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Scicli. Il sindaco Giannone e l’asssessore Vindigni incontrano Lagalla e Pierobon Missione ieri nel capoluogo isolano

Trasferta palermitana per il Sindaco Enzo Giannone e l’Assessore Giorgio Vindigni che ieri hanno avuto incontri, oltre che con i dirigenti degli assessorati alle Infrastrutture ed Energia, con l’Assessore all’istruzione On. Prof. Roberto Lagalla e con l’assessore all’Energia Alberto Pierobon.
Molti gli argomenti trattati relativi a questioni centrali per la città di Scicli ma non solo. All’Assessore Lagalla sono state rappresentate le difficoltà economiche del Libero Consorzio di Ragusa che stanno determinando gravi situazioni di sofferenza nelle scuole secondarie superiori della provincia di Ragusa, sia con riferimento alla manutenzione degli edifici che al pagamento delle forniture elettriche, telefoniche, dell’acqua, del gas e del gasolio, nonché degli affitti. Di fatto nell’anno 2018 e nel 2019 il Libero Consorzio ha sospeso ogni tipo di trasferimento di risorse economiche alle scuole secondarie superiori della provincia di Ragusa e sta procedendo al taglio degli affitti che ospitano sedi scolastiche a Modica e Chiaramonte. L’Assessore Lagalla ha rassicurato che il problema è centrale nell’agenda dell’Assessorato. Nel confronto con l’assessore Pierobon, avvenuto presso la Presidenza della Regione, centrale è stata la questione della piattaforma rifiuti speciali di c.da Cuturi. Ricordiamo che l’amministrazione, accogliendo le istanze dei tanti cittadini ed associazioni locali, in primis Legambiente ed il Comitato Salute ed Ambiente, tra le prime attività amministrative del suo mandato ha formalizzato, presso gli assessorati regionali Energia e Territorio ed Ambiente, la richiesta di annullamento dell’A.I.A., ossia l’autorizzazione rilasciata alla ditta A.Ci.F. a svolgere attività di trattamento rifiuti pericolosi presso un immobile di proprietà della stessa ditta a pochi chilometri dal centro storico di Scicli. L’Assessore Pierobon ha assicurato che la richiesta di annullamento, corredata da ampia documentazione del Comune, integrata con relazioni ed atti forniti anche da Legambiente e dal Comitato Salute ed Ambiente di Scicli, è al vaglio degli uffici competenti e sembra giungere ad una vicina definizione. Sul caso ha lavorato anche l’ufficio repressione abusivismo del Comune che, insieme all’ufficio del Genio civile, hanno, per quanto ognuno di competenza, svolto indagini circa la dichiarata regolarità dell’immobile. Dai sopralluoghi sono apparse evidenti difformità rispetto quanto dichiarato sullo stato di fatto per cui si è proseguito con l’emissione di un’Ordinanza di sospensione lavori e successiva ordinanza di demolizione. Alla data odierna i termini sul proseguo dell’iter sono stati interrotti in quanto la ditta A.Ci.F. ha formalizzato regolare richiesta di sanatoria a cui ha già risposto l’ufficio comunale competente con preavviso di diniego. Si attende il termine entro il quale la ditta può produrre controdeduzioni che dovranno essere esaminate dagli uffici per i pareri di competenza. Il richiamo che fa l’amministrazione sull’argomento è alla compattezza politica, auspicando che finalmente, in temi tanto delicati che coinvolgono aspetti ambientali e paesaggistici non prevalga la logica della convenienza economica e della pressione politica e che si proceda costruendo fronte comune. Confidiamo inoltre nella presenza, all’interno del Comitato per la Legalità, la Trasparenza e l’Efficienza amministrativa istituito dall’Assessorato all’Energia e dei Servizi di pubblica utilità, nominati con D.A. del 27/06/2018, di due illustri rappresentanti della comunità Sciclitana, l’avv. Prof. Andrea Palazzolo e il Dott. Giovanni Scifo del consiglio direttivo del Comitato Salute ed Ambiente. Vogliamo ricordare la dichiarazione fatta nei mesi passati dal Sindaco, sempre valida: ”Il comune di Scicli ha una rappresentanza politica che vigila sulla tutela del territorio e non ha intenzione di piegarsi alle logiche di pressioni e convenienze politiche. Riteniamo che non sia stata condotta alcuna comparazione tra l’aspettativa del richiedente (la ditta A.Ci.F.) ed il sacrificio ambientale imposto alla Comunità tutta di Scicli, che vede frustrata ogni aspettativa di valorizzazione di un’area che, oggettivamente (lo ribadiamo), costituisce risorsa irrinunciabile”.

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