L’aeroporto di Comiso rischia la chiusura. La denuncia dell’ex sindaco Giuseppe Alfano. Anche se si trattasse di una chiusura per sola giornata, correrebbe il rischio di non riaprire più. La realtà è che, per cinque anni, chi avrebbe dovuto vigilare e operare affinché questa struttura intraprendesse un cammino virtuoso di crescita e sviluppo, l’ha abbandonata a se stessa.
Unico interesse di Spataro, e di tutta la compagine amministrativa di sinistra, è stato quello di offrire qualche poltrona a qualche amico o creare qualche posticino di lavoro di seconda scelta per collaboratori o parenti di notabili della sinistra comisana. Ciò che dico è assolutamente rispondente al vero e basterà fare due passi all’interno della struttura aeroportuale per riconoscere volti noti riconducibili a esponenti influenti della compagine di sinistra che ha amministrato negli ultimi cinque anni la città. Questo è stato l’unico interesse del Sindaco e degli amministratori. Mai si è operato un controllo attento sulla gestione della struttura, con i risultati e le conseguenze che oggi conosciamo.
Sapevamo tutti che questa struttura avrebbe comportato delle perdite nella sua gestione, prosegue Alfnano, ma bisognava altresì porre in essere dei rimedi affinché questa situazione fosse stata solo temporanea. Sapevamo tutti che l’aeroporto di Comiso partiva già con debiti nei confronti della società di gestione dell’aeroporto di Catania, che aveva prestato strutture e mezzi per poterlo rendere operativo. Ma questa doveva essere solamente la fase iniziale, alla quale sarebbe dovuta seguire una gestione più attenta e oculata. Sapevamo tutti che sarebbe stato necessario premere e pressare affinché i voli che partono e arrivano a Comiso aumentassero nel corso del tempo. Invece si è lasciato fare: probabilmente non si credeva sufficientemente in questa struttura.
E non si conosceva questa struttura: ancora, incredibilmente, Spataro non sa che l’aeroporto è di proprietà del Comune di Comiso e che, se oggi, c’è un demanio a disposizione dell’Amministrazione comunale è grazie al fatto che nel 2010 si è ottenuto il passaggio del sedime aeroportuale dall’Aeronautica militare alla Regione siciliana e, da questa, in utilizzo al Comune di Comiso. Ma l’aeroporto in quanto tale – certificato dall’Enac per poter operare – è di proprietà del Comune. Lo stesso Comune che in cinque anni non ha mai fatto nulla per verificare che questo suo bene venisse tutelato.
Oggi si chiede agli altri di operare delle scelte. Bene: gli altri, ossia gli attuali amministratori, hanno, diversamente dal recente passato, il coraggio di farle le scelte. Fa bene il Sindaco Schembari quando dice che vigilerà e controllerà perché tutto venga fatto finalmente nell’interesse della struttura, dei cittadini di Comiso e della provincia iblea. Non si può più dormire e il rischio è che sia già troppo tardi.