Pubblici Viviana Pitrolo, che hanno accolto con emozione la copia del decreto ministeriale.
“La nuova scuola sarà improntata ai principi di innovazione scolastica, punterà alla sicurezza di una struttura strategica, sarà segno di nuova bellezza di uno spazio storico simbolo di Scicli, in un rapporto dialogico fra la piazza e il cortile interno della scuola. Ultimo, ma non ultimo, in un momento di crisi dell’edilizia, l’opera pubblica darà nuova linfa al mercato del lavoro in città”.

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4 commenti su “Scicli. Finanziato rifacimento facciata scuola Lipparini”

  1. l’g. Pisani capo settore V è stato l’artefice materiale per l’ottenimento di questo finanziamento lavorando giorno e notte per partecipare al bando e subendo attacchi da alcune categorie di professionisti, ma grazie alla sua tenacia ecco il risultato. Sarebbe stato bello leggere il.suo nome nell’articolo, anche senza citare l’ufficio tecnico. Grazie Ing. Pisani

  2. 3 milioni e 200 mila euri, ma non pensate che le prioorità erano altre? Secondo me non è più tempo di sperperare risorse per qualcosa che, forse andava fatta negli anni 80 al massimo. Oramai è uno spreco di risorse, piazza Italia con l’attuale edificio ha una sua, forse discutibile, identità. Ma il senno è quello che è, e andiamo avanti a casaccio e fuori tempo.

  3. Questo progetto è veramente una gra porcata! Un falso storico che scimmiotta una vecchia facciata dal valore storico/artistico nullo non può che definirsi “una gran porcata”!!! E mi meraviglio che gli autori di questo obbrobrio abbiano il coraggio di farsi chiamare “architetti”!!!! Siamo messi veramente male!

  4. Un falso storico per correggere un altro falso storico. Addirittura spendendo cifre enormi. Ma in Sicilia si rendono conto? siamo alla follia. Ma la gente non si mobilita, crede che pagheranno “iddi”, ma non sanno che “iddi” sono loro con le loro tasse e con i servizi essenziali che non avranno. Scusate, ma non se ne può più, l’attuale facciata è ormai diventata identitaria e sostituirla con un falso pseudo-barocco anni 2020, è pietoso.

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