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Razza analizza l’aumento dei contagi in Sicilia

Oggi pomeriggio l’Assessore Regionale alla Salute, Ruggero Razza, ha tenuto una breve diretta sulla sua pagina Facebook, per fare il punto della situazione riguardante i contagi, che oggi in Sicilia hanno visto un incremento significativo.

Alle 12 la Regione aveva comunicato il quadro dei casi positivi al COVID-19 in Sicilia. Nella regione sono stati riscontrati 140 nuovi casi positivi, un dato importante sulla crescita del virus, che come ha spiegato l’Assessore va visto confrontato con il quadro generale. La situazione attuale della regione è la seguente: ricoverati 275 pazienti (37 a Palermo, 106 a Catania, 57 a Messina, 1 ad Agrigento, 15 a Caltanissetta, 19 a Enna, 6 a Ragusa, 21 a Siracusa e 13 a Trapani) di cui 55 in terapia intensiva, mentre 321 sono in isolamento domiciliare, 26 guariti (11 a Palermo, 6 a Catania, 4 a Messina, 2 ad Agrigento ed Enna, 1 a Ragusa) e 8 deceduti.

“Nelle ultime 24 ore – spiega l’Assessore – sono 140 le persone contagiate in Sicilia. Cresce significativamente, più 114 persone, il numero di soggetti posti in isolamento domiciliare. Questo fenomeno va spiegato. In primo luogo perché l’aumento è collegato alla crescita del numero di tamponi effettuati in Regione, come prevede l’ordinanza del Presente. Quasi 6000 tamponi sono stati effettuati, di questi 630 sono risultati positivi”.

L’incremento ha riguardato anche le persone che hanno dovuto ricorrere al ricovero presso i COVID Hospital. Si registrano 14 persone in più, ricoverati nei reparti di malattie infettive, e 7 persone in più che hanno avuto bisogno della terapia intensiva.

Razza nel corso della diretta ha affermato: “Inizia la settimana della crescita del contagio, come avevamo previsto. Le terapie intensive sono ampiamente predisposte ad accogliere il picco. La fase di crescita del contagio non può farci trovare impreparati”.

L’odierna crescita del contaggio ha riguardato principalmente le tre aree metropolitane della Regione (Palermo, Catania e Messina), dove si sono verificate particolari criticità prese in carico già nella giornata di ieri dall’Assessorato Regionale, e sono costantemente monitorati, in particolare nel palermitano e nel messinese.

In questa fase è importante sottolineare che “la ricostruzione epidemiologica di questi casi che si stanno realizzando è necessaria. – afferma Razza – Purtroppo il Presidente Musumeci è stato profeta. In tutti i casi individuiamo contatti con provenienza dalla aree di contagio del nord nei 14 giorni precedenti. Per questo si raccomandava una maggiore cautela nel rientrare in Sicilia. Chiediamo ai cittadini di rispettare le indicazioni che sono state disposte con l’ordinanza del Presidente della Regione sul contenimento, sull’isolamento volontario e sulla quarantena obbligatoria”.

In provincia di Ragusa i casi sembrano contenuti e questo fa ben sperare, ma non per questo bisogna abbassare la guardia. Attualmente risultano ricoverati 5 comisani (coppia di sposi, i figli della coppia e una signora), e una ragusana. Sono positivi e in stato di quarantena un ragusano, e una modicana. A questi va aggiunto il caso della signora proveniente da Codogno, passata per Scicli ad oggi guarita.

L’assessore nella sua diretta ha ricordato “Sono stati censiti 37.000 rientri, e molte altre non si sono registrate. Questi si sono posti in isolamento volontario, le loro regole di condotte sono estese anche ai familiari. Sono regole semplici da rispettare. In questo momento bisogna comunicare, senza paura, al fine di avere una mappatura territoriale di quello che accade e di quello che potrebbe accadere”.

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