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Salvini: due vittorie in tre giorni….l’opinione di Rita Faletti

“Meno Carola e più Oriana Fallaci”. Così Salvini commenta la vittoria incassata al Senato sul dl sicurezza bis tra i “vergogna!” urlati da alcuni banchi dell’opposizione. 160 i voti favorevoli, tre i parlamentari grillini a votare no e cinque gli assenti. Tutta qui l’opposizione dell’opposizione interna al governo?. Zingaretti ha definito “schiavi” i pentastellati. Cosa sperava? Che Fico, immaginato, non ricordo da chi, grande leader della sinistra internazionale, guidasse un nutrito plotone di antagonisti? Temo che il segretario abbia qualche problema con la realtà. E’ andata liscia come l’olio, invece, la votazione di oggi sulla mozione di sfiducia alla Tav dei Cinque stelle. Salvini non era in Aula, impegnato a continuare il suo tour sulle spiagge del sud del paese, dopo aver cantato l’inno nazionale in “bragh curt” al Papeete di Milano Marittima. I pentastellati, al contrario, c’erano tutti, per sostenere compatti il blocco dell’opera che il perspicace Toninelli, definito da Grillo la quintessenzialità del MoVimento, continua a definire inutile. Qualcuno ci vuole a difendere una delle bandiere identitarie dei 5s agli occhi dei tanti elettori delusi dai numerosi dietrofront, qualcuno che ricordi la purezza delle origini. Ma la superfluità del ministro, nonostante l’accanito attaccamento ai principi, è palese e confermata dalle parole del capo del partito. “Solo il Parlamento può fermare il Tav” aveva detto Di Maio. Il Parlamento ridotto a zerbino dai barbari, il Parlamento come scaricabarile tirato in ballo per evitare la realtà di una acclarata impotenza e l’evidenza inconfessabile della supremazia della poltrona, ha votato a maggioranza contro la mozione dei grillini, che hanno ribadito il no all’Alta velocità contro il loro stesso primo ministro, Conte, il quale aveva dichiarato che “non fare la Tav costerebbe di più che farla”. “Che se la vedano tra loro. Basta!” aveva sbottato Carlo Calenda. Ma supponendo pure che una parte dei dem avesse deciso di ascoltarlo, la divisione interna al partito sul voto sarebbe stata ininfluente; anche FI e FdI hanno votato no alla mozione. La Tav è passata, riducendo a battuta propagandistica la dichiarazione incauta di Di Battista che in meno di quindici giorni l’opera sarebbe stata bloccata per sempre, e avvalorando la tesi secondo cui il trio Mattarella, Tria e Conte agirebbero di concerto per evitare che ai danni già fatti se ne aggiungano altri, irreparabili. In questo torrido agosto, una leggera brezza si è levata sull’ipercinetico immobilismo dei Cinque stelle, a scompaginare con leggerezza i fogli del contratto di governo che un vento più forte disperderà definitivamente. ritafaletti.wordpress.com

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47 commenti su “Salvini: due vittorie in tre giorni….l’opinione di Rita Faletti”

  1. “ipercinetico immobilismo dei Cinque stelle, a scompaginare con leggerezza i fogli del contratto di governo che un vento più forte disperderà definitivamente”… questa è poesia, grazie Rita Faletti. Io credo che lei abbia ragione, un guaio alla volta, intanto togliamoci sti Grillini, poi penseremo al resto.

  2. Bene !
    Anzi male , molto male . .
    Non avete capito cosa sta realmente accadendo ?
    I “cani si sono uniti ai lupi”per sbranare gli agnelli . .
    Ma . . c’è sempre un ma !
    Sta per accadere qualcosa di pericoloso . . . cani e lupi si sbraneranno a vicenda , appena hanno eliminato gli agnelli .
    Povera Italia , o meglio poveri italiani . . . in particolare i meridionali e gli isolani ,

  3. “”Salvini non è il nuovo Mussolini, semmai il nuovo Ridolini; il 1922 fu una tragedia e il 2019 una farsa. Ma lo spettacolo delle opposizioni in Parlamento ricorda quello di liberali, socialisti, e popolari all’avvento del fascismo. A cui spianarono la strada fingendo o cedendo di combatterlo. Ieri Pd e FI potevano rifilare il primo vero smacco a Salvini, mandando in frantumi la coalizione giallo-verde con una senplice uscita dall’aula, che avrebbe fatto passare le moziono M5S-LeU. Invece si sono coalizzati con lui. Poi, ridicoli, han ricominciato a invocare le elezioni: quando era assodati che, anziché la crisi, sarebbero scattate le ferie….”
    QUESTA È STATA LA CRONACA DI IERI (successivamente ognuno potrà ricavarne gli aruspici che vuole, ma questo è quello che è successo).
    Ho pubblicato un passaggio dell’editoriale odierno di Marco Travaglio, il cui acume politico nel raccontare i fatti al netto delle considerazioni personali, piaccia o no, lo ha portato ad assumere la direzione di un quotidiano di respiro nazionale.
    Lo contrappongono al soprastante articolo della Faletti il cui talento e acume politico la porta, invece, ad esibirsi su palchi ben più modesti (con rispetto parlando di RTM). Vorrà dire qualcosa?

  4. Mizzica, addirittura agnelli li definisce terrorista, i cinque stelle non sono agnelli, sono “polli”, ma una razza di polli bugiardi ed incapaci di fare nulla. Lascia perdere cani e lupi, pensi ai suoi polli che con il 33% hanno perso tutta la loro credibilità nei confronti degli italiani, sono inutili e ridicoli. Che si faccia chiarezza, avremo un governo leghista che ci farà vedere la differenza. Ma non si può accettare ancora una parte dell’attuale governo (il M5S) che non lascia la poltrona e non cerca di avere seguito con bugie, slogan, accuse a tutti compreso il pd, non ricordandosi che essa si trova al governo di questo paese.

  5. @ puppetta :
    Non ho la sfera magica , per fare il mago , ma uso i sensi fornitemi da Madre Natura …
    CVD , Salvini ha fatto l’ennesima grossa minchiata che tutti aspettavano .
    Ora son cavoli suoi . . . non lo vorranno come ministro degli Interni (in caso di elezioni è incompatibile) e cercheranno tutti di “rubargli” più consensi possibile .
    Inoltre lo metteranno sotto pressione , è uno che non regge , e gli faranno fare tante altre minchiate fino a fargli perdere il quorum che aveva o si vantava di avere .
    Come al solito porta male aprire la sfiducia . .Conte non gliela perdonerà . .

  6. Dichiarazione di Salvini ai giornalisti: “Chiedo agli italiani se ne hanno la voglia di darmi pieni poteri per fare quel che abbiamo promesso di fare, fino in fondo senza rallentamenti. Se mi candido premier? Questo sicuramente sì. Poi siamo in democrazia, chi sceglie Salvini sa cosa sceglie”.
    – Secessione?
    – Uscita dall’euro?
    – Cos’altro??
    Effettivamente è spontaneo, produce discorsi politici come fossero bisogni corporali.

  7. a me Salvini fa paura…proprio perché non è un Mussolini, ma un pericoloso coglione che seduce…ha qualcosa di sinistro.
    Papa Bergoglio lo ha capito subito il male che è insito in quella persona, infatti non vuole né vederlo né toccarlo manco con i guanti.
    Non è Mussolini che perlomeno era uno statista…ma un assembratore di folle e un accumulatore di quanto peggio possa uscire dalle italiche viscere.

  8. “Meno Carola e più Oriana Fallaci” Salvini può affermarlo indisturbato non tanto perché ha reso inoffensiva, dopo averla considerata belligerante, la prima ma perché non può aspettarsi la replica della seconda. Se questa fosse ancora in vita avrebbe detto e scritto, senza peli sulla lingua, la sua opinione su un segretario politico e vice Presidente del Consiglio dei Ministri singolare, rischiando a sua volta di essere tacciata di oltraggio da un Ministro dell’Interno indispettito. Chiamare in causa una donna, giornalista e scrittrice coraggiosa – che non ha mai fatto sconti a nessuno e ha raccontato la storia senza filtri, rapportandola ai lettori così come si presentava, nuda e cruda – cullandosi di portare a sostegno delle tesi anti-migranti la produzione letteraria post 11 settembre 2001 della Fallaci ne dà un’immagine riduttiva che non le rende giustizia.
    Tanto più che Salvini, spesso e candidamente, ha dimostrato di non gradire le persone coraggiose e di adulare i potenti.
    Così che Carola è una persona da combattere con fermezza mentre Putin è un uomo da ossequiare a tutti i costi.
    In quanto a coraggio e senso di responsabilità, non è esemplare né coerente evitare di presentarsi in Parlamento per riferire sul Russiagate leghista per poi spendersi in una missione in sostegno degli Italiani nelle spiagge d’Italia, raggiungendo il parossismo.
    Non preoccupa, poi, il rischio di sfaldamento dello Stato a causa di un sovranismo esasperato né la minaccia alle fondamenta di una nuova Europa attraverso un progetto la cui apparente bontà è contraddetta dalla contorta visione del progettista.
    Gli irresponsabili e innumerevoli post di uno della generazione X, più mattatore che uomo di Stato, ne ridicolizzano l’agire politico che lo porterà, prima o poi, a rendere conto e ragione a tutti gli Italiani; perché arringare indefessamente non è tutelare fervidamente.
    Il tormentone salviniano somiglia sempre più al copione di una commedia tragicomica che incanta un pubblico ignaro di essere il protagonista della brutta storia rappresentata e a cui assiste con incosciente passione.
    Tra un asservimento e un colpo di reni dei pentastellati, tra il sogno di un remoto risorgimento del PD e le pillole di indefinita saggezza dibattistiana, la brezza fa presagire un futuro vento di tempesta che sottrae agli Italiani l’aria residua di una fin troppo lunga apnea. E i marosi annunciano pericoli che solo un miracolo può scongiurare: la metamorfosi di cittadini ingenui in elettori esigenti. Perché la politica torni ad essere risposta concreta alle attese di una comunità, esercitata con competenza e decoro nelle sedi opportune. Solo quando la propaganda, cessati i suoi schiamazzi, cederà il passo alla politica potremo, forse, godere di quella bonaccia che apre la vista, la mente e il cuore a più sereni lidi. Buona fortuna, Italia.

  9. Quanti pessimisti in giro . . e fanno pure “politica”..
    Salvini ha fatto karakiri . . è uno zombie che cammina..in spiaggia .
    Prepariamoci alle elezioni ed ai programmi elettorali seri .
    A livello locale , prestare attenzione al “gatto” ed alla “volpe”in cerca di un”pinocchio”per palazzo S.Domenico .
    Ci sono buone probabilità ad un avvicendamento con una”pinocchia”(più facile da “pilotare”) .

  10. Come andrà a finire staremo a vedere. La politica, nonostante i luoghi comuni, la demagogia, i giochi di palazzo, rimane, per quelli alla ricerca di notorietà privilegi e un posto al sole assicurato, un ambìto campo di azione o inazione. E’ per questo che eccellenti somari e ambiziosi senza background ci si buttano. Spesso perché non sanno fare altro. Prima ancora che il governo dei gialloverdi giurasse nelle mani del presidente della Repubblica, avevo espresso il mio pensiero, ricevendo, in cambio, insulti e insinuazioni ma nessuna argomentazione, nessun timido tentativo di ragionamento. Oggi si sta verificando quello che si dice essere nel corso delle cose. L’inevitabile. Un governo improbabile è giunto alla fine. Subito, è scattato il tana-libera-tutti con la gara a chi la sa più lunga, nei media e tra la gente. E sono partite le accuse. E poiché l’unione fa la forza e il capro espiatorio è funzionale alla propaganda, il più esposto, Salvini, è diventato il bersaglio. Primi ad accanirsi contro di lui i cinque stelle che ci hanno governato assieme e avrebbero continuato a farlo ben volentieri dopo aver rinnegato se stessi. Si assumano le loro responsabilità. Parola importante, inesistente nel loro lessico famigliare. Si mette all’indice Salvini e si ricorre alle categorie del fascismo, così si evita di entrare nello specifico e si fa presa. Robaccia trita. La verità è che Salvini, come Di Maio, ma per motivi diversi, è inadeguato a governare. In quanto alla Fallaci, che ho sempre stimato e amato, soprattutto quando è stata il bersaglio del grossolano e squallido accanimento bolscevico, per disgrazia non del tutto scomparso, credo che Salvini l’abbia contrapposta alla sprezzante Carola Rakete come simbolo della difesa della nostra cultura, delle nostre radici, dei nostri confini, della nostra libertà e delle nostre bellezze artistiche. L’avanti tutti non sarebbe piaciuto neanche alla coraggiosa Oriana, che sosteneva che ai diritti corrispondono i doveri, che la disciplina è fondamentale, che la tolleranza è una commedia, l’integrazione una bugia e il pluriculturalismo una farsa. Così la scrittrice su Firenze, la sua città, e sul sindaco di quei giorni: “…sembra nato solo per dare dispiaceri alla città. Basti pensare alle prepotenze degli extracomunitari cui l’ha consegnata, alla tenda dei somali eretta in piazza del Duomo…. Quel sindaco che definì il Social Forum un’occasione da non perdere, che tacciò di “fascisti” i comitati che vi si opponevano”. Ecco, la Fallaci ci ha anche indicato come distinguere i veri fascisti. Speriamo, certo, in elettori esigenti, auspicabilmente prima con se stessi, il che non è affatto scontato. Ma un po’ di conoscenza di come vanno le cose a questo mondo, mi spinge a credere più che nell’ottimismo della speranza, nel pessimismo della ragione.

  11. @Rita Faletti
    “Contr’ordine Compagni…
    Adesso i 5Stelle non fanno più paura”
    Com’è vecchio il suo articolo dopo soli 3 giorni. Lei possiede il “Talento del banale”
    Per favore sottoscrivi”amo per puppetta affinché non gli manchi il sugo.
    Ma per favore

  12. Oh…evviva la democrazia!
    così anche Ermes ha potuto esprimere la sua minchiata quotidiana!
    com’era prevedibile avete portato il barbuto al plebiscito, grazie ad una sapiente campagna di odio e qualunquismo, solo che lui è molto più furbo di tutti voi messi insieme.
    ti consiglio una bella bibita ghiacciata e pisolino post-prandiale…

    “talento del banale” bellissimo dove l’hai letto?

  13. Gentile Faletti,
    anch’io, come Lei, non ho mai visto cose buone e concrete nei programmi pre-elettorali di Lega e Movimento 5 Stelle per le elezioni politiche del 4 marzo 2018, men che meno in quell’assurdo inciucio privatistico che si è voluto chiamare contratto e che, a parte la facezia berlusconiana del 2001 (contratto con gli Italiani), non ha eguali né fondamento logico nelle realtà politiche mondiali.
    Ritengo che la filosofia politica del Movimento 5 Stelle consista nell’esaltazione delle più belle e utopistiche fantasie e costituisca, quindi, una variante del reale e che il fondamento ideologico della Lega sia espresso sinteticamente in una ben nota locuzione che è quasi un motto: “prima qualcuno (una volta il nord, un’altra gli italiani)”. “Poi gli altri” è sottinteso.
    I Parlamentari e gli accoliti politici del Movimento 5 Stelle, così come quelli della Lega, hanno affermato, con la loro condotta e con il proposito di cambiamento irrealizzato, tre principi universalmente riconosciuti:
    1) il potere, anche solo fine a se stesso, è piacevole;
    2) le poltrone dei palazzi dove si comanda, con perniciosa inettitudine, sono comode;
    3) le prebende, più o meno ridimensionate, sono agi irrinunciabili.
    Cara Faletti, riguardo alla Fallaci, tirata in ballo da Salvini, fa bene a dire che è un simbolo della cultura italiana, ancorché diversa da quella promossa dal leader della Lega. Con scarsa convinzione ma con imbarazzante teatralità, lo abbiamo visto fare sfoggio di simboli, ora laici ora religiosi, come talismani sciamanici.
    In quanto ai dioscuri – attaccati alla giacca di un Presidente del Consiglio dei Ministri onorario, solo virtualmente in carica -, comprimari di questo sogno personalistico condiviso e infranto a mezza estate, c’è da dire che Di Maio, da leader ingenuo e vaneggiatore, si è limitato a svelare la sua pericolosa innocenza sul balcone di Palazzo Chigi con quell’imbarazzante e farsesco: “abbiamo abolito la povertà”. Ma è e rimane un ingenuo, e non gliene si può fare una colpa. Semplicemente, è fatto così. Gli si può solo consigliare di cambiare mestiere.
    Non così per Salvini, che è furbo, anche se a modo suo.
    È Parlamentare da vari decenni ma non ha una cultura politica, perché la Lega, forte anche delle esperienze fallimentari nei governi di centro destra di matrice berlusconiana – attraverso esponenti di singolare caratura: Bossi, Borghezio, Castelli, Maroni, Calderoli, per dirne alcuni -, non ha mai prodotto programmi seri ma solo suoni gutturali e brontolii gergali, traducibili a fatica in invettive di natura politica o in logorrea tutt’altro che programmatica. Il repertorio storico della Lega spazia da un campo all’altro dei suoi angusti confini: da “Roma ladrona” a “Nord libero”, dalla discriminazione Nord-Sud all’inverosimile Padania con relativo parlamentino, dalla invocata secessione a “chi non salta Italiano è” pronunciato dall’ing. Castelli, dirigente leghista e all’epoca Ministro della Giustizia della Repubblica Italiana e, per chiuderla qui, alla folle minaccia di un algoritmo generatore di 85 milioni di emendamenti da sottoporre al Parlamento nel 2015 ad opera di Calderoli, senatore leghista, già Ministro per la semplificazione normativa dal 2008 al 2011.
    Si dirà che la Lega ormai ha un respiro nazionale; vero, ma solo di recente, e il suo sistema respiratorio è strettamente connesso a quello circolatorio, comandato dal cuore, che batte in un punto preciso dello stivale.
    La pluridecennale battaglia leghista per la meritocrazia nelle Regioni e per l’onestà in politica è naufragata nel nepotismo e nelle truffe di Bossi, e la Lega di oggi ricorre all’intrallazzo internazionale (leggi Russiagate), anche per rimborsare 49 milioni di euro in 80 anni a 100 mila euro semestrali.
    Cara Faletti, nel corso di questa tormentata legislatura, Salvini ha fatto precise scelte, con spavalderia e stoltezza, e non può essere considerato un capro espiatorio. Non lo vedo nelle vesti di una vittima sacrificale, e fortunatamente non lo è. Ha fatto la voce grossa, sfidando sfrontatamente tutti, spesso a distanza e senza averne titolo, convinto che il largo consenso (più che alle Politiche, alle Europee e, per quel che vale, nei sondaggi) conferisca a chi ne gode un potere schiacciante, ed è solo perché la sorte lo ha relegato nel recinto di una democrazia parlamentare che non è riuscito a farsi re. Auguriamoci che i propugnatori dell’uomo forte non siano così numerosi da incoronarlo. Nel frattempo, godiamoci quest’ultimo scorcio d’estate. Ci attende un autunno buio e tempestoso.

  14. Leggete cosa gira in rete:

    “”ORA dico al M5S : GUARDARE AVANTI e OLTRE, A TESTA ALTA.
    E per guardare avanti e oltre dico al M5S che per recuperare consensi e speranze per gli italiani onesti che vogliono cambiare il Paese bisogna essere ancora più ambiziosi, e costruire una grande alleanza per le prossime elezioni con le forze politiche, civiche e costituzionali che oggi in Parlamento non sono rappresentate, ma che hanno un potenziale bacino elettorale pari a quasi il 50 % dell’elettorato, oggi rifugiato nell’astensionismo. Ma per riuscirci bisogna ripartire dalle lotte sui territori e dai Movimenti, tanti, nazionali e territoriali, civici e costituzionali, sparsi nel Paese che aspettano solo di essere mobilitati e coordinati. Per un vero Cambiamento del Sistema, senza mai più appoggiarci ai partiti del Sistema, così come la Lega ha dimostrato essere. E’ l’unica soluzione a testa alta.””

    Antonio Ingroia

    Ricordo a @Drugo che stiamo parlando di politica e non di calcio.

    Ho letto con grande interesse, come sempre, l’esposizione de @La Lepre nella Luna accorgendomi però, che nella sua analisi, manca una parte politica.
    Dimenticanza? Omissione?

  15. Chiari di... Luna

    @Ermes
    Lepre parla, parla, di politica, solo che lei non se ne accorge. Lasci perdere quello che legge in giro. Esprima invece un pensiero suo approfondito. Lo gradiremmo tutti. Saluti.

  16. Non posso crederci, Salvini messo nel sacco da Di Majo… incredibile. E poi, con l’aiuto occulto di Renzi. Credo che dovranno ritoccare i libri di storia che stavano scrivendo… m5s fa contratto di governo ma poi finisce sotto le grinfie del suo nemico numero uno Matteo Renzi, si accorge che il Matteo fiorentino è più “dotato” del Matteo padano. E pensare che il 33% degli italiani si fidavano di questo fesso, ma che paese è l’Italia. Ho una grande paura, alle elezioni vedremo la distruzione, ignoranti del sud voteranno a piene mani per Salvini, ma al peggio non c’è mai fine.

  17. Non abbiate fretta . . . i due “matteo” saranno fagocitati dal sistema fino a sparire . . .
    Certo proveranno a difendersi .. ma faranno la fine delle formiche nella trappola del formicaleone .
    Più si muoveranno peggio sarà per loro . .

  18. Gentile Ermes, grazie dell’attenzione che ha riservato al mio commento. Nessuna omissione o dimenticanza. E’ abbastanza chiaro che gli alleati di centro destra, sul piano nazionale, sono stati relegati in panchina da Salvini, perché d’intralcio alla scalata al potere garantita dal contratto post elettorale con Di Maio. Ed è altrettanto chiaro che la mole di fuffa prodotta dal PD in questa legislatura ha sommerso un’opposizione capace di opporsi solo a sé stessa. Queste forze politiche in secondo piano, per quel po’ che traspare dai media, svelano l’inconsistenza di idee alternative a quelle rovinose della maggioranza. Forza Italia (o Altra Italia prossima ventura) e Fratelli d’Italia sono sirene poco avvenenti, che non hanno avuto finora la capacità di incantare Salvini (non so se ci riusciranno in questi giorni), che pure ha tentato di fare il tritone scorrazzando a torso nudo lungo i lidi della penisola. Mentre il PD continua ancora a chiedersi dove si trovi e cosa può inventarsi di dire; perché le idee e i fatti sono cose impegnative.
    Per queste ragioni, nel mio precedente commento, ho ritenuto opportuno non fare riferimento a parti politiche prive di rilievo, e sono molto dispiaciuto che ciò abbia potuto generare il sospetto di faziosità. Emerge chiara, invece, la considerazione che la politica sia uscita di scena. Questa è la mancanza che preoccupa e di questo si sta qui discutendo. Il decreto sicurezza bis e la mozione pro o contro la TAV non sono stati atti politici ma screzi tra le forze di maggioranza; vere e proprie sfide a braccio di ferro fra Salvini e Di Maio al tavolo mediatico di un’osteria virtuale, arbitrate da un Conte più imbarazzato che confuso. Ed è triste che soprattutto i giovani e gli elettori al debutto, sui quali incombe un futuro avaro di prospettive, siano costretti a vedere questi spettacoli e a votare – quando ne hanno l’opportunità e la voglia, senza coinvolgimento emotivo – persone che fanno del litigio ad oltranza un metodo di programmazione. Non parlo, ovviamente, solo di Salvini e Di Maio, purtroppo. Ma occorre pur fare una scelta responsabile e consapevole, turandosi il naso, naturalmente. Sono lontani i tempi in cui, pur con scarsi risultati, il confronto aveva stile e contenuto diversi; senza nostalgia e senza rimpianti, sia chiaro, perché i tempi cambiano. Ma diverso era il profilo dei Parlamentari e dei leader, così come diverso era il peso dei partiti. L’Italia aveva qualcosa da dire ed era tenuta in considerazione. Invece, gli ultimi decenni hanno visto il Paese affondare nelle sabbie mobili del declino industriale, della stagnazione economica, dell’improduttività e del degrado culturale, senza che alcuno se ne preoccupasse o accorresse in suo aiuto. La politica, oggi, è la grande assente. È assente il confronto democratico, è assente la fisicità dei rapporti tra la base e i partiti, o i movimenti. Tutto passa attraverso i social e le consultazioni internettiane. È assente il dibattito parlamentare. Perfino i Ministri disertano le riunioni a Palazzo Chigi. Mancano l’amor di Patria e la capacità di decidere con senso di responsabilità. E l’affanno di queste ore, in piena crisi di Governo, è per il potere che si perde, non per l’Italia che va a rotoli.

  19. Complimenti Drugo,coraggioso italiota che da del ” coglione” a un Ministro dell’Interno,qualunque esso sia il suo nome,qualunque esso sia il suo partito,qualunque siano gli sbagli che nella sua visione pessimistica abbia fatto. Lei sta diffamando comunque un pubbblico ufficiale, un’alta carica dello Stato. Criticare è una cosa, isultare è un ‘altra. Lei non è credibile qualunque cosa avvelenata esca dalla sua bocca. Ha nominato invano Bergoglio,ecco ! Chieda al santo <padre che apra lui i portoni delle sue Chiese alla povera gente che scappa dalle guerre, metta mano agli ingenti capitali inestimabili all'interno dello IOR. Non pronunci scelleratezze invano. Grazie a Salvini stiamo assistendo alle bassezze e nefandezze della politica. Solo all'idea di un alleanza pd – 5 stelle mi viene da pensare che la fine per entrambi sta per arrivare,una implosione inevitabile. E allora si che ci sarà da ridere.Una bella rivalsa di tutti gli insulti indebitamente ingurgitati da millantatori e sciacalli vari,compresi gli ex alleati

  20. Ca futtatinni…ancora ci piensi?
    Se può farLa stare meglio, adesso non è più pericoloso, ma un coglione processabile…

  21. il coglione, forte con i deboli e debole con i forti come un bulletto di periferia, le aveva azzeccate tutte in un anno e mezzo, con la sua continua campagna di odio aveva tirato fuori il peggio del peggio dalle panze italiane.
    Al primo grandissimo errore, nel suo delirio di onnipotenza, è andato k.o.: “datemi pieni poteri” diceva…
    Niente più divise e voli di Stato per lui, ma aule di tribunali.

  22. @renato c. : al momento ve ne ritornate da dove siete venuti ed è inutile che le spieghi qual’è il vostro luogo amato …. anche se un pò puzzolente!

  23. il luogo puzzolente lo avete creato voi in questo momento. fre peti stellari e pidioti trombati ci sarà da ridere a breve ! Grande Salvini, hai smascherato delle autentiche vergogne made in italy. in questo momento sta nascendo il peggior governo della storia repubblicana. Zingaretti pensa di farla franca? e di maio? scompariranno dalla scena politica fagogitati dal loro stesso (dosorientato e amminchialuto) elettorato

  24. La borsa di Milano chiude in forte rialzo. Ecco i poteri forti sono ben serviti,contenti?A breve esulteranno anche le Ong,gli scafisti,gli affaristi,gli europeisti,le banche,i centri sociali eccetera. L’Italia fa un bel passo indietro,grazie 5 stelle,grazie pd egrazie Mattarella per aver negato il diritto di voto agli italiani. Fatto estremamente grave sul quale rimangono seri dubbi che sia stato generato da menti piu’sofisticate di un mediocre zingaretti e di un ragazzotto venditore di fumo generato da un comico partorito a sua volta da un personaggio ambiguo e misterioso,tale casareggio sr.

  25. Signor Renato
    Ma Lei è davvero convinto che Salvini vuole il bene del Sud?
    Vada a leggere i trascorsi, forse capirà qual’è il suo pensiero dell’Italia.

  26. @renato c. : ancora non ha capito che razza fetida è quell’ex ministro di cui l’Italia se ne vergognerà all’infinito? ma lei talmente ignorante è? ancora non ha capito che lo stupidotto s’è mandato a fare in culo da se? guardi, ci faccia una cortesia : lo segua!

  27. A me piace pensare che la Madonna del Rosario gli sia apparsa in sogno e gli abbia detto: “Matteo, per il bene dell’Italia e del mondo…sfiducia il governo”!
    E il Pio Matteo obbedì…

  28. Risponde la segreteria telef. del Centro Salute Mentale:
    Se sei già in cura, premi 1
    Se sei un nuovo paziente, premi 2
    Se hai problemi di memoria o labirinto, premi 3
    Se sei depresso, premi 4
    Se sei pentito perché hai votato Movimento5S, riattacca
    Qui curiamo i malati di mente, non le teste di cazzo!

  29. al recidivo e anche ineducato Drugo:
    Insulti gravi e minacce
    Non c’è invece proprio nulla da fare nel caso in cui gli insulti siano molto gravi, e siano completamente scollegati dall’operato del politico, ovvero offese completamente gratuite.
    Per “Pezzo di merda!” “Coglione, figlio di troia!”, non c’è alcuna possibile difesa. Stessa cosa vale per le minacce: “Boldrini, brutta puttana, devi morire bruciata!” o “Salvini maledetto, ti aspettiamo a piazzale Loreto per ammazzarti come Mussolini”.
    Qui siete completamente dalla parte del torto. Se avete scritto da qualche parte commenti del genere, è davvero conveniente eliminarli subito.
    Se non lo fate il politico può colpirvi per due motivi. O perchè avete un passato di dure contestazioni e di attività militante ai limiti della violenza, per cui venite considerati potenzialmente pericolosi, o per darvi una lezione dimostrativa, per il vecchio detto: “Colpirne uno per educarne cento“.

    E la cosa avviene davvero. Qualche mese fa, Alessandro M. di Bologna criticò aspramente la Boldrini in termini fuori dalla legge, e si ritrovò la polizia postale a casa. In quel caso si salvò con delle scuse pubbliche.

    In linea generale, il politico può denunciarvi e in quel caso si attiva la polizia postale, che vi trova. Non crediate di non essere identificati cambiando nome o chiudendo l’account Facebook. Se vogliono trovarvi vi trovano.

    In quel caso, la polizia postale vi persegue per il reato 595 del codice penale.

  30. @renato c. : lei c’è o ci fa? Al solo pensiero che quello sporco individuo si è “auto mandato a quel paese” e alle prime notizie del nuovo governo lo spread è sceso a 160; l’80% delle persone che sbarcano in Sicilia lo fanno in modo autonomo quindi le minchiate del tipo “prima gli italiani” le lasciamo agli stupidi che ci credono e che non vedevano i veri problemi degli italiani (ma lei è un italiota e non potrà mai capire). Al momento veda di rosicare in altri lidi e si goda il nascituro governo. Veda di non rompere! Poi sulle tentate minacce di offesa ad un individuo che si è salvato dal processo e non nel processo ci quereli lei, così almeno avremo il piacere di mandarla a quel paese “di persona personalmente”!

  31. Grandi ! Siete tutti grandi ! Dal fine, sottile, sofisticato leprenellaluna, che da quando, una volta, ha citato Ryokan lo seguirò per sempre, al simpatico stupidotto Renato c., fino all’ironico Drugo… siete tutti grandi e mi piace davvero leggervi. Ovviamente lo stesso vale anche per la sig. Faletti, le cui lucide analisi mi trovano quasi sempre concorde. Per il resto, la Politica è morta. E non da ora. Ci è rimasta solo la politica, e credetemi, è poca cosa.

  32. (poco) gentile Fabio,si capisce subito che lei è un cattocomunista fra quelli delusi dalla sua sinistra viscida e inconcludente, poltronara e affaristae inciucciosa. VedanNon le permetto di darmi dello stupidotto perchè non ha nessuna facoltà e motivazione per definirmi cosi. Io scrivo quello che mi pare e piace,critico,mi piace l’operato di Salvini e non sono il solo (se andavamo alle elezioni lo vedevi anche tu che consensi avrebbe avuto). Non troverai mai nei miei commenti frasi offensive e denigratorie, cosa che ormai è nel linguaggio comune di tutti; insultarsi è di moda,lo fanno sempre isistematicamente i grillini, lo fanno i sinistrosi pd, i supertrombati di forza italia. Salvini ha sempre subìto minacce,insulti,parolacce squallide,denigrazioni anche gravi, MA trovami un insulto da tìparte Sua. Avrà mille difetti ma un pregio ce l’ha: l’educazione , quella cosa rara che manca a molti di voi

  33. Guardi, Sig. Renato, che tutti quanti le vogliamo bene in questo forum…
    però adesso rimetta a posto quel busto di bronzo! se ne riparla al prossimo giro…
    molti nemici molto onore!

  34. Ma guardi che non intendevo affatto offenderla. Ho anche detto che quello che scrive lo trovo piacevole, al pari di quello degli altri. Il suo ragionamento lo trovo “ stupidotto” perché mi appare talmente ingenuo, semplicistico e a tratti banale da apparire, appunto, “stupidotto”, ma mi creda, lo apprezzo molto, perché rende molto bene il semplicismo con cui tante persone, tra cui lei, affrontano argomenti seri e si lasciano abbindolare da così palesi ciarlatani.

  35. Il commento di renato c non è stupidotto, ha ragione renato c, nessuno ha diritto a dire che è un ragionamento stupidotto ed ha ragione ad offendersi, il commento di renato c dice delle cose assolutamente sbagliate. Vede renato c, ha ragione se lei scrive che se si fosse andati alle elezioni la lega avrebbe stravinto, ma siamo in una democrazia parlamentare rappresentativa ed esiste una costituzione chiara, lo sa questo? Ebbene, è tutto democraticamente regolare e corretto e quindi non ce ne frega nulla (fascistamente parlando) del fatto che se si fosse andati al voto avrebbe vinto la lega. Invece le cose sono andate diversamente perchè il Renzi nazionale che tutti odiano ha intuito ciò che andava fatto ed ha “fregato” il suo Salvini e la Meloni, questa è la politica con la P maiuscola che tanti non comprendono, ma la cosa più importante è che non l’aveva compresa neppure il suo Salvini che è stato fregato come un pollo da Renzi. Buone cose renato c, questa volta il suo pupillo è stato fregato e il suo partito è sceso ancora del 7%. Io non sono sicuramente entusiasta di questo governo, anzi, la presenza di un ministro degli esteri come Di Maio mi innervosisce, ma sicuramente meglio del precedente governo c’è. Buone cose renato c, ma non si offenda, ognuno può esprimere le sue opinioni in democrazia, quando arriverà il fascismo, allora si vedrà.

  36. per ridere basta leggere i curriculum di certi ministri di questo grande governo stellato e antidemocratico

  37. @puppetta: lasci perdere gli stupidotti, non hanno le capacità di comprendere : a breve, al calar del sole, cambieranno partito!

  38. Quali curricula bisogna leggere Renato?
    Immagino si riferisca alla ministra Bellanova, non certo al senatore Bossi o al onorevole Salvini.
    Per me è una bella storia, da’ speranza.
    La reputo migliore di tanti plurilaureati.
    Non si guasti il sangue, scherziamoci su.
    Il signor Salvini prima usciva con le magliette della polizia di stato, ieri con quelle della polizia locale, domani della pulizia locali.

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