
Baldanza zuccona e inurbani urrah sono andati a sbattere contro un muro di calcestruzzo. Il governo gialloverde ha messo k.o l’economia e compromesso il presente. Basta con la storia del futuro dei nostri figli, che sono sempre meno e che, se abbiamo educato a dovere, se ne vanno facendo marameo ai tanti buffoni che indicano nell’Europa la causa di tutti i mali. Orbene, codesto governicchio, campione di inaffidabilità, pare infatti che le balle raccontate con sfrontatezza agli italiani siano 271 in soli dieci mesi, 27 al mese, circa una balla al giorno, vorrebbe fare retromarcia e, come sappiamo, si è messo di buzzo buono per farsi perdonare prima delle europee (chi dovesse cascarci è somaro due volte) e ha prodotto il Ddl crescita e lo slocca cantieri. Cosa ne verrà fuori non si sa. Corre voce che le mafie stiano già festeggiando la liberalizzazione del subappalto. Del resto, può, un ministro dello Sviluppo economico senza arte né parte, quello che si faceva beffe dei “numerini” e degli avvertimenti provenienti da ogni dove intanto che minava le basi dell’economia, fare una capriola che non sia solo propagandistica e inventarsi qualche rimedio efficace spostando indietro di nove mesi le lancette dell’orologio? No. Ma se va male sul fronte economico, non va meglio sul fronte politico delle alleanze per le elezioni europee. Il solito ministro dello Sviluppo economico, ci ha provato con tutti, persino con Macron, al quale, nel 2017, scrisse una lettera aperta spiegando i punti che il MoVimento aveva in comune con il programma del Presidente francese. Giggino che scrive a Macron! Poi, non ricevendo risposta, ha abbassato il tiro e si è rivolto ai nemici di Macron, i “gilets jaunes”, mostrando un’invidiabile coerenza. Abbracci e baci e selfie a volontà, rinnegati quando il poverino si è accorto che i suoi nuovi amici erano un po’ troppo eversivi. Notizie recenti lo danno ora in un gruppetto di “sfigati”, per usare un termine a lui caro, che dovrebbe rivoltare l’Europa come un calzino. Chi sono i messianici movimentisti che dovrebbero liberare i popoli dalle catene di Bruxelles? Il partito populista croato di Zivi Zid, favorevole all’occupazione dei locali vuoti (questo la dice lunga sul concetto di legalità dei pentastellati), Kukiz’15, la destra polacca nazionalista, euroscettica e antisistema; Akkel, il partito greco dell’Allevamento e dell’Agricoltura, (ecco, qui ci siamo), il finlandese Liike Nyt, favorevole alla democrazia diretta, liberista in economia. E cosa c’entrano costoro con la Merkel? Sì perché Di Maio, nel suo stato di sbandamento, si è spinto a dire che in Italia ci vorrebbero politici come la Merkel. Al posto di Conte, o gli italiani come i tedeschi? Si vede che Di Maio è ignaro delle variabili geografiche. Il giovanotto vestito da vicepremier si vede nei panni dello statista e pensa di entrare nel Ppe. Accanto a Berlusconi? I barbari si stanno dunque romanizzando. No. E’ solo il terrore di trovarsi emarginati e soli, avvolti in quella cupa foschia di inattendibilità a cui la stupidità di un governo ha affidato l’Italia. E poiché anche in Italia Giggino non è messo bene con i consensi che si spostano dal MoVimento alla Lega, lui tenta una rimonta e lo fa accusando l’altro vicepremier di liaisons dangereuses con gruppi filonazisti e negazionisti. Ma se dalle parti di Pomigliano la memoria è corta, altrove c’è chi ricorda un po’ di cose a proposito di antisemitismo e negazionismo pentastellati. Per esempio il tweet delirante del senatore Elio Lannutti sul complotto dei Saggi di Sion per la conquista del mondo, l’uscita impudente di Grillo: ”L’Iran si deve difendere”, che capovolge la realtà (è una caratteristica dei grillini) e trasforma le postazioni dei guardiani della Rivoluzione iraniana ai confini siriani con Israele in resort per turisti allegri, l’amico dei deboli Di Battista che accusa Israele di genocidio dei palestinesi (chi è attaccato ha il diritto sacrosanto di difendersi) ma finge che i bambini martiri non esistano e ignora che lo stato con la stella è cancellato dalle carte geografiche in dotazione alle scuole della mezzaluna. Aspettiamo la rivelazione che i missili di Gaza sono innocui e che Hezbollah sono gruppi sportivi alternativi. E si può continuare ricordando l’intellettuale Diana Carminati e il suo “boicottare Israele”. Meglio Salvini? No. Il leghista che abbaia stupidaggini su porti chiusi e rimpatrii, tanto gradite ai beoti, dovrà rimangiarsi tutto quando il conflitto in Libia gli sbatterà in faccia la sua “incompiuta” sull’immigrazione. Meglio avrebbe fatto ad occuparsi di integrazione e delineare, con l’Europa, un piano per l’accoglienza. Siamo stufi di sentirci raccontare la storia dell’asino che salirà sul tetto. ritafaletti.blog