
Lei è ospite di una casa protetta in località sconosciuta, lui va a processo. E’ la vicenda di una donna allontantasi volontariamente il 15 ottobre scorso dalla sua casa di Vittoria stanca di subire i soprusi del marito, D.A., 41 anni, che martedì il Gup di Ragusa ha rinviato a giudizio. E’ la vicenda di Giusy Pepi, 40 anni, nata a Ragusa, della quale si persero le tracce e che fu ritrovata grazie alla trasmissione “Pomeriggio 5?”. Rientrata in Questura, a Ragusa, la donna aveva potuto riabbracciare i cinque figli, mentre il marito presentava denuncia per abbandono del tetto coniugale(il fascicolo è stato archiviato. La donna aveva raccontato delle violenze subite dall’uomo tali da ridurla in una condizione di soggezione continua. Le era stato sottratto il telefonino e poteva disporre solo di piccole somme di denaro. Il marito sarà processato il prossimo 2 marzo. Era stata rintracciata a Palermo 36 giorni dopo la scomparsa, grazie alla segnalazione di una spettatrice di Pomeriggio 5, la quale riferì di averla notata bivaccare in strada in compagnia di alcuni senzatetto fuori dalla sede della Caritas. Indicazione rivelatasi fondata, tanto che poche ore dopo la donna fu rintracciata dalla polizia.
Tutte le accuse furono smentite categoricamente dall’uomo, il quale descrisse la moglie come una donna fragile e indifesa, già in passato caduta vittima di comportamenti poco responsabili dovuti a cattive frequentazioni. Ecco perché, una volta rintracciata, Giusy Pepi fu messa sotto custodia dalla polizia, in una casa protetta. Le fu permesso di incontrare i suoi figli, ma non il marito.












