“La tutela del territorio ma, soprattutto, una certa rivendicazione dell’orgoglio ibleo, di appartenenza a questa realtà. Bene, se è la valorizzazione dell’identità quella su cui punta il nuovo soprintendente dei Beni culturali e ambientali di Ragusa, Giorgio Battaglia, noi saremo di certo al suo fianco. Perché questa provincia continua ad essere bistrattata, penalizzata, vituperata, umiliata, ed ha bisogno di rappresentanti delle istituzioni come l’architetto Battaglia per uscire dal guado”. Parola dell’on. Orazio Ragusa dopo avere preso atto delle dichiarazioni del soprintendente e del suo intento di portare avanti una serie di percorsi sostenibili con la realtà locale.
“Come nel caso del Parco degli Iblei – aggiunge l’on. Ragusa – che non può certo vincolare e ingessare un territorio, con il rischio, reale, di bloccare l’attività imprenditoriale agricola. Ci devono poter essere, l’ho già detto, punti d’incontro su questa delicata materia. Ma l’errore di congelare tutto dovremo essere bravi a non compierlo. E’ davvero apprezzabile lo sforzo che il soprintendente, insediatosi da appena pochi giorni, intende compiere per cercare di risolvere tutta una serie di questioni aperte ma, soprattutto, per contribuire a fornire una linea guida, sul piano della salvaguardia monumentale e ambientale, che arricchisca di contenuti le strategie di crescita che la provincia di Ragusa è chiamata ad applicare”.
L’on. Ragusa sottolinea che “l’area iblea deve riconquistare il proprio ruolo di guida, di precorritrice di tempi, di baluardo dello sviluppo economico, che le è stato proprio sino a qualche anno fa, prima che la crisi devastasse tutto quanto. Abbiamo avuto, paradossalmente, una grande occasione a fronte di uno sconquasso internazionale – aggiunge il parlamentare all’Ars – quella di reinventarci per adattarci a un mondo che è completamente cambiato. Un adattamento che, però, non può prescindere, come ha sottolineato anche l’architetto Battaglia, dalla cristallizzazione di quella identità che rappresenta un fattore di qualità, di sicurezza per chi, a qualsiasi livello, interagisce con i nostri operatori nei vari settori, da quello economico a quello culturale. Mi verrebbe da aggiungere che, proprio legandoci a questo discorso dell’orgoglio ibleo, per una migliore interazione con il territorio, i quadri dirigenti dei vari enti dovrebbero essere guidati da ragusani che, tra l’altro, quando sono chiamati a dirigere in altre realtà dimostrano sempre il loro grande valore. Mi auguro che possano esserci occasioni di collaborazione reale con la Sovrintendenza di Ragusa per l’unico obiettivo che ci possiamo porre, cioè la crescita della nostra provincia. Mi pare che l’architetto Battaglia abbia le idee chiare rispetto proprio a questi obiettivi da raggiungere. Mi piace il fatto che il soprintendente si sia posto in maniera completamente aperta rispetto alle varie sensibilità esistenti sul territorio. E tutto ciò non può che favorire la crescita di un dialogo costruttivo, da tutti auspicato, che ci consenta di guardare avanti come è necessario che sia”.