Settantadue i migranti traghettati stamani al porto di Pozzallo dalla unità navale Aquarius della organizzazione non governativa Sos Méditerranée battente bandiera di Gibilterra.
Lo sbarco, iniziato alle 10 alla banchina di riva, si è concluso mezz’ora dopo. Fra i nuovi arrivati 54 uomini, 3 donne e 15 minori. Due le donne accompagnate in ospedale: una in stato di gravidanza e l’altra per un trauma alla spalla.
Nigeria, Ghana, Camerun, Gambia, Senegal, Sudan, Guinea, Mali, Liberia, Sierra Leone. Queste le nazionalità di appartenenza. Tra loro ci sono anche i 30 sopravvissuti al naufragio al largo della Libia di tre giorni fa in cui, secondo i racconti dei superstiti, sono morte 21 persone, compresa una donna incinta. I testimoni sono sentiti da personale della Squadra Mobile di Ragusa. Ci sono alcuni familiari delle vittime, come un giovane del Gambia che ha visto “morire il fratello» e «affogare anche quattro donne, una delle quali incinta».
Senza fine il problema migranti. Dramma nel dramma l’arrivo di minori non accompagnati. L’intervento SAR di oggi, dopo le operazioni Mare Nostrum e FrontexTriton, è targato Frontex Themis.
Il nuovo progetto impone alle navi impegnate in operazioni di soccorso di accompagnare i migranti tratti in salvo nel porto più vicino rispetto al punto di salvataggio.
Evidentemente il porto più vicino era quello di Pozzallo.
- 24 Gennaio 2025 -