A quasi un mese dalla grande emergenza causata dal propagarsi del contagio del coronavirus, la situazione sta mettendo in ginocchio aziende e famiglie. “Tutti i giorni ci vengono recapitate richieste di aiuti da importanti aziende, di tutte le dimensioni – denuncia Salvatore Terranova, Segretario generale Flai Cgil Ragusa – perché
devono o hanno dovuto sospendere, in tutto o in parte, le attività, con la conseguenza che si è creato un esercito di lavoratori lasciato a casa. Per queste aziende e per i lavoratori stiamo dando il massimo contributo. Ai lavoratori per farli accedere agli strumenti di sostegno al reddito statuiti dal decreto legge n.18/2020, così da garantire a coloro che intrattengono rapporti di lavoro dipendente un contributo statale per la loro sussistenza.
Certo le misure previste rappresentano solo una prima risposta per i lavoratori, ma non danno sicurezza alcuna che essi, dopo la crisi, troveranno, se nel frattempo non sarà fallita, ancora l’azienda da cui dipendevano. Ma c’è una attenzione forte per le imprese, nel senso che c’è da tutelare il pregiato tessuto imprenditoriale di questo territorio che rischia di sgretolarsi se non verrà debitamente sostenuto.
C’è davanti alla politica e a noi tutti, con ruoli e responsabilità diversi – prosegue Terranova – , un tratto di futuro che andrà immaginato e va immaginato oggi, a partire da ora se non vorremo trovarci più in là in in tessuto di desolazione economica, sociale e civile.
Lo sforzo e la solidarietà di tutti è indispensabile. Lo é da subito, sapendo cogliere gli elementi che ci uniscono come persone e come società, rispetto a ciò che ci separa
Ci tocca sollevare – tra le altre cose – come fatto altre volte, un malessere che è antico, ma che ora in questi tragici e difficilissimi giorni si è ancor più acuito e che, se non si interviene, diventerà non piu governabile, nel senso che potrebbe sfuggire di mano.
Ci riferiamo ai lavoratori del Consorzio di bonifica di Ragusa, per i quali chiediamo vengano loro pagati due mesi di stipendi sia ai sentenziati e ai lavoratori delle garanzie occupazionali, che vantano un credito di diverse mensilità nei confronti dell’ente, sia il mese di marzo ai lavoratori della legge 49, pagando a tutti i lavoratori delle tre tipologie anche le indennità loro maturate e spettanti.
Al Commissario straordinario, Francesco Nicodemo e al Direttore generale, Fabio Bizzini, che in altre circostanze hanno dimostrato particolare sensibilità, chiediamo di farsi carico e di attuare in tempo brevissimi la proposta di pagamento come superiormente declinata, perché nei prossimi giorni questi lavoratori e le loro famiglie non avranno di che vivere. Essi sono già allo stremo, provati perché hanno lavorato ma oggi vantano 18 si stipendi non pagati.
Oggi e in questo momento, per rispondere a queste esigenze, si può chiedere alla banca tesoriere di consentire il pieno utilizzo delle anticipazioni di cassa.
Ora è il momento di dare un segnale di attenzione e di immedesimazione per queste persone – conclude il sindacalista – perché alla loro condizione di vita connotata sempre dall’emergenza oggi si sovrappone un’altra altrettanto grave emergenza, quella di questi giorni, che li può annientare definitivamente”.