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Poster di Mussolini in un bar di Modica. Cliente chiama i carabinieri

Si era recata in un noto bar del Polo Commerciale di Modica per consumare una colazione ma al momento di pagare si è accorta che nella zona tabacchi, nella parte bassa, era collocato il manifesto che inneggiava a Benito Mussolini. Agnese Stracquadanio, modicana residente altrove, in vacanza nella sua città natìa, non ha gradito ed ha chiesto spiegazioni. Le motivazioni addotte non l’hanno soddisfatta e allora ha telefonato ai carabinieri. Dopo qualche minuto è arrivata una pattuglia che, accertati i fatti, ha ordinato la rimozione del poster che riportava la citazione del duce: «Non ho paura del nemico che mi attacca ma del falso amico che mi abbraccia». Ora per i proprietari iniziano i problemi con la giustizia per la denuncia. L’accusa è di apologia del fascismo ovvero per la legge 645 del 1952 che persegue chiunque pubblicamente esalta esponenti, princìpi, fatti e motodi del fascismo).

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37 commenti su “Poster di Mussolini in un bar di Modica. Cliente chiama i carabinieri”

  1. Mi chiedo perché il nome della ragazza che ha denunciato il fatto è stato reso noto mentre il nome del bar è stato omesso… Comunque brava la ragazza, ha fatto benissimo. Bisogna combattere questa cultura schifosa che ha lasciato il seme malato ovunque.

  2. Suggerirei al proprietario del bar una controquerela perchè sul web si sta scatenando un processo mediatico che sta arrecando danno sia all’immagine che alla nota professionalità con cui svogle il suo lavoro. In tanti incitano a boicottare il bar in questione , questo si traduce in un danno economico superiore a quello che poteva fare un semplice aforisma con l’immagine di un personaggio storico.
    Quale danno potevano arrecare quelle parole e quella foto? Apologia ma di che? Allora dovrebbero togliere l’immagine e il nome di Mussolini anche nelle innumerevoli opere pubbliche che ci ha tralasciato.
    Non lo difendo perchè è indefendibile per cio’ che il fascismo causo’ e per i suoi gravi errori strategici della guerra, pero’ i libri di storia dovrebbero dire a questi PseuDo giovani incazzatelli che fu anche colui che diede le pensioni agli italiani affinchè avesswero una anzianità un po dignotosa, bonifico’ tutte le paludi con opere colossali e diede terreni a tanta gente creando e fortificando l’agrocoltura. Diede le case popolari a gente che ancora abitava nelle grotte, creo’ le Province,le camere di commercio, costrui ospedali, fece opere pubbliche che ancora vengono usufruite da tutti etc etc.
    Questo per dire che l’apologia di reato figurerebbe nel caso di incitamento a creare gruppi di fascismo o comunque aizzare alla violenza, ma un semplice poster con un aforisma realistico e attuale non credo potesse arrecare cosi danno al pubblico che lo guardava. Mah, se la signora adesso è soddisfatta della denuncia nulla in contrario, la legge è legge, pero’ anche un po di buonsenso non guasterebbe

  3. In pieno centro sul C.so Umberto , in una parete verticale del vicolo fronte a S.Pietro , nascosta dall’edera si intravede un enorme fascio (7/8 metri in h) rovinato dal tempo .
    Ed in tutta sincerità io l’avrei fatto restaurare , volente o nolente è una parte della nostra storia passata .

  4. E che dire, cara Agnese, del fascismo che bussa alle porte, ben mimetizzato in camicia giallo-verde?

  5. Mah
    Xche non si denuncia ..lo schifo che in queste sere a Marina a sampieri
    Ragazzi che si d….o
    Ragazzi che scop… In spiaggia e se ne fregano se ci sono bambini
    ..e si denuncia un titolare di un bar
    X una frase dietro la cassa
    Mahh

  6. Basta vedere l’intervista che ha rilasciato il titolare…imbarazzante..senza parole…bene hanno fatto a denunciare… e picca fu

  7. Imbarazzante e’ invece la suscettibilita’ e la suggestione della ” turista” !la STORIA e’ la STORIA e serve conoscerLA fortemente!! ma meschini personaggi dei tempi moderni insegnano,inculcando Ipocrisie, con il conseguente sfascio dei valori fondanti della SOCIETA’ Civile,della Famiglia, dando cosi’ facile abbaglio alle generazioni di quest’epoca disordinata,che tutto e’ progresso e la maleducazione e l’arroganza sono peculiarita’ per saper stare al mondo! forse un dipinto o un’immagine sacra……? o il poster di qualche politicante affabulatore ? Modica non diventi PREDA di facile Protagonismo e non si accodi alla sensazionalita’ data,abbandonando di essere SOLIDALE con chi vive di SERIO LAVORO ! RISPOLVERARE SPETTRI e’ perche’ non si hanno contenuti per andare avanti e lo spauracchio permette meglio di giustificare i fallimenti! SOLIDARIETA’ ASSOLUTA al locale coinvolto e alla turista, prima di entrare per le colazioni future a MODICA,di guardare per non essere scossa nella sua sensibilita’

  8. E a Ragusa dove ancora all’ospedale Civile vi è scritto ospedale Mussolini? .. e gli altri tanti e innumerevoli richiami architettonici ben visibili ovunque, mai e volutamente non rimossi? .. ma a Ragusa si sa, Mussolini l’ha fatta diventare città costruendo edifici pubblici ovunque pur di renderla accettabile come capoluogo.

  9. A Modica si parla tanto di questa faccenda con pareri contrastanti. Ma a palazzo S. Domenico chissà come la pensano nel merito . Interessante saperlo.

  10. Commentare senza alcuna gogna mediatica non appartiene a molte persone, così come i facili processi.
    Non è in discussione la serietà professionale e la dedizione al lavoro del titolare del fucsia, così come non è in discussione l’intenzione reale dello stesso, probabilmente non si è reso conto del suo operato.
    Non si possono accettare nemmeno le basse polemiche che vogliono indurre confusione; Mussolini appartiene alla storia d’Italia e del mondo e come tale è assolutamente legittimo che sia ricordato, ma è la cultura fascista in quanto tale, che diffonde odio razziale e riporta alla memoria la drammatica storia di cui tutti abbiamo memoria e dobbiamo rispettarne le vittime, che dobbiamo combattere. E questo è compito della magistratura; ognuno di noi ha sicuramente un’opinione personale ed è liberissimo di esprimerla, ma non possiamo condannare o assolvere perchè non è nel nostro potere.
    Agnese, poichè il nome non è mai stato un segreto, ha ritenuto illegale il messaggio insito nell’esposizione del manifesto ed ha fatto il suo “dovere”, nelle sedi opportune sarà stabilita la verità.

  11. Dove finisce la cronaca, inizia la storia.
    Signora Agnese Stracquadanio, non vorrei urtare la sua suscettibilità politica o se vuole ideologica, ma sta arrivando il tempo per cui il fascismo, nel bene e nel male, senza condizionamenti nè emotivi nè nostalgici, sarà riletto secondo i canoni della storia.
    Ritengo che il titolare del Bar abbia voluto più focalizzare il messaggio, mi sembra impeccabilmente condivisibile e che condivido, che non l’immagine del Duce, che nulla o poco rileva per individuare nel fatto l’Apologia del Fascismo. Questa Apologia non è perseguita come reato di opinione, ma come induzione concreta alla “ricostituzione del partito fascista”, secondo quanto dettato dalla Corte Costituzionale, che di certo non era di ispirazione fascista, con le note sentenze n. 74 del 06/12/1958 e 15 del 27/02/1973.
    In relazione al messaggio, Signora Stracquadanio, è da dire che in tempo di Repubblica si è fatto abuso, da parte di tutte le parti politiche democratiche, dell'”abbraccio degli amici”, mentre c’era grande rispetto fra i nemici (ricorda Almirante-Berlinguer, che indusse il primo a rendere pubblicamente omaggio al secondo quando morì?).
    In ultimo aggiungo, che questa vicenda, nella sua alterata e magnificata dimensione mediatica, ha reso utilità apologetica al fascismo più di quanto lo sconcerto acritico ed anacronistico della signora Stracquadanio
    abbia voluto invece perseguire e condannare.
    Saluti
    Avv. Carmelo Scarso

  12. @ Agnese Stracquadanio :
    Si ricorderà nel Bene e nel . . Male di aver “scatenato” un putiferio . .
    Quando questa storia avrà fine (tutto ciò che inizia , prima o poi finisce ) . . credo che rimarrà fortemente turbata , e forse avrà motivo di riflettere che fare intervenire i CC è stato inutile quanto”vanesio”.
    Avrà per sicuro fatto pubblicità gratuità ad un dei locali migliore di Modica .
    Io da gestore le offrirei colazioni per tutta la sua permanenza a Modica .

  13. Apprendo da organi di stampa che Agnese è un aspirante giornalista .
    Non so che orientamento politico “gira” nella sua testa , ma per sicuro da ragione a C.Scarso .

  14. secondo il mio modesto parere la giornalista voleva fare il suo scoop , ed è riuscita nel suo intento , il polverone che si è alzato e un pò troppo eccessivo se andiamo a vedere al nord ci sono bar con tanto di busto di Mussolini e mai nessuno si è espresso in merito . quindi andando al sunto lei oggi sta vivendo il giorno da leone e non cento da pecora , anzi ha vi.ssuto un giorno da leone ma i prossimi saranno da pecora perché tutta la popolazione e e con il titolare del bar fucsia

  15. Apologia vuol dire parlare per esaltare qualcuno o qualcosa.Non so se il titolare del bar abbia fatto questo?Se ha solo esposto l’immagine di Mussolini,che peraltro troviamo anche nei libri,non credo che sia reato.Vorrei,infine,chiedere alla Stracquadanio di non offendere i cittadini modicani,quando inizia il suo post dicendo che si vergogna dei suoi concittadini ,e vorrei che si presentasse il post originario che la Stracquadanio ha pubblicato ,e che la stessa, ha provveduto ad eliminare.Solo così ,e da quello che ha scritto alla fine,si capirebbero le vere intenzioni della signora

  16. Fermo restando che la legge è legge,ma quando ci scandalizzeremo per la corruzzione che ci soffoca per l’autostrada che manca il lavoro che non c’è le tasse sproporzionate che paghiamo rispetto ai servizi resi ecc……?

  17. La signora Straquadanio offesa dalla foto e da una frase di Mussolini? Cosa dovremmo dire noi delle favolette inventate dai giornalisti, prossimo lavoro della signora, per far vendere più giornali possibili? Avanti Fucsia!!!!

  18. Dovrebbe però rinunciare come tutti quelli che non sono ancora deceduti per lo choc causato dallo scadalo , dei diritti che godono o che godranno introdotti dal signore raffigurato nel poster. Sarebbe molto ma molto gradito, in difetto chieda scusa e magari la prossima provi con qualcosa altro tipo la.scomparsa.dei Puffi.

  19. La libertà, quando c’è, è un bene che non si apprezza pienamente e nel senso più vero, se non quando è negata, anche se la sua privazione viene spesso e con stoltezza subita, fatalisticamente, come segno del destino o ingiusta calamità. A parer mio, è questo il sintetico messaggio recato dal fascismo, attraverso l’esperienza diretta dei testimoni e i resoconti. E, se si è sinceri e obiettivi, un manifestino per niente innocente non può non evocare un fenomeno triste e doloroso. E’ un episodio, apparentemente banale, che mette in evidenza l’indignazione di un’avventrice, legittima e non so fino a che punto esagerata, per l’esposizione in un luogo aperto al pubblico dell’effigie di un personaggio divisivo per la memoria storica degli Italiani, e la malcelata ingenua indifferenza di chi ha avuto l’idea di questa infelice trovata. Si può avere a cuore una frase, che esprime la diffidenza per gli ipocriti, senza sentire l’esigenza di accompagnarla con il poster dell’autore. Così come si può inorridire leggendo una frase posta su un monumento eretto nella piazza di una cittadina siciliana, che non nomino per rispetto dei suoi amministratori e dei suoi cittadini, anche se la persistenza di quelle parole può apparire anacronistica e ingiustificata. E non visitando da tantissimi anni quel luogo, voglio pensare che l’infelice frase sia scomparsa. Il monumento esprime il riconoscimento e l’orgoglio per un alto ufficiale di profonda umanità e valoroso eroe di una bella cittadina e di una pacifica comunità, che non meritano, a parer mio, queste esecrande parole: “Combattere e se occorre morire. E’ il sangue che dà il movimento alla ruota sonante della storia”. Una frase orribile, in qualsivoglia contesto, che non c’entra per niente con il monumento e con gli eroi ricordati attraverso le sculture bronzee. E’ solo una testimonianza – la frase, più che il monumento – del fascismo. Lascio a chi legge ogni libero pensiero. L’autore di questa frase, pronunciata in un discorso tenuto a Parma il 13 dicembre 1914, è un Benito Mussolini socialista (e interventista), i cui pensieri e le cui parole da dittatore fascista non susciteranno stupore alcuno qualche decennio dopo. Dal monumento è stata cancellata, a posteriori, la sua firma ma non la frase. Ma tornando all’argomento, cosa colpisce dell’episodio riportato in questo articolo? La frase? L’immagine? La causa? L’effetto? Direi, la semplice ma non scontata constatazione che viviamo in un momento storico particolarmente drammatico. Il mondo è segnato da totalitarismi diffusi, rossi o neri poco importa, tollerati con timido imbarazzo dalla comunità internazionale, in Europa si assiste a rigurgiti di nazi-fascimo con ricorrenti manifestazioni di xenofobia e intolleranza, in Italia la linea populista-sovranista tiene banco, e ora anche in un bar si riesuma, più o meno consapevolmente e a corredo di una frase come tante, il ricordo di un uomo che ha regalato all’Italia: l’isolamento internazionale, anche per aver fiancheggiato l’esecrabile progetto genocida dell’alleato, illusioni travestite da sogni imperialisti, lo sbandamento di un Paese senza guida in un momento cruciale (a seguito del crollo del mito narcisistico del suo “leader”e della conseguente ignominiosa fuga dei vertici dello Stato), vestigia tanto imponenti e soverchianti quanto anonime e mediocri. Ma gli innumerevoli lutti procurati al popolo italiano e le profonde ferite inferte al Paese sono i venefici “regali” che rimarranno indelebilmente nella memoria storica degli Italiani, e che l’infausta frase sul monumento poteva far presagire. Qualcuno dirà che la Storia è Storia, che c’è chi la conosce e la legge nel modo più giusto, e chi la interpreta a proprio comodo. Anche questo è frutto della libertà che ci è data, e che non è retaggio del fascismo. Penso che nessun luminare avrà mai la capacità di far luce tra le tenebre di quegli anni bui del ventennio più nefasto della storia d’Italia e spero che il buon senso scoraggi, oggi più che mai, pericolose simpatie.

  20. La ” turista “,si legge,ha dichiarato di provare Vergogna a ritornare nella sua Terra quando succedono queste cose ! Bene !Eviti la Vergogna dei fatti e se ne stia la’ dove è emigrata! Meglio una “pedalata con il velo “che il poster che ha urtato la sensibilita’! in ogni caso i Modicani non avranno di certo SOFFERENZA di questa assenza e MODICA ,CON PREGI E DIFETTI,sara’ sempre Apprezzata da tutti che sanno guardarLA veramente ” senza essere indotti in confusione dalle basse polemiche??!!”

  21. In qualsiasi paese civile si denuncia chi infrange la legge.
    Ha fatto benissimo la ragazza a denunciare e far rispettare la legge. Evidentemente la ragazza ha viaggiato e sa come funziona la legge in altri paesi più civili sicuramente del nostro, dove invece vige sempre la mentalità del “volemose bene” o “che male c’è?”
    Il gestore del bar ha dimostrato solo tanta ignoranza e ha fatto una pessima figura. E chi lo difende è più ignorante di lui.
    Vada piuttosto a studiare il fascismo e le altre dittature (comuniste comprese) e ammetta di aver sbagliato scusandosi.

  22. ilcastoronellasabbia

    @ la leprenellaluna: gentile signore, concordo con la sua frase che definisce quello del fascismo (il ventennio più nefasto della storia d’Italia)— aggiungo pero’ che in ventennio che va da dagli anni 90 (stragi Falcone Borsellino e non solo,attentato torri gemelle etc etc ) fino ai giorni nostri MICA SCHERZA

  23. Dopo aver letto ed ascoltato (interviste varie) le esternazioni della praticante , appare chiaro quale pensiero l’ha trasportata in tale turbinio mediatico .
    Tuttavia mi farebbe piacere poter comprendere ora quale riflessioni ella ne ha dedotto (a mente fredda..).
    Perchè nel suo agire c’è qualcosa che fa pensare . .
    Qualcuno sa dove sta svolgendo”pratica”?

  24. Puglisi Vincenzo

    Buongiorno, mai come in questo caso calza a pennello la frase “LA MAMMA DEGLI IDIOTI È SEMPRE INCINTA ” ma a nessuno viene il dubbio che questa persona così onesta e Sensibile (non scrivo il nome x non farle gratuita pubblicità) abbia fatto tutto x mettersi in mostra, visto che potrebbe essere una futura giornalista che nessuno considera ??? A questo punto sono io da 55 MODICANO che mi vergogno di avere come concittadina una persona del genere. (PENZO)

  25. Ignorante. Hai perso la causa perché non sussiste reato. Ti sei voluta fare solo un po’ di pubblicità. Andrò più spesso al bar fucsia!

  26. Bah… ridicola la ragazza un pò lo è. Chiunque avrebbe pensato che volesse farsi pubblicità. Anche nei mercatini di antiquariato si trova ciarpame fascista. Anche queste persone andrebbero denunciate? Ma al momento, con l’aria che tira, molti hanno preso coraggio e dicono frasi che non dovrebbero ed espongono facce che andrebbero dimenticate. Ma del proprietario del bar… ne vogliamo parlare? Ti piace la frase e ci metti la faccia di mussolini? Tanto se metteva solo la frase, ignoranti come siamo, non ne avremmo azzeccato la provenienza. Ora però lui non ha opinione sul fascismo! Ed ha ragione poverino… Molti che inneggiano al duce, sanno di storia quanto io di sanscrito. Quando é arrivato il momento dell’interrogazione, il poveretto era impreparato e pure paraculo. Ed ha meritato uno zero. Alla prossima turista consiglierei di chiamare i NAS. Meglio tutelare la salute che l’ideologia.

  27. Giuseppe Occhipinti

    Consiglierei all’aspirante giornalista di trovare modi più seri e costruttivi per raggiungere la popolarità tanto desiderata. Inoltre suggerirei di farle provare un solo giorno di lavoro al bar, così che possa capire quanto duro lavoro ci sia dietro ogni sorriso ai clienti, quanto sacrificio ed empatia siano necessari per servire ragazzine come la pseudo giornalista che non conoscendo sicuramente le cose importanti della vita quotidiana non perdono occasione per mostrarsi saccenti e con la puzza sotto il naso dopo qualche esame dato. Inoltre mi dicono che il barista in questione sia volontario presso la croce Rossa Italiana, quindi deduco sia sensibile ai problemi altrui e trovo che subire una critica con annesse conseguenze dopo 15/18 ore lavorative da una ventenne viziata sia veramente ingiusto.

  28. Non entro nel merito della faccenda perchè tanto o si è da una parte o dall’altra (personalmente non andavo e non andrò in questo bar che @Giovanni ha nominato (aiuto, adesso che faranno? daranno l’olio di ricino anche a Giovanni).
    Noto, e con disgusto e disprezzo, che il nome della persona che ha chiamato i Carabinieri viene nominata (e non so fino a che punto la stessa non possa adire alle vie legali per chiudere questo …) ma non viene nominato il bar in questione. Questa è Modica da 5 anni a questa parte … ma la pacchia sta per finire!

  29. Quanti inutili commenti, fate come il sindaco Abbate che saggiamente o furbescamente (punti di vista) si è esentato da qualsiasi dichiarazione pubblica. Eppure è un fatto di cui tutta Modica, e non solo, né parla.

  30. Poveraccio.
    Lavora 16 ore al giorno, trova il tempo per fare volontariato e non trova tempo per leggere qualche libro di storia.
    Anziché cercare frasi ad effetto su internet, provi a digitare la parola fascismo su google, così non farà cattive figure alla prossima intervista.
    @ Sara 2, come sempre lei è una signora.

  31. Per far capire al signor barista di cosa si parla, io lo condannerei a leggere per iniziare “Se questo è un uomo” di Primo Levi e poi a commentarlo fra un caffè ed una granita con i Clienti.

  32. I commenti che non sono banali o dannosi pettegolezzi ,non sono mai inutili e non servono toni per affermarli, ma solo l’educazione e la serenita’ di esprimersi nelle idee e la capacita’ di saperle leggere!Rosicare RABBIA ,disgusto e disprezzo, nel contesto del suddetto articolo,è fuori luogo !!! Rimane la SOLIDARIETA’ in virtu’ di un INESISTENTE REATO di APOLOGIA. Il locale non è un covo di cospirazione,ma un piacevole posto di ristoro e dove incontrarsi fra amici. Ha dominato la scena l’impulsivita’ che non e’ stata gestita e la sconoscenza STORICA di un periodo molto importante nella STORIA dell’ ITALIA.,e non e’ tutto ascrivibile a reati di APOLOGIA solo perche’ se ne ricordano i tempi.Azionare il cervello,solo per la presunzione di una superiorita’ Culturale e’ solo ESALTAZIONE e non basta raccogliere notizie ma bisogna saperle SCRIVERE per saperle comunicare !Tacciare in modo volgare chi esprime un commento,non è solo da ROZZI IGNORANTI ,ma proprio da CAFONI,IBRIDI,perche’ si e’ celati nell’anonimato di uno pseudonimo,ma alla luce non si ha il coraggio !L’AUSPICIO è che la PROCURA di RAGUSA RICONOSCA l’INESISTENZA del REATO di Apologia che si e’ voluto raffigurare , che la fotocopia rimossa ,venga rimessa la’ dove è stata tolta,perche’ non e’ pericolo e perche’ in tanti che si scandalizzano ,possano, senza guardare la Persona in fotocopia,fare proprio il MESSAGGIO della FRASE riportata e riflettere sul contenuto.Ai LEGALI in campo,di far risanare il Danno Morale anche per la Comunita’ Modicana,considerata con vergogna,come un sottosviluppo di Comunita’ piu’ evolute.Forse di ARROGANZA e MALEDUCAZIONE? ma se i toni degli adulti sono SCURRILI cosa si puo’ pretendere da tanti giovani ?

  33. La ragazza poteva informarenil disinformato. Tornare il giorno dopo e vedere se il caro Benito troneggiava ancora fra le tazzine di caffè. In quel caso denunciare. Ma dai che nessuno ci crede che Mussolini è stato esposto con candore d’animo. Ora…siccome lavoro venti ore al giorno posso sentirmi libero di fare quel cacchio che mi pare. E fare volontariato no significa essere santi. Mica tutti i fascisti sono mostri che mangiano bambini…ah no quelli sono i comunisti! Tanto è vero che la bilancia penderà da una parte e dall’altra. Ma l’aggressione verbale per una denuncia forse un po’ costruita o poco ponderata sa di fascio. E non poco.

  34. A sara2,
    Lei è veramente una signora, metta al suo capezzale la frase “il bue dice cornuto all’asino”, perché lei non si nasconde dietro uno pseudonimo, perche lei non offende ed USA parole al miele.
    Il reato è palese, il barista non è scemo, anche se fa il finto tonto per non assumersi la responsabilità dell’azione.
    Deve ringraziare che oggi il fascismo è solo una pagina buia, durata 20 anni, della storia italiana.
    In quel periodo si arrestava anche per un respiro fuori luogo, gli avrebbero chiuso il bar, non avrebbe trovato un legale gratis, in ogni caso non gli sarebbe servito, in quel periodo non si istruivano processi, si emanavano solo sentenze.

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