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Tribunali. “L’avevo detto e scritto” di Carmelo Scarso

…e come tutte le strade portano a Roma, tutte le iniziative relative alle strutture giudiziarie di Ragusa portano a Palazzo Tumino.
Un palazzo di cui si ha necessità di riciclaggio.
Era nato per altro, ma quest’altro non si è potuto realizzare, per cui bisogna pure trovare una soluzione.
Io ho scritto in tempi non sospetti, in tempi in cui denunciavo (isolata vox clamans nel deserto della più maligna e strumentale apparente indifferenza) a tutti, compresi Ministero della Giustizia, Dipartimento per la Protezione Civile, Magistratura, Prefettura, Genio Civile, Vigili del Fuoco, Autorità Amministrative civili e politiche svariate, le assolute pericolosità e insicurezza di stabilità e di incolumità delle persone in relazione all’utilizzo delle strutture giudiziarie di Ragusa.
Ora siamo al dunque.
Ad analizzare le ultime esternazioni del Sindaco di Ragusa circa il trasferimento ex abrupto del Tribunale a Palazzo Tumino rilevo che:
1. tale conclusione non può che essere dettata dalla circostanza ineludibile delle criticità insanabili delle attuali strutture giudiziarie, di cui probabilmente i responsabili hanno già sommariamente contezza;
2. tali strutture vengono ulteriormente e scientemente utilizzate nonostante le criticità;
3. il fine di tale improvviso risveglio sulle criticità strutturali è stato il “sognato” recupero, da sempre auspicato ed oggi urgente, del privato Palazzo Tumino, come scritto e conclamato da me e mai smentito;
4. l’onerosissimo canone da pagare alla Società del Gruppo Tumino proprietaria del palazzo (da ultimo ci sarebbero stati aggiustamenti della compagine societaria), oltre che illegittimo per violazione della norma sull’invarianza finanziaria di cui all’ 10 D.Lgs n. 155/2012, che recita: Art.10 “Dal presente provvedimento non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”. A meno che le finanze del Comune di Ragusa siano private, il canone d’affitto dovrà essere posto a carico dei contribuenti. Forzatura? No, è del tutto ordinario quanto si parla di alcuni potentati economici e finanziari e massonici ragusani, come nel passato è già successo…
5. per ragioni campanilistiche, esclusivamente campanilistiche, lo dichiaro apertis verbis, il costo zero del servizio a Modica è inviso al presuntuoso Sindaco di Ragusa ed ai suoi accoliti più o meno palesi ma anche a quelli sottotraccia, di cui si faranno a suo tempo i nomi.
Ma, penso, di avere gli argomenti giusti per fare ricredere il Sindaco. Magistratura, Corte dei Conti e politica non potranno che prendere atto di quanto si dirà e si scriverà sulla china di tale infausto e pesante (per i contribuenti) indirizzo.
Alla prossima puntata.
Avv. Carmelo Scarso

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1 commento su “Tribunali. “L’avevo detto e scritto” di Carmelo Scarso”

  1. @ Carmelo Scarso :
    La tracotanza dello Stato e degli Uffici Istituzionali sui Tribunali Iblei cela un Potere OCCULTO LOCALE di cui se ne potrebbe discutere sicuramente in udienze davanti all’AntiMafia .
    Ma poi siamo sicuri che la stessa Antimafia ne abbia intenzioni ?
    Spunterebbero “iceberg”da scatenare un cataclisma sociale , economico e giudiziario da paura .
    Pertanto tutti zitti e avanti contro Ogni Regola Civile e Morale , e W la Mala Giustizia .
    Tanto i cittadini pagano , e di brutto .

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