
“Ho accolto con grande favore l’ordinanza n.6 del 19 marzo del Presidente della Regione nella quale, tra le altre cose, si regola l’apertura delle attività commerciali ed in particolar modo dei supermercati chiudendoli la domenica. In pratica è la stessa decisione che avevamo preso insieme alla mia Giunta la scorsa settimana prima di essere stati invitati a cancellare la stessa ordinanza già emanata. In quell’occasione, ci tengo a ricordarlo, la grande maggioranza dei supermercati era comunque rimasta chiusa, mostrando buonsenso e attenzione anche per la salute dei lavoratori. La decisione del Presidente Musumeci è sulla stessa linea di pensiero”. Così il Sindaco di Modica, Ignazio Abbate, dopo la pubblicazione dell’ultima ordinanza regionale per contenere ulteriormente gli episodi di contagio nell’Isola. “Ho letto da qualche parte che si tratterebbe, con molta fantasia, di un’ordinanza Anti –Abbate visto che negherebbe quanto da me ordinato ieri, ovvero la chiusura anticipata alle 18:00 delle attività commerciali. Fermo restando che non stiamo facendo una gara ma stiamo combattendo tutti insieme una battaglia fondamentale, in realtà è un’ordinanza che certifica l’ottimo lavoro svolto a Modica nelle ultime settimane visto che, diversi punti, ricalcano norme che abbiamo già attuato da tempo. A cominciare proprio dalla riduzione di orario. Il comma 3 dell’articolo 3 infatti dà piena libertà ai Sindaci di ridurre l’orario di lavoro delle attività che sono rimaste aperte ad eccezione dei supermercati che potranno godere del riposo domenicale. Era esattamente il nostro obiettivo quando ci siamo intestati questa battaglia. Quindi oggi stesso modificherò l’ordinanza comunale del 19 marzo escludendo i supermercati dalla chiusura anticipata ma lascerò l’obbligo per tutte le altre attività. Nell’articolo 2, commi 1 e 2 si ordina ai Comuni di operare la sanificazione dei centri abitati, delle scuole e degli uffici pubblici. Modica è andata oltre includendo, già nei giorni scorsi, anche le attività commerciali e le case dei privati cittadini. L’articolo 3 inibisce l’ingresso di venditori ambulanti. A Modica già da due settimane vige il divieto di svolgimento per il mercato merceologico del giovedi e da ieri anche per i mercati contadini. Il comma 2 dell’articolo 2 chiude i parchi e le aree ludiche come già avevamo disposto con apposita ordinanza la scorsa settimana. L’ordinanza di ieri del Presidente aggiunge altre limitazioni che ritengo essenziali alla vittoria di questa guerra che stiamo combattendo. E una piccola grande vittoria è rappresentata dalla notizia che è arrivata nelle ultime ore circa la negatività di tutti i dipendenti del reparto analisi del Maggiore che può ritornare già nella mattinata di oggi ad essere operativo. Una bellissima notizia per loro, per le loro famiglie e per tutta la cittadinanza”.














5 commenti su “Modica, i supermercati non chiuderanno alle 18. Revoca ordinanza”
Gentile Signor Sindaco Abbate, bene tutti gli sforzi, ma le chiedo di attuare qualche provvedimento per l’informatizzazione degli uffici. Mi riferisco al settore tecnico urbanistica, in cui siamo costretti a presentare ancora sul cartaceo le pratiche con ovvi rischi per il personale e per noi stessi. In questo difficile momento, i professionisti esterni e i tecnici interni all’amministrazione potrebbero continuare a lavorare con serenità se fosse data la possibilità di presentare le pratiche online (SUAP e SUE).Grazie per quanto vorrà disporre.
Non capisco perché pervi tabacchi e concesso entrare e x 1 caffè o altro no questa me la dovete spiegare !!!
Non solo la magra figura per aver preso una decisione immediatamente annullata dalla Regione Siciliana, ma addirittura adesso il merito per una decisione errata ed arbitraria (quella della chiusura dei supermercati alle ore 18,00). Si attenga alle disposizioni regionali e statali e non esca fuori dai binari e quindi eviti di creare confusione tra i cittadini che vogliono rispettare i vari dl. L’umiltà non è un sentimento di cui vergognarsi, la boria e l’arroganza invece lo è!
Due ordinanze contrastanti emanate nel giro di poche ore. A dimostrazione che la confusione regna sovrana !Ma Lui ” a carri sempri a dritta” direbbe un mio trisavolo .
Caro Anto Gianno te lo spiego io.
Sui tabacchi lo stato ci guadagna, quindi non possiamo fermarli.
I poveri disgraziati dei bar possono anche morire di fame lì allo stato non interessa.