
L’agroalimentare rappresenta, in una fase di profonda trasformazione come quella che il sistema produttivo vive, un settore in cui la crescita – seppure a diverse velocità – non è venuta meno. I mutamenti che subisce sono di diverso ordine e vanno da quello che ha investito gli stili di vita dei consumatori sempre più attenti alla qualità e alla salubrità dei prodotti, alla caduta della domanda interna generata dalla crisi economica; dalla competizione internazionale sempre più agguerrita che porta in misura crescente produzioni estere sul mercato domestico, alle innovazioni produttive e commerciali, fino alla ricerca applicata all’agricoltura. Insomma, il cambiamento è diventato la cifra della vita quotidiana anche per questo settore produttivo.
E lo stesso non si manifesta più, come un tempo, con ritmi lunghi, bensì a una velocità inusitata: disorientando e rendendo più difficile assumere decisioni, avviare investimenti, decidere strategie. Ciò non di meno, l’agroalimentare costituisce uno degli asset economici principali del nostro paese, è una delle famose “Quattro A”, assieme all’Automotive, l’Arredo e l’Abbigliamento, che compongono il Made in Italy così apprezzato nel mondo e soprattutto dai nuovi ceti emergenti dei paesi che si stanno affacciando sui mercati globali. Vale la pena ricordare che, rispetto alle altre “A”, l’agroalimentare rappresenta un elemento anticiclico che non ha risentito della crisi produttiva così come è stata avvertita dagli altri settori. Anzi, rispetto alla punta di diamante rappresentata dall’industria meccanica, l’agroalimentare ha saputo offrire performance economiche di tutto rilievo persino nell’export. Ecco perché la cooperazione agroalimentare si colloca a pieno titolo all’interno di questo contesto, anzi rappresenta uno degli attori principali della crescita del settore.
Proprio in tale ambito assume fondamentale importanza il coinvolgimento delle piccole e medie imprese cooperative nel settore della Gdo europea. Il tema sarà trattato con particolare specificità in occasione del seminario formativo organizzato da Ice Agenzia e Confcooperative in programma venerdì 16 febbraio a Ragusa presso il Resort Poggio del Sole dal titolo “Obiettivo Gdo: come diventare fornitori della grande distribuzione europea”.
L’iniziativa, che si inserisce all’interno delle attività del Piano Export Sud 2 e finanziata con i fondi Ponic 2014-2020, è rivolta a tutte le Pmi e cooperative siciliane ed avrà l’obiettivo di fornire alle imprese gli strumenti specifici in grado di aprire nuove opportunità di business con i più importanti gruppi di acquisto internazionali. Il format seminariale è stato elaborato dall’Agenzia Ice con la preziosa consulenza della società francese Wabel, specializzata nella ricerca di fornitori e nella gestione dei rapporti con le più importanti catene della Gdo. All’evento sarà presente anche il presidente di Confcooperative Sicilia, Gaetano Mancini.
La partecipazione all’iniziativa è gratuita, previa registrazione on line sul sito http://obiettivogdoragusa.ice.it/ o inviando una email direttamente a Confcooperative Ragusa all’indirizzo ragusa@confcooperative.it entro e non oltre il 9 febbraio 2018. Nel corso della giornata formativa, sarà offerta alle aziende una ricca panoramica sui maggiori players distributivi in Europa e sulle loro strategie per la valorizzazione del Food & Beverage Made in Italy. Focus anche sui nuovi trend di consumo dei prodotti, insieme ad incontri personalizzati tra le aziende partecipanti ed esperti del gruppo Wabel.
Per ulteriori informazioni sulle iniziative e sugli strumenti di Confcooperative per l’internazionalizzazione delle cooperative, è possibile visitare il sito www.internazionalizzazione.confcooperative.it