
In mancanza di fatti, vanno bene anche le parole, le sfilate, le strette di mano, gli show e i talk show. Gli italiani sono un popolo che strepita ma poi si accontenta di poco. Si è alimentato, per mesi, di promesse incredibili, soldi a chi non lavora e mai ha lavorato, tassa piatta per tutti, pensione a 64 anni, immigrati a casa loro. Si è bevuto menzogne clamorose da chi gridava “onestà, onestà, onestà” e taroccava i bonifici, da chi assicurava massima trasparenza via streaming e ora accetta interviste solo se programmate e senza contraddittorio, convoca rappresentanti sindacali e istituzionali a porte chiuse, emette verdetti di colpevolezza senza processi, elegge i suoi rappresentanti politici con un clic, prende ordini da una società e da un comico. Tutto questo può bastare per chiedere, legittimamente, che cosa ci aspettiamo? E’ possibile richiamare i “cittadini” alla realtà e pretendere che la ragione, che si è insediata nei visceri, faccia ritorno nella testa? Si può pretendere che l’opposizione, o le opposizioni, di qualunque colore esse siano, facciano sentire la loro voce, non per comunicarci le date dei congressi o i nomi di qualcheduno, le cui idee, per quello che si può capire, valgono quanto le mie? Si può sentire un “Ora basta!”, deciso, forte, consapevole? O dovremmo rassegnarci a una caduta fragorosa o a un lento declino senza ritorno? ritafaletti.blog
2 commenti su “Tra irrazionalità e rassegnazione………l’opinione di Rita Faletti”
la seconda che hai detto…
Caduta o declino?
L’una e l’altro.
49 milioni di euro ricevuti impropriamente (voglio essere buono) e Salvini dice che sono cose vecchie e che il popolo è con lui. Tutti i politici amici sono accanto a lui, non è giusto.
Voglio dire due cose.
1) dopo 5 anni che era morto mio padre l’INPS ha preteso la restituzione di 500 euro perché li aveva ricevuti in più, io, quale erede, ho dovuto restituirli.
2) “il popolo è con lui”. La storia ci insegna che spesso il popolo sta dalla parte sbagliata.