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Ragusa, Rete ferroviaria, l’amministrazione Cassì punta al rilancio

Si è svolta sabato 19 ottobre presso la sede di Inpress events & communications la conferenza stampa del Comitato pendolari della linea Siracusa-Ragusa-Caltanissetta e di CUB Trasporti, alla presenza del Sindaco di Ragusa Peppe Cassì, finalizzata a far conoscere l’attuale situazione della rete ferroviaria locale, sfatando alcuni luoghi comuni negativi che ne impediscono una piena fruizione.

Andrea Patriarca e Luigi Cavallo, del Comitato pendolari, hanno incentrato i loro interventi sulla persistente ignoranza delle potenzialità del treno e sui vantaggi che esso, anche nel nostro territorio, permette sia al turista che al pendolare. Considerando la grande mobilità esistente tra tutti i comuni della nostra provincia e
delle due limitrofe di Siracusa e Caltanissetta, svolta prevalentemente in auto, se si conoscessero bene gli orari ferroviari ci si accorgerebbe che l’uso del treno permette la stessa mobilità in tempi uguali a quelli delle automobili e di molto inferiori a quelli degli autobus con, in più, una maggiore sicurezza e comodità. Si può usufruire di abbonamenti a prezzi vantaggiosi, di servizi gratuiti come il treno+bici sui convogli “Minuetto”, mentre i biglietti possono essere fatti comodamente
con lo smartphone, oppure con le apparecchiature automatiche presenti alle stazioni di Modica e Ragusa.

Il sindaco Cassì ha ribadito come la sua amministrazione abbia puntato sul rilancio ferroviario, considerando che il territorio è munito di una infrastruttura completamente rammodernata e in grado di sopperire alle esigenze di spostamento sia dei turisti che delle fasce pendolari che per motivi di lavoro o studio, affollano le nostre strade. Il sindaco ha precisato come si sia fatto promotore di una iniziativa di coinvolgimento dei sindaci di tutta la tratta per richiedere l’apertura della linea ferroviaria nelle domeniche e festivi, ritenendo assurda questa penalizzazione in una zona a fortissima vocazione turistica. La promozione dei viaggi in treno al castello di Donnafugata ha dimostrato come con una adeguata pubblicità, la gente riscopre la ferrovia e la utilizza. Il Comune è anche impegnato nella realizzazione della metropolitana di superficie, che vedrà rivoluzionata la stazione di Ragusa, come anche quella di Ibla e permetterà alla città, con le fermate di Colajanni, via Licitra (Masserie), e la muova stazione del Polo ospedaliero, di dotarsi di una infrastruttura moderna e all’avanguardia. In tale contesto rientra anche l’acquisizione dello scalo ferroviario da parte del Comune.

Pippo Gurrieri, per CUB Trasporti, ha ribadito con quale sforzo in questi anni si sia perseguito il rilancio ferroviario, dopo la stagione dei tagli delle corse e dello smantellamento delle stazioni. Oggi il traffico dei treni è triplicato, sono coperte tutte le fasce orari, i pendolari possono ritornare a viaggiare in treno, come già fanno i turisti, esiste il collegamento con Palermo, e non è più tempo di far circolare luoghi comuni su “stazione chiusa”, “niente treni”, ecc. Tuttavia, ha ribadito Gurrieri, ci sono delle criticità che vanno superate al più presto: la prima riguarda le conseguenze delle politiche di dismissione, che hanno “semplificato” alcune stazioni riducendone le potenzialità (come la possibilità di svolgere incroci e precedenze) col risultato che oggi, con il traffico aumentato, questo rappresenta un
grave limite alla normale circolazione. C’è da intervenire su tutti gli apparati che mostrano delle carenze e provocano ritardi. Ma soprattutto c’è da lottare per far riaprire la linea la domenica e i festivi, e incrementare il traffico il sabato e i prefestivi. Si tenga conto che da Siracusa a Ragusa a Gela, la domenica non esistono collegamenti ne ferroviari ne automobilistici, il che è un gap che va affrontato e superato urgentemente. La nostra è l’unica linea siciliana chiusa la domenica.

L’impegno conclusivo emerso dalla conferenza stampa è quello di continuare e incrementare la promozione del mezzo ferroviario, sensibilizzando la popolazione, e, una volta stabilizzata la domanda, lanciare nuovi obiettivi: mezzi migliori, stazioni più accoglienti e magari una nuova linea verso Catania.

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