Sull’affidamento in gestione della piscina comunale di via Magna Grecia a Ragusa, la Giunta Cassì ha compiuto una clamorosa marcia indietro. “E’ da rilevare, in questo frangente – sottolinea il consigliere comunale Cinque Stelle Sergio Firrincieli che ha partecipato alla seduta della quinta commissione dove l’argomento è stato trattato – il ruolo svolto dall’opposizione che ha debitamente argomentato le perplessità riguardo la delibera facendo rilevare, infine, al sindaco l’errore che si sarebbe compiuto affidando la piscina ad un privato”. La Giunta, infatti, aveva deliberato a fine dicembre di dare in concessione per nove anni la struttura. Il sindaco e il dirigente, in commissione, hanno illustrato i contenuti della delibera. E però, come buona opposizione prevede, è stata fatta emergere tutta una serie di anomalie e criticità che, inserite in una gara d’appalto, lascerebbero troppo spazio all’incertezza. E il tutto con un versamento di 70mila euro all’anno al gestore. A fine seduta, il primo cittadino ha sentenziato che il verbale di Giunta non sarà preso in considerazione e che, così come accade adesso, sarà invece formalizzato, in continuità col passato, un appalto di servizio.
“Con la possibilità – spiega Firrincieli – come ho suggerito, di garantire spazi adibiti alla sponsorizzazione e di utilizzare il bar, dandolo in concessione, ma di non inserire in questo contesto la piscina che è stato e deve rimanere un bene pubblico in mano al Comune anche per le importanti ricadute sociali che esercita, rivolgendosi ai disabili, alle madri in gravidanza, agli anziani oltre che agli atleti, anche medagliati, delle società sportive che vi orbitano. Piuttosto, è stata condivisa la soluzione di affidarsi a un consulente gratuito esterno proveniente dal Coni che si possa occupare di efficientare la struttura visto e considerato che le coop che vi operano si occupano di apertura, chiusura e assistenza alle società senza, però, avere al proprio interno una figura specifica con una preparazione e competenza che, in una struttura di alto livello quale la piscina è, può contribuire a fornire ulteriore valore aggiunto. A dimostrazione di quanto spiazzante, e non concordata con il resto della maggioranza, sia stata la mossa del sindaco il fatto che, fino all’ultimo, il capogruppo della maggioranza ha continuato a difendere l’atto iniziale, non prendendo atto, invece, della giravolta del “suo” primo cittadino. Alla faccia del fare squadra e condividere le scelte. È sembrato che abbiano messo in mano al sindaco documenti da firmare senza che fosse a conoscenza perfettamente dei contenuti. Insomma, si stava facendo fare al sindaco qualcosa che non andava per la strada giusta, così come sembra stia accadendo in numerose altre circostanze. Meno male che, in questo caso, l’opposizione (l’amministrazione dirà il proprio discernimento) ha illuminato il percorso del primo cittadino che come colto dalla luce (a questo servono le stelle) sulla via di Damasco si è ravveduto dello svarione in cui era incappato”.