
Nell’ultima seduta del Consiglio Comunale del 5 febbraio scorso è stato approvato con i soli voti della Maggioranza il Bilancio Consolidato dell’esercizio 2018 del Comune di Modica.
In quella sede i Consiglieri di Minoranza hanno avuto modo di esprimere e motivare la loro contrarietà al bilancio del gruppo di consolidamento, comprendente oltre al Comune di Modica, l’ATO Ragusa Ambiente S.p.A. in liquidazione, la Modica Multiservizi S.r.l. in liquidazione e la Servizi Per Modica S.r.l..
La Consigliera del PD, Ivana Castello, ha precisato che il Bilancio Consolidato ha lo scopo di rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione finanziaria, patrimoniale dell’Ente e delle sue partecipate. Il consuntivo del 2018, già approvato, presentava innumerevoli irregolarità per cui non si può certo dire che costituisca un quadro affidabile della situazione dell’Ente e delle partecipate. Le principali criticità elencate dalla Castello riguardano i debiti fuori bilancio, il mancato rispetto delle manovre di risanamento previste nel Piano di Riequilibrio e gli insufficienti impegni di spesa per alcuni servizi obbligatori. Sui debiti fuori bilancio l’Ente ha mentito, dichiarando che sono stati riconosciuti e finanziati 3 milioni di euro circa, infatti, l’impegno di spesa nel 2018 non superava i cento mila euro. In ordine al Piano di Riequilibrio, la Castello precisa che non sono state impegnate le somme per la copertura delle perdite e il ripiano debiti verso le partecipate per un ammontare di due milioni e trecento mila euro circa. Infine, per quanto attiene ai servizi obbligatori (Enel e ricovero disabili e anziani) l’impegno di spesa è stato di gran lunga inferiore al reale fabbisogno, con l’inevitabile costituzione di ingenti debiti fuori bilancio. Un bilancio consolidato con tali e tante irregolarità contabili – conclude – non si può di certo approvare.
Il Consigliere del M5S, Marcello Medica, ha rimarcato l’importanza del Bilancio Consolidato che deve consentire di: sopperire alle carenze informative e valutative dei singoli bilanci comunali; attribuire alla amministrazione capogruppo (Comune di Modica) un nuovo strumento per meglio programmare, gestire e controllare il proprio gruppo; ottenere una visione completa delle consistenze patrimoniali e finanziarie. Tutti obiettivi difficilmente raggiungibili, allorché, allo stato, mancano due bilanci su quattro dei singoli enti appartenenti al gruppo, nonché tutta una serie di informazioni di cui è priva la nota integrativa così come il Collegio dei Revisori ha avuto modo di elencare, anche relativamente ai dati del TFR di due società del gruppo, invitando l’Ente a provvedere ad effettuare le opportune correzioni. Ciò premesso, il Consigliere Medica, analizzando i dati dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico, evidenzia come rispetto al 2017 vi è un aumento dei crediti di € 9.222.252,08, principalmente di natura tributaria e verso clienti ed utenti e vi è anche un aumento dei debiti di € 10.140.503,04, principalmente verso banche e tesoriere e verso fornitori. Pertanto, oltre ad aumentare il totale dei crediti fino ad € 83.188.133,17, aumenta ancora l’indebitamento dell’Ente, attestandosi alla fine del 2018 alla stratosferica cifra di € 120.735.921,03. Anche il risultato economico segna un evidente peggioramento rispetto all’anno 2017, attestandosi per l’anno 2018 ad € 7.895.646,92 di perdita. Si evidenzia anche un sostanzioso incremento degli oneri finanziari, tra il 2017 e il 2018, di € 320.463,09 con un totale per il 2018 di € 3.569.342,99, immediata conseguenza dell’utilizzo spasmodico e sempre più incessante dell’anticipazione di cassa, arrivata a fine 2018 alla proibitiva cifra di € 18.789.696,65. Da notare, infine, la costante diminuzione della voce “Proventi da tributi”, dimostrazione della inefficace azione nell’attività di riscossione, evidenziata dal precedente Organo di revisione, allorché evidenzia “una lenta azione volta alla riscossione” e “un’attività accertatoria poco incisiva”.
Insomma, il Bilancio Consolidato 2018 del Comune di Modica, se così si può chiamare visti i tanti documenti mancanti – concludono i Consiglieri di Minoranza, Agosta, Castello, Cavallino, Medica, Poidomani e Spadaro Giovanni –, rappresenta e conferma una situazione abbastanza disastrosa, con un aggravio di costi e soprattutto di debiti che difficilmente un’azione politico-amministrativa del genere potrà arginare. Ancora oggi, infatti, assistiamo ad un’amministrazione che si caratterizza per improvvisazione, per i continui sprechi e per la mancanza di attenzione ad ogni parametro, volto ad intraprendere un cammino di risanamento verso la normalità, consentendo di pagare gli stipendi diretti e indiretti con regolarità, così come i tanti debiti verso i tanti fornitori che quotidianamente prestano la loro opera per l’Ente.