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Riduzione della Tari, D’Asta chiede al Comune di Ragusa di valutare l’avvio dell’iter

“Pagare tutti per pagare meno non è solo uno slogan, ma può diventare una realtà perché ci sono tutte le condizioni possibili per ridurre la Tari, ossia la tassa sui rifiuti”. Lo dice il consigliere comunale Mario D’Asta a proposito del fatto che da gennaio a maggio, in concomitanza con l’avvio delle procedure per la raccolta differenziata sul territorio comunale, sono stati scovati circa cinquemila evasori della tassa sui rifiuti. L’essersi messi in regola ha comportato, da una parte l’obbligo per gli stessi a portare avanti la raccolta differenziata, dall’altra, per le casse comunali, un’entrata complessiva dell’ammontare di circa dieci milioni di euro. “Ecco perché – continua D’Asta – durante le comunicazioni, in aula, al Consiglio comunale, ho stimolato l’amministrazione comunale a continuare i controlli incrociati al fine di recuperare entrate. La lotta all’evasione è un obiettivo che l’ente di palazzo dell’Aquila si deve porre per tutta una serie di motivi: aumentare le entrate, indurre quante più persone a porre in essere la raccolta differenziata, avere l’opportunità di ridurre gli importi Tari a chi paga onestamente”. Per avere chiaro il quadro della situazione, D’Asta ha rivolto un invito ai presidenti della prima e della quarta commissione, rispettivamente Affari generali e Risorse, allo scopo di potere affrontare con cognizione di causa l’intera questione ed acquisire i dati tecnici e i numeri effettivi per una discussione completa di dati che permetta di venire a conoscenza delle entrate reali. “Se si considera – prosegue il consigliere – che ci sono altri potenziali cinquemila evasori, potremmo nel giro di qualche mese recuperare ancora 10 milioni di euro. Circa 20 milioni di euro che, se non proprio tutti in entrata per questioni temporali, potrebbero indurre, alle porte del bilancio preventivo, una importante riduzione della Tari. A queste entrate c’è da aggiungere i soldi provenienti dalla raccolta differenziata con conseguente recupero della carta, del cartone e della plastica e spese ridotte al 41 per cento per il mancato conferimento in discarica. Comincerebbe per famiglie, artigiani e commercianti, per la comunità tutta insomma, un processo virtuoso necessario per rilanciare l’economia di questa nostra comunità che, in quanto a tasse, ad oggi paga cifre assurde”. “Solo con i supporti tecnici – continua D’Asta – potremo affrontare il caso nella maniera migliore e, soprattutto, predisporre un’ipotesi di lavoro che ci consenta di arrivare al traguardo prefissato, cioè la riduzione della Tari. Mentre la raccolta differenziata è in continua crescita arrivando a sfiorare il 40 per cento, peraltro in un momento delicato come quello iniziale in cui qualche difficoltà può registrarsi in fase di applicazione, la riduzione della Tari non sarebbe solo un mero ragionamento ragionieristico per le famiglie e le imprese, non solo un opportuno discorso di equità fiscale, ma anche un segnale di tangibile incoraggiamento a continuare questa pratica virtuosa”.

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