
“Abbiamo letto in questi giorni di colleghi che pur di avere 5 minuti di visibilità, anche in forma anonima, raccontano una verità che non ci appartiene, tra l’altro in maniera poco dignitosa per se stessi e denigratoria per un importante gruppo lavoro infermieristico dell’ospedale Maggiore che si è costituito sotto la regia del Direttore Sanitario, per rivedere insieme l’organizzazione dell’Ospedale per fronteggiare l’emergenza Covid-19.
Ci è stata ridata l’occasione di essere protagonisti di questa emergenza e con antusiasmo abbiamo partecipato e collaborato aquesto grande momento che è quello di rimettere in gioco l’organizzazione e verificare strada facendo percorsi,
Noi infermieri dell’ospedale di Modica abbiamo scritto procedure, abbiamo suggerito percorsi e ci siamo fatti carico del più grande impegno infermieristico della nostra storia lavorativa senza se e senza ma! Abbiamo chiesto noi di contingentare i dispositivi di protezione individuale per evitare accaparramenti, sprechi e strane sparizioni. Da tempo, ancor prima dell’emergenza, abbiamo partecipato ai corsi di formazione anche sull’uso dei DPI. Forse qualcuno era distratto durante le lezioni o forse dormiva.
Il momento è sicuramente difficile e se qualcuno volesse venire a lavorare con noi, nei reparti dove assistiamo i malati Covid avremo il piacere di mostrare loro i dispositivi presenti e come si indossano, anche se il sito da noi stessi girato era stato messo a disposizione di tutti (vedi sito aziendale). Siamo quelli di ieri, quelli di oggi e quelli di domani, per sempre e con la firma. procedure, e modifiche all’intero assetto dell’ospedale nell’interesse della collettività a cui apparteniamo e per cui siamo fieri di lavorare”.
Lettera firmata da oltre 100 infermieri
8 commenti su “Gli infermieri del “Maggiore” di Modica ci scrivono”
Sono le persone come voi che fanno grande ľitalia. Grazie.
Grazie ragazzi, speriamo che ad emergenza finita chi dovere, dopo essersi riempito la bocca di belle parole, si ricordi di voi con i fatti.
Ad maiora
Siete dei veri professionisti,e delle persone meravigliose!
Roberto, non solo “chi di dovere”, ma anche tanti cittadini, la maggior parte che li attaccano nei pronto soccorso e in tutte le attività che svolgono in ospedale, tanti cittadini che non hanno mai compreso le difficoltà che loro vivevano e vivono. Se ne ricordino anche tutti coloro che hanno presentato decine e decine di denunce rendendo le vite loro e di tanti medici un’inferno, se ne ricordino tutti questi ipocriti che hanno disprezzato la loro sanità, se ne ricordino bene anche gli avvocati che si sono prestati a tantissimi attacchi nei loro confronti. E poi, questi ipocriti, mettono strisce da stadio nei recinti degli ospedali per inneggiarli, ma le parole che hanno utilizzato contro i propri fratelli che si prendono cura di noi, restano.
Fiero e orgoglioso di farne parte
Non potra mai essere sufficiente la immensa e sincera gratitudine che tutti noi italiani dobbiamo agli operatori sanitari tutti (compresi aggiungerei i farmacisti che sono in prima linea) per il grande sacrificio e la disponibilita’ nei confronti di chi viene colpito da questo mostro pamdemicoanche a costo delle loro vite.Qualsiasi critica e denigrazione deve essere condannata come infamita’.Che Dio li benedica tutti e li protegga.Carmelo floridia
Grazie
@ Pippetta (e non è un errore)
SONO D’ACCORDO CON TE AL 100%
speriamo, adesso, non mi venga uno scompenso emotivo
Grazie, grazie di cuore!