Una donna è stata assunta lo scorso mese di luglio presso la sezione Agraria dell’Istituto “Principi Grimaldi”. Ha formalizzato il contratto e dopo due giorni ha preso servizio fino a quando non è stata convocata dal dirigente scolastico che le ha comunicato, suo malgrado, che il rapporto lavorativo non era valido per un disguido: il contratto sarebbe dovuto essere registrato entro il 30 giugno per cui essendo l’atto stato firmato il 2 di luglio non era stato approvato. All’interessata non è rimasto altro, amareggiata, di accettare il licenziamento anche se ha chiesto di avere remunerati i cinque giorni di lavoro. Qui è iniziato un rimbalzo di responsabilità. Secondo il dirigente scolastico dovrebbe essere il Ministero a pagare, secondo i sindacati la scuola.
