Nel recente vertice tecnico di Palermo non si è parlato dell’impianto di biomassa di Contrada Zimmardo-Bellamagna ma di altra struttura della ditta Avimec, distrutta dall’incendio di qualche anno fa e che, legittimamente, vuole essere ricostruita.” Il sindaco di Pozzallo, invece, ha messo su una ‘governata’ confusione di argomenti ed ha colto l’occasione per sollevare altro polverone contro Modica ed il nostro primo cittadino. Ignazio Abbate – fa rilevare la consigliera comunale, Rita Floridia(nella foto) – sta continuando a lavorare verso una soluzione condivisa e rispettosa della legge, invece di indulgere al caos ed al proclama come fa il suo emulo pozzallese. Che trova facile sponda nei consiglieri modicani di opposizione, sempre pronti a dare manforte agli insulti che arrivano da Pozzallo contro la nostra Città. In questo senso poi, abbiamo le ‘perle’ di Ivana Castello che chiede al sindaco di convocare il consiglio comunale con la discussione/mozione/ordinedelgiorno/chissàccosa sull’impianto, dimenticando nella sua foga che i consigli comunali li convoca il Presidente e non il primo cittadino… Tant’è;l’ossessione che ha di Ignazio Abbate, le fa confondere i ruoli e i diritti/doveri delle Istituzion”i!
In queste ore, Pd ha rinfocolato la polemica e rilanciato un dibattito che avrà ragion d’essere solo dopo il pronunciamento del TAR. “La nostra posizione dovrebbe essere di facile comprensione anche per chi prova a piegare al suo astio contro il Sindaco – aggiunge Floridia – anche le regole più elementari di democrazia. Ma da Ivana Castello e dal Pd di Modica, siamo abituati a questo e ad altro. Continuino pure a fare da sponda agli attacchi di Pozzallo contro Modica; continuino e ad essere la ‘voce del padrone’ Roberto Ammatuna nelle sue contumelie contro Ignazio Abbate e contro un’azienda che dà lavoro a tanti Modicani e a tanti Pozzallesi -a cui, poi, il loro sindaco dovrà spiegare tante cose quando l’azienda inquestione sarà messa spalle al muro dalle sue bramosie politiche e di consenso…-
Noi continueremo a seguire la legge. Se Castello voleva parlare della questione, l’avrebbe potuto fare quando ci sono stati ben due consigli comunali dedicati al tema e quando lei e i suoi sodali, invece di discutere in aula, hanno preferito uscire e improvvisarsi reporter, raccogliendo nei corridoi le invettive e gli insulti dei Pozzallesi contro Modica. Il nostro obiettivo è seguire norme e leggi e non le strade dell’impropero e della minaccia contro le istituzioni della nostra Città. Vada in Procura, Castello, ad inondare le scrivanie giudiziarie di carte e documenti. E se ha bisogno di aiuto per portare i faldoni, sirivolga al segretario cittadino del suo partito che peraltro, per il suo lavoro, conosce bene le stanze del tribunale… Facciano stampella al sindaco di Pozzallo.”
