
Nessuno ammette di averla, qualcuno se ne vergogna, qualcun altro se ne nasconde: intanto la disfunzione erettile è in aumento ed è un po’ come la terra di nessuno, nella società governata dal consumismo più sfrenato e da una televisione sempre meno pudica e che addirittura sponsorizza e avalla scene di intimo, condannando, in maniera occulta, quel che non riguardi “l’esser sempre pronti”: vi è mai capitato di vedere, in un film o in una serie, casi di disfunzione erettile? Fatevi due domande, la risposta è semplice.
Chi soffre di disfunzione erettile è abbandonato, solo, al suo destino: come se fossero ghettizzati, in realtà gli uomini affetti da disfunzione erettile rappresentano la maggioranza della popolazione italiana ed anzi studi confermano questa tendenza: superata una certa età, generalmente i quarant’anni, il 52% di una società potrebbero patire problemi di quella che volgarmente viene chiamata impotenza. Inutile sottolineare che uno dei problemi che danneggiano un rapporto di coppia e l’intimità coi rispettivi partner è rappresentato proprio dalla disfunzione erettile: un uomo che soffre di quella che è una sindrome, più che una patologia, ha problemi anche nei gesti intimi più consueti, come una semplice, se non altro naturale, erezione.
Cosa può contribuire ad inasprire un rapporto? Anzitutto la mancanza di intimità, che in una classifica virtuale stilata dagli esperti Andrologia Internazionale occuperebbe il primo posto. Come risolvere? Cercando metodi alternativi, sarebbe riduttivo basare l’intimità solo sulla penetrazione. Il piacere ha diverse forme, che esulano anche dal corpo, e tutte hanno un grado di intimità più o meno elevato: un toccarsi, sfiorarsi, lavarsi insieme, baciarsi con passione: insomma tutto ciò che rimuove una pressione eccessiva da sopportare può essere d’aiuto per trovare soluzioni alla disfunzione.
Disfunzione che porta anche ad una chiusura, verbale e non, nei confronti del partner: si usa il Viagra, il miglior contraccettivo per la disfunzione e si evita di parlare e contestualizzare un dato problema: dieci anni di ‘pillola blu’ hanno portato all’effettuazione di ben 25 milioni di prescrizioni. Dinanzi alla disfunzione c’è una chiusura. Un’ottima medicina è compensare con le parole quello che, diciamo, non si può esprimere nei fatti. La mancanza di comunicazione fisica ed emotiva porta tensione. Può sembrare assurdo ma non c’è da vergognarsi: parlare della stessa disfunzione è già un ottimo rimedio.
La disfunzione porta anche ad un vertiginoso calo, se non crollo, della propria autostima, cosa che si percuote anche nel rapporto col partner. Ma ci sono anche in questo caso altri modi e sistemi per rimediare, al di là della camera da letto, che ha il suo perché, ma non è tutto: una cena romantica, quattro passi al chiaro di luna, un nuovo hobby, una attività da coltivare insieme in un weekend o in una minivacanza, il rapporto con una persona del sesso opposto, o dello stesso sesso, è anche sesso, ma non solo.
La disfunzione, per concludere, porta a fenomeni di isolamento, depressione, ansia e smania: tutte cose che nuocciono alla stabilità del rapporto di coppia. Ogni uomo affetto da impotenza va al di fuori di sé, diventa spettatore stesso di un momento che smette di vivere, e che aspetta. Come fare? Esercizi di meditazione per concentrare le proprie attenzioni a quel che accade nel corpo ed attorno ad esso, è un ottimo sistema. Tutto pur di salvaguardare il proprio rapporto di coppia: lo abbiamo detto, il sesso fa parte del gioco, diciamo così, ma non è il gioco stesso.