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Aumento della pensione minima a 1000 euro. Parlano i consulenti

Tempo di lettura: 2 minuti

Il Vicepremier e Ministro di Forza Italia, Antonio Tajani ha confermato infatti che l’intenzione è quella di voler aumentare le pensioni minime a 1000,00 euro, già dal 1° gennaio 2025.

La proposta di innalzare la pensione minima a 1000 euro al mese, avanzata dal Vicepremier e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha suscitato notevole interesse. Questo aumento previsto, che mira a elevare le pensioni minime dagli attuali 614,77 euro netti a 1000 euro, dovrebbe essere attuato a partire dal 1° gennaio 2025, anche se necessiterà di diversi passaggi legislativi prima di diventare realtà.

La tematica delle pensioni minime ha sempre giocato un ruolo centrale nel dibattito politico italiano, frequentemente al centro delle promesse elettorali, in particolare quelle di Silvio Berlusconi. Con la scomparsa del leader di Forza Italia, Tajani ha ribadito l’intento di mantenere viva questa promessa, nonostante le difficoltà economiche abbiano in passato impedito al governo di procedere con riforme simili. Infatti, la Manovra del 2024 non prevede aumenti specifici per le pensioni minime, benché vi sia stato un incremento generale delle pensioni grazie alla rivalutazione del 2024 e una riduzione delle pensioni d’oro.

Per il 2024, è atteso un incremento delle pensioni minime a seguito della rivalutazione annuale per inflazione, che porterà l’importo a circa 598 euro al mese. Questo aumento, sebbene inferiore alle aspettative, è un passo verso un adeguamento al costo della vita, ma senza l’applicazione dei mini-bonus perequativi passati, limitandosi a un aumento del 2,7% generale.

La proposta di portare la pensione minima a 1000 euro è un segnale forte del governo, che potrebbe significativamente migliorare le condizioni di vita dei pensionati con redditi bassi. Questo incremento aiuterebbe molti anziani a gestire meglio le spese quotidiane, riducendo la disparità presente nel sistema pensionistico italiano. Tuttavia, l’effettiva realizzazione di tale aumento è legata alla situazione economica del paese e alla capacità del governo di reperire le necessarie risorse finanziarie.

Interessante notare come alcune regioni, come l’Alto Adige, abbiano preso iniziative autonome per aumentare le pensioni minime a 1000,00 euro, mostrando una disparità regionale che potrebbe influenzare la coesione nazionale nel trattamento dei pensionati. In particolare, la Provincia di Bolzano ha adottato misure per elevare la pensione minima, spesso in combinazione con altre forme di sostegno, come contributi per il pagamento dell’affitto.

L’obiettivo di portare la pensione minima a 1000 euro rappresenta una promessa importante che potrebbe migliorare sensibilmente la vita di molti anziani italiani. Tuttavia, la sua implementazione rimane incerta e sarà influenzata da numerosi fattori, inclusi i futuri sviluppi economici e politici. La situazione richiederà un monitoraggio costante e un impegno continuo per assicurare che le promesse fatte vengano mantenute in maniera sostenibile.

Questa iniziativa ha il potenziale di portare benefici significativi, ma anche di sollevare questioni di equità tra le generazioni e tra le diverse aree del paese. La discussione su come finanziare tali aumenti è cruciale, poiché implica scelte politiche complesse su dove allocare risorse limitate. In un periodo in cui l’Italia, come molti altri paesi, affronta sfide economiche significative, le decisioni prese oggi avranno un impatto a lungo termine su milioni di cittadini.

In ultima analisi, il successo di questa riforma dipenderà dalla capacità del governo di navigare tra le esigenze di bilancio e le aspettative dei cittadini. L’attenzione è alta, e le aspettative dei cittadini sono ancor più elevate, in attesa di vedere se le promesse verranno mantenute. L’evoluzione di questa proposta sarà dunque un indicatore chiave del modo in cui l’Italia affronta le sfide del benessere sociale e della giustizia economica nel prossimo futuro.

   Avv. Antonino Di Giacomo e  Avv. Stefano Di Giacomo

Consulenti Legali della Delegazione Territoriale di Modica dell’Unione Nazionale Consumatori”

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© Riproduzione riservata

21 commenti su “Aumento della pensione minima a 1000 euro. Parlano i consulenti”

  1. Tonino Spinello

    Egregi Avvocati Di Giacomo,
    Apprezzo l’onestà intellettuale nell’usare il condizionale atteso il lavoro che fate, o meglio dire in cui siete specializzati.
    In effetti chi si fida più delle chiacchere che fanno i nostri governanti? Se sono arrivati a candidare una persona con 4 condanne in Italia e una in corso in Ungheria, cosa ci dovremmo aspettare delle chiacchere dei politici?
    Il condizionale di cui mi complimentavo era appunto per arrivare alle elezioni Europee: Tu mi voti e io faccio arrivare i soldi da Bruxelles per avere i fondi per portare le pensioni a 1.000 euro. Perchè solo la nostra amata Europa ci può garantire i fondi per pagare le pensioni ai miserabili.
    Vero quanto fatto intendere da Voi, fino a quando non vedremo i fatti è sempre una continua narrazione. E personalmente, non ci crederò fino a quando non è realtà. Mi sorge il dubbio che non sia una propaganda elettorale e dopo le elezioni tutto sarà dimenticato o rimandato.
    “La politica è il mezzo attraverso il quale persone senza morale comandano su persone senza memoria.”
    Voltaire

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  2. Ma occorre portare le pensioni a 1000 euro è giusto nella misura in cui verranno prelevate da coloro che hanno pensioni di 10.000 euro, e NON toccando risorse dalle pensioni che un giorno avranno i nostri ragazzi.
    Occorre toccare i diritti acquisiti da tutti, in particolare che ha preso per decenni pensioni che di fatto erano state elargite senza pagare contributi o comunque in minima parte pagati e per non parlare dei baby pensionati che io ritengo baby privilegiati.
    Occorre preservare il futuro dei nostri pochi giovani, ricordiamoci

  3. Voi ci credete?????? Ma propiaaa!!!! Propaganda!!! Alcuni nonostante il massimo dei contributi, se non hanno l’età devono aspettare sei mesi, Sei mesi senza stipendio, e senza pensione. Ve lo immaginate??? Inoltre per il TFR devono aspettare TRE ANNI. Quindi si và in pensione a 67 anni, per il TFR 70 anni. Praticamente aspettano la morte del cittadino, di modo che rimane tutto nelle casse di questi attori da circo. A differenza i ” LORO PRIVILEGI” invece aumentano!! Questa è la verità! Ma non lo dicono, lo capirete quando ci arriverete. I fondi non ci sono per i cittadini, per LORO ci saranno sempre.

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  4. La cantava Mina , PAROLE PAROLE PAROLE . Prima delle votazioni tante promesse , poi il vuoto . Ricordo ancora l’aumento delle invalidita promesso prima delle ultime votazioni .

  5. Lucio Legrottaglie

    Non ci credo neanche se lo mettono x iscritto, ma se hanno diminuito l’IRPEF x chi guadagna da 28000 in poi come fanno a dire che aiuteranno chi prende poco, avrebbero dovuto portare l’IRPEF al 20 xcento per chi guadagna fino a 18000 o 20000 eyro

  6. e le dentiere gratis niente? anche quella era una promessa del Cav. e Tajani la manterrà viva

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  7. Bastasse ridurre gli sprechi che ci sono in tutte le amministrazioni pubbliche per ricavare i soldi , inoltre ridurre del 20 % pensioni che superano i 3mila euro .
    Esempio con 700mila euro che tipo di Villa si può costruire un privato??
    Invece a Marina di Modica con 700mila euro si fanno un po di marciapiede qualche aiuola, et voilà scomparsi ,volatizzati i soldi e forse nella prossima primavera sarà inaugurata . Visto che per il mini parcheggetto di via sacro cuore saranno passati un paio di anni .

  8. Drugo, vero, è una reminiscenza del passato, quel passato berlusconiano che accalappiava la fede dei gonzi che oggi si sentono più furbi, e, sentite sentite, si sono fatti accalappiare da Grillo e giggini vari che gli avevano promesso di abolire la povertà ma che invece hanno distrutto le casse dello stato.
    L’Italia non cambia se gli italiani non cambiano, ma questo lo ritengo impossibile nel breve e medio termine, purtroppo.
    I gonzi resteranno gonzi, i fascisti che sono usciti dalle loro tane accalappieranno i gonzi e l’Italia andrà ancora indietro.
    Eppure… oggi è la festa della liberazione, speriamo in una nuova liberazione dall’ignoranza e dal populismo che sta distruggendo giorno per giorno l’Italia.

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  9. I berlusconiani sono nati per l’inadeguatezza della sinistra, stessa cosa la nascita dei grillini. I fascisti erano mascherati, ma sono stati smascherati grazie al Pandemonio. Pensavamo di esserci liberati dei fascisti, ma non è così. Oggi festa della liberazione, speriamo di liberarci di persone autoritarie che vogliono rinchiudere chi non la pensa come loro. l’Italia va indietro perché gli attori da circo di qualunque colore, devono ubbidire a Bruxelles. E i gonzi seguono la propaganda, e rimarranno gonzi per sempre.

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  10. I comunisti, una razza peggio dei fascisti , sono comuniste le dittature più feroci al mondo ,e sono le più longeve , imprigionano i popoli , in maniera assoluta , muri costruiti per non farli scappare, fame arretratezza, declino del popolo , appiattimento al livello sempre più basso ,
    Eppure i comunisti come Drugo parlano di ideali di cultura di buonismo di partigiani e bella ciao .
    Giampaolo Pansa un comunista onesto e credo pentito fatto scomparire dalla scena per oltraggio al Comunismo,
    Ha scritto dei libri sulla storia dei partigiani non fantasie ma storia rigidamente documentata ,
    Ha scritto dei libri che ha leggerli fanno accapponare la pelle , riguardo alla Ferocia dei partigiani a guerra finita , una ferocia inenarrabile sui fascisti sconfitti e arresi ,li hanno massacrati senza pietà,
    Leggete il sangue dei vinti
    Di Giampaolo Pansa .
    Non quello che dico io .
    Eppure ancora cantano bella ciao senza vergogna!!!

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  11. Al di là del fatto che ringrazio per l’attenzione che riservate alle persone in genere. Vorrei chiedere se non ricordo male che l’aumento ai 1000€ era per coloro che avevano compiuto i 75 anni?
    Grazie mille

  12. Caterina Pistone

    Trentaquattro anni di lavoro in vari posti ,mi hanno fatto i conti vado con € 800 ,a Novembre sono sessantotto anni ed essendo da quattordici anni una collaboratrice scolastica ,lo stato mi darà fra due anni la liquidazione, e in più devo pagare un quinto dello stipendio ,ho lavorato per anni quindici ore al giorno anche a nero ,e voi dite che le pensioni basse arrivano a € 1000, speriamo,in Italia è tutto basso pure morire è caro non ti bastano neanche €5000,00 vi ringrazio se mi avete ascoltata saluti Caterina Pistone

  13. @Sig. Antonio, purtroppo non è previsto l’incremento per gli ultra 75 enni ad € 1000, 00 probabilmente se ne è parlato ma niente in atto .
    In mancanza di reddito può ricevere la pensione sociale comprensiva di maggiorazione pari ad € 735,00 dal 70° anno di età.
    Avv. Antonino Di Giacomo

  14. @Sig.ra Caterina Pistone le consiglio di verificare meglio i suoi contributi considerato che solo di servizio presso la scuola ha oltre 14 anni di contributi.
    Salvo che lei ha chiesto un prolungamento al lavoro dovrebbe essere già collocata in pensione al 67° anno di età. Eventualmente ci contatti.
    0932/1613917 Unione Nazionale Consumatori Sez. Modica.
    avv. Antonino Di Giacomo

  15. Cosa è successo Marianna Vella, non si comprende il tenore del suo commento? Chiami qualcuno, dia indicazioni se può.

  16. Noi possiamo aiutarLa per il riconoscimento dei diritti previdenziali o assistenziali se ne ha i presupposti.
    Eventualmente, se trattasi di problemi psicologici, familiari o di altro, potrà rivolgersi alle Strutture Sanitarie dei Servizi Salute e Mentale dell’Asp che gratuitamente erogano prestazioni, oppure potrà rivolgersi ai Servizi Sociali del Suo Comune che sicuramente potranno aiutarla.
    Su con la Vita, non bisogna mai arrendersi…..
    Avv, Antonino Di Giacomo

  17. ANONIMO PARENTE

    “Egregi Avvocati Di Giacomo,
    desidero esprimere la mia sincera gratitudine per il vostro encomiabile rigore intellettuale che si intuisce dall’uso ponderato del condizionale, un’espressione di saggezza giuridica e cautela che ben si addice alla vostra professione.
    In effetti, la fiducia nei confronti delle promesse dei nostri governanti si è da tempo sgretolata e oggi, ancor più, si è trasformata in fanchiglia fetida che si riversa in fogne dal terribile puzzo di putredine! I candidati alle politiche spesso sono delle infime persone dal passato turbolento o molto conosciute a livello giudiziario, che suscitano interrogativi profondi sulla credibilità delle loro dichiarazioni politiche. Se gli stessi promettono di portare le pensioni a 1.000 euro, invocando l’intervento finanziario dell’Unione Europea come unico baluardo contro la miseria, ci si trova di fronte a un dilemma cruciale.
    Il condizionale, che tanto vi ho encomiato, si fa strumento eloquente per evidenziare il divario tra le promesse e la realtà. Fino a quando tali proclami non si tradurranno in fatti tangibili, rimarranno narrativa vuota destinata a scomparire nel turbine degli eventi post-elettorali. Il sospetto che tutto ciò sia mero strumento di propaganda, destinato a svanire nel nulla una volta che le elezioni saranno alle spalle, è più che legittimo per qualsiasi persona che abbia un po’ di memoria politica! Come scrisse il grande Paulo Coelho,
    “I politici corrotti non offrono promesse, ma illusioni; non danno speranza, ma distrazione.”

  18. Gentile “Anonimo Parente” condivido pienamente il suo messaggio in merito alle proposte effettuate dai politici in prossimità delle elezioni, che di consueto si concludano in un “nulla di fatto” .
    Pur tuttavia la proposta di innalzare la pensione minima a 1000 euro al mese, avanzata dal Vicepremier e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ritengo tra i politici una persona corretta e saggia potrebbe realmente concretizzarsi.
    Lo stesso rappresenta la continuità degli obbiettivi di Berlusconi che aveva promesso alcuni mesi del decesso di innalzare la pensione minima ad Euro 1000,00.
    Al riguardo ritengo ricordare che nel 2001 Berlusconi ha approvato la legge 441/2001 che al comma 4 dell’ art 38 ha previsto l’ incremento della maggiorazione sociale per gli ultra sessantenni invalidi al 100% ad un milione di lire, e che nel 2024 a seguito delle rivalutazioni ammontata in atto ad € 734,00 circa, grande conquista per tale categoria notevolmente svantaggiata.
    Pur tuttavia ritengo, altresì, ricordare che questo diritto, pur previsto dalla legge veniva spessp occultamente non riconosciuto agli aventi diritto invalidi al 100% ultrasessantenni e che tale diritto ha rappresentato per la Sezione dell’ Unc di Modica quali legali, il campo di battaglia per il riconoscimento di questo “diritto inespresso”.
    Ancora, ritengo precisare che in merito a questo diritto ed a seguito dell’intervento della Corte Costituzionale del 2020 tale diritto è stato esteso anche agli invalidi civili al 100% per gli ultra diciottenni ed infra sessantenni.
    In ogni caso Speriamo bene, che anche questa promessa elettorale dei 1000,00 euro per le pensioni minime divente realta’.
    Avv. Antonino Di Giacomo

  19. ANONIMO PARENTE bis

    Caro avvocato, mi auguro sinceramente che l’aumento delle pensioni minime a 1000 € diventi una realtà, ma devo ribadire la mia totale incredulità. Troppe promesse di carattere economico si sono fatte nel passato soprattutto in periodo pre-elettorale, senza mai un riscontro
    tangibile, le faccio solo qualche esempio :la riduzione del debito pubblico promessa da un partito nel 2010, l’abbassamento delle tasse, promesso da un altro nel 2015 e l’incremento dei posti di lavoro promesso da un altro ancora nel 2018. Cosa le posso dire, la speranza è l’ultima a morire ma è anche vero che c’è qualcuno che dice che chi di speranza vive disperato muore…!!!

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