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Ispica, proclamato stato di agitazione dei dipendenti comunali

Assemblea dei dipendenti comunali di Ispica, indetta da Cgil e Cisl, durante la quale si sono trattate diverse problematiche. In particolare si è discusso dell’integrazione oraria al personale dipendente part-time, dell’incremento dei carichi di lavoro, della mancata liquidazione delle somme afferenti il salario accessorio (FES e straordinario), della mancata erogazione dei buoni pasto e del mancato reintegro delle somme trattenute dall’Ente sul Fondo Efficienza Servizi.

L’assemblea è stata notiziata sulle ultime novità riguardanti il Contratto Integrativo decentrato, approvato lo scorso 27 dicembre, contestualmente alla definizione e ripartizione del F.E.S. anno 2019.

Particolare interesse tra i lavoratori, la questione della mancata integrazione oraria al personale part-time, molte delle lamentele riguardavano la scarsa attenzione riservata dall’Amministrazione su tale problematica, sebbene, durante l’assemblea del 26 aprile 2019, a cui era presente anche il Sindaco, ci fosse stato un preciso impegno diretto all’immediata verifica delle risorse necessarie a realizzare tale provvedimento, purtroppo ciò non è avvenuto e il provvedimento non è stato mai adottato, ne tanto meno si ha traccia di tale previsione nel programmazione triennale del fabbisogno.

E’ stato osservato che tale delicata questione, collegata alla mancata integrazione oraria, ha peggiorato la condizione già precaria del personale part-time, poiché questi, in atto, sono costretti a sobbarcarsi l’onere dell’esecuzione di compiti precedentemente assolti dai colleghi cessati e mai sostituiti, fattore che ha esponenzialmente incrementato i carichi di lavoro del personale presente.

La richiesta unanime dei lavoratori part-time, verso l’Amministrazione Comunale è stata quella di includere specifiche risorse nell’ambito della Programmazione triennale del fabbisogno del Personale, tenendo conto anche dei risparmi derivanti dai numerosi cessati, pare circa 16 nel 2019 e altrettanti sono previsti per il 2020, tale incremento dell’orario di lavoro, dovrà avere carattere strutturale e non temporaneo, nel limite massimo consentito dalla norma, tale attribuzione rientrerebbe inoltre nelle prerogative dell’Ente, anche in presenza del piano di riequilibrio, in quanto non trattasi di nuove assunzioni.

Altro argomento affrontato riguarda la mancata erogazione del salario accessorio, i lavoratori sostanzialmente lamentano la mancata liquidazione di alcuni istituti contrattuali riferiti al Fondo Efficienza Servizi (FES) dell’anno 2018 (Indennità maneggio valori, Rischio, Specifiche Responsabilità, indennità riferita ai messi notificatori ex art.54), mentre non è stata erogata alcuna somma per il 2019, sebbene il FES del 2018 e del 2019, siano stati regolarmente definiti e ripartiti in sede di delegazione trattante;

Per queste e altre ragioni riscusse, l’assemblea dei lavoratori ha deliberato all’unanimità lo stato di agitazione.

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