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Rubli rossi e rubli verdi…………..l’opinione di Rita Faletti

Un tempo il Pci era una costola del Pcus. Lo è stato fino alla caduta del muro di Berlino e la dissoluzione dell’Unione Sovietica. Ma le ideologie non hanno confini spazio-temporali e sopravvivono alla caduta di muri e regimi. Il Pci di Berlinguer entrò nella Nato, a malincuore, divenne Pds con Occhetto(le magnifiche sorti e progressive) e conseguente sconforto di D’Alema. Più avanti, perse la esse di socialismo e divenne Pd. Un fatale progressivo spostamento e adeguamento ai tempi che cambiano. Ma rimane la nostalgia di un passato che riaffiora assieme ai ricordi della giovinezza. Anni orsono, D’Alema disse che la Lega di Bossi era una costola del Pci perché era nata in mezzo al popolo. Quel popolo oggi vota Salvini, che nelle regioni del nord è alleato di FI e che a livello nazionale sta con i 5 Stelle. Seguaci dello statalismo, nemici del sistema parlamentare e dello stato di diritto, in politica estera amici del dittatore Maduro, erede del socialismo di Chavez, anti-israeliani come le pavide sinistre europee, fiancheggiatori, non per caso né per abbaglio, dei casseur francesi, i mitici Gilet Jaune ora sparuto gruppetto sulla via dell’estinzione, i grillini sono nati eversivi. Ostinati nel rifiutare etichette, si definiscono post-ideologici. In realtà si barcamenano in un perpetuo moto oscillatorio, non sapendo ancora bene cosa vogliono diventare ma sapendo assai bene che intendono rimanere dove sono. La loro indefinitezza confonde ma aiuta loro stessi e altri. Così, un po’ stanno con la rivoluzione promessa e rimandata, un po’ con la restaurazione. Mai precedenti sono precedenti e c’è chi non li dimentica. Grazie ad essi, nascono simpatie e si costruiscono alleanze. D’Alema, parlando di Fabio Massimo Castaldo, vicepresidente pentastellato del Parlamento europeo, nonché uomo trait d’union tra il Movimento e i gilet, ha detto che è uno in gamba. Forse D’Alema vede in Castaldo il riflesso di sé quando andava a braccetto con Hezbollah, il gruppo terroristico il cui leader, Hassan Nasrallah, ha dichiarato recentemente che, in caso di guerra, Israele sarà devastata. Panta rei, diceva il filosofo, tutto scorre e tutto si rinnova: una volta c’erano i rubli del Pci, oggi ci sono i rubli (forse) della Lega. Quello che rimane immutato è lo spregevole sentimento di avversione nei confronti di Israele, non condiviso da quel “fascista” di Salvini, ma coltivato da intellò e sinistra radicale. Non è escluso che in futuro possiamo ammirare D’Alema a braccetto con Chef Rubio, quello che rutta insulti contro Salvini e Netanyhau, l’aspirante politico che si finge cuoco. Unti e bisunti.
ritafaletti.wordpress.com

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11 commenti su “Rubli rossi e rubli verdi…………..l’opinione di Rita Faletti”

  1. Nella sinistra non c’è più nessuno degno di continuare ad esistere e vivere di luce propria. Una parte cerca la sopravvivenza in un accordo con i cinque stelle. C’era Renzi, il resto è da buttare nel water e tirare la catenella. Il governo di oggi ha raccolto i cocci della variegata sinistra e invece di buttarli li ha raccolti come merce preziosa. Le idee sono morte.

  2. @ osservatore :
    Renzi col suo super-ego ha dato due mani e due piedi alla implosione del Pd .
    Non è ancora cosciente di quanto ha fatto , e di sicuro potrebbe ancora fare ulteriori danni . . .

  3. @informatore
    Mi pare che quella dell’implosione del Pd per colpa di Renzi sia la favola prediletta da chi, nel partito e fuori, rifiuta di riconoscere la verità dei fatti. Il Pd, quando arrivò Renzi, era ormai ridotto a un corpaccione bolso e sfiancato da dissidi interni, privo di energia, incapace di scrollarsi di dosso anni di congressi, feste dell’Unità e retorica comunista in salsa cigiellina. Renzi prese per i capelli una creatura a un passo dal rigor mortis e tentò la rianimazione, riuscendovi anche bene. Ma l’alieno salvatore aveva in mente un progetto di riforme, parola inaccettabile per il Pd. Quindi, boicottaggio e bocciatura della riforma costituzionale. Anche ieri, in Senato, a Renzi è stato impedito di parlare da una parte del partito, che ora ambisce a stringere un patto palingenetico con i 5stelle. Robe da pazzi!

  4. “Tanto tuono che venne a piovere” . . .
    Salvini è scivolato sui petro-rubli . .
    Conscio che a far saltare l’attuale governo ne avrebbe pagato la scelta , sta “manovrando” per far cadere la”caduta” su terzi . . .
    Come se gli italiani son tutti scemi e non capiscono . .
    Salvini e la lega , alle prossime elezioni , più o meno distanti , caleranno a picco nelle preferenze . .
    Anche perchè è venuto fuori “l’asse lombardo-veneto” come revival (o return ) della Lega Veneta d’altri tempi , a scapito dell’unità d’Italia (o del sud in particolare ) . .
    “Meditate genti , MEDITATE …

  5. @ Rita Faletti :
    Una cortese preghiera , le rivolgo , anche se di tanto in tanto non concordo con le sue ideologie , ma ciononostante la leggo volentieri .
    Mi farebbe piacere leggere un suo personale “pensiero” sulla Lega Nord-Liga Veneta dalla nascita nel 1979 alla attuale strisciante indipendentismo padano di oggi .
    E chiaro a tutti che Salvini , lemme lemme , sta cercando di realizzare in silenzio la Padania .
    Certo di una sua prorombente “calata” la ringrazio anticipatamente .
    Grazie . .

  6. @ Rita Faletti :
    Dimenticavo . . . già che c’è un “volteggio”sugli interessi particolare sulla Lukoil e sulle richieste particolari alla prefettura di Siracusa .

  7. @terrorista
    Più che terrorista, Lei mi pare terrorizzato. Salvini si è lasciato alle spalle le adunate di Pontida ai tempi di Bossi e le ampolle con l’acqua del Po. La secessione è un capitolo chiuso. Il lombardo-veneto è un piccolo territorio da governare. Vuoi mettere tutta la penisola, isole comprese? Non credo Salvini aspiri a ridimensionare la propria influenza, è troppo felice di poter scorrazzare da nord a sud in mezzo a stuoli di fan impazziti ai quali non ha certo intenzione di far cambiare idea. Non molla Di Maio per questo. E Di Maio resta avvinghiato a Salvini perché teme che altrimenti scomparirebbe. Tra i due c’è un patto di ferro. In fondo, i due vice non sono così diversi l’uno dall’altro come vorrebbero farci credere. Al rito pagano dell’ampolla, il leghista ha sostituito il Rosario per sfidare il socio sul terreno della religiosità. Di Maio bacia la teca con il sangue di San Gennaro, superstizione campana, e Salvini bacia la croce, simbolo della nostra religione. Due furbi che sfruttano l’ingenuità della gente, che non vede la pericolosità di questo governo e si accontenta di sapere che comunque due soldi in tasca non mancheranno mai. E qui sta il vero problema. L’economia. Non è questione se le autonomie differenziate toglieranno risorse al sud, che non avverrà, è questione che se al nord crescita e produzione si fermano, si ferma il paese e sarà il sud a pagare il prezzo più alto. La faccenda Tav è emblematica dell’incompetenza grillina e della sostanziale indifferenza di Salvini. Lo scorso marzo il Pd presentò una mozione di sfiducia a Toninelli. Salvini cosa fece? Si tenne stretto Toninelli. I governatori di Veneto e Lombardia chiedono più autonomia per spendere meglio i soldi dei contribuenti di quelle regioni e migliorare ulteriormente i servizi. Trovo che sia legittimo. Salvini cosa fa? Finge di sostenerli, ma l’interesse per il consenso è più forte. Si obietta: allora dividiamo l’Italia. Affermazione mistificatoria. L’autonomia responsabilizza chi amministra e stimola al raggiungimento di obiettivi sempre più ambiziosi. Io ti do i soldi e tu mi dimostri che li sai spendere. Al sud i soldi arrivano, ma vengono sprecati e spesi male. Le conseguenze sono lo stato di arretratezza quasi feudale in cui versano da tempo alcuni territori e la speculazione selvaggia. Di chi è la colpa? La politica è un servizio e ha il dovere di rispondere delle azioni dei suoi rappresentanti. Se questi si dimostrano inefficienti o incapaci o disonesti, vanno allontanati e sostituiti. Deve entrare in testa che ognuno è responsabile delle proprie azioni. Comunque, questo governo sta facendo male al paese. Chiacchierone ma inefficiente, ignorante ma presuntuoso, garantista con se stesso e i suoi, ma giustizialista con gli altri, piagnucolone ma turlupinatore, irresponsabile e inaffidabile, uno schifo assoluto. Non si preoccupi che andrà a casa. Basta pazientare ancora un po’.

  8. @ Rita Faletti :
    Spesso le sue considerazioni sono frutto delle sue percezioni . .
    E molto spesso le percezioni non corrispondono alla realtà .
    Ogni essere umano percepisce con il personale trascorso ed ogni tanto col proprio intuito , frutto della sensibilità dei propri sensi .
    Su Salvini e Di Maio le concedo il 40% di quanto enunciato … ma è fuori rotta sulla mia personalità .
    Conosco la paura , spia di allarme di tante situazioni pericolose . . ma non sono per nulla terrorizzato . .
    Di cosa poi ? ?

  9. Condivido pienamente l’analisi della signora Faletti. Aggiungerei, però, che per l’auspicio che le autonomie possano determinare un avanzamento della classe politica e dirigente del sud, non credo proprio che questo succederà… almeno nel breve termine. Credo sia molto probabile, anzi è quasi certo che chi pagherà saranno i più deboli del sud. Avrei la tendenza anch’io a dire che meglio così, così il sud si sveglia, ma non sarà così, una mentalità votata all’assistenzialismo allo stato che “deve” dare tutto e niente sacrifici non accetterà mai e avanzerà mille scuse pur di non mettersi in discussione, purtroppo. Al sud cercheranno di trovare un altro movimento politico che possa dargli tutto quello che vogliono senza fatica. Non posso dimenticare come un siciliano mi rispose quando gli feci notare che Renzi gli aveva dato gratuitamente 80€ in più in busta paga, lui con disprezzo disse che per lui questo era voto di scambio, a lui spettava molto di più. Questi sono i siciliani ed il sud, ma comunque apparteniamo a questa terra e pur turandoci il naso dobbiamo sostenerla, non possono pagare tutti anche se il sud è pieno di analfabeti funzionali ed arroganti.

  10. terrorista, sbagliare rotta sulla sua personalità è veramente difficile, anche il buon Schettino non sbaglierebbe affatto, lei è trasparente e cristallino direi, ma farsi aiutare, mai. Saluto

  11. @ ‘zulu :
    “caro” ‘zulu lei continua a cercare di screditare la mia persona .. ancora non le è bastata la batosta ??
    “Hannibal”le ricorda qualcosa ??
    Le sue frustrazioni scolastiche , non superate la stanno ancora aizzando a trovare su chi focalizzare la rabbia accumulata . .
    Od a quelle si sommano le frustrazioni politiche ?
    E pure il suo”autoritario”incarico pubblico dovrebbe un po stemperare il”ribollir”interno . .
    Dovrei farmi aiutare io !
    Ma perchè ancora una volta proietta sul suo nemico( la mia persona) le sue personali energie negative ?
    Si cale profondamente nel ruolo del”BUE” nel dare con insistenza del cornuto all’asino .
    Sinceramente si dedichi alla sua famiglia , ed usufruisca degli strizza cervelli conosciuti tanto a lei vicini ..
    Lasci perdere di far sapere che ha una tanfoglio con cui di tanto in tanto va ad esercitarsi . . .
    N.B. Tanto si DOVEVA . .

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