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Crescono i flussi turistici verso l’India: gli italiani alla scoperta della spiritualità, dell’arte e della cultura indiana

Quasi 100.000 presenze l’anno: sono questi i numeri dei visitatori italiani che, nel 2015, l’ente del turismo indiano prevedeva di accogliere, nel solco di un forte trend di crescita, testimonianza diretta del fascino magnetico che la “Terra dei Maharaja” esercita sui viaggiatori italici.

Ed in effetti, negli ultimi decenni, il mito dell’India è cresciuto nell’immaginario di molti amanti dei viaggi nelle terre esotiche, scalzando altre celebri mete e facendo segnare un aumento delle partenze pari addirittura al 94,1% rispetto ai primi anni Duemila.

Oggi, l’India attrae ogni anno oltre 7,5 milioni di visitatori da tutto il mondo e, tra i mercati europei, quello italiano si attesta stabilmente al quarto posto, dietro solo ad Inghilterra, Francia e Germania.

Con oltre 32 siti storici e naturali dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, l’India è una terra che ha davvero moltissimo da offrire ai visitatori: alla magia di un territorio sconfinato – tanto che spesso si parla di “subcontinente” indiano – il paese unisce una ricchezza culturale senza pari, che va dalla miriade di manifestazioni della vita spirituale, alle fastose architetture dei templi e dei palazzi monumentali, passando una tradizione culinaria celebre in tutto il mondo ed una produzione artistica tutta da scoprire.

Punto di forza dell’India turistica è la capacità di rispondere alle esigenze di qualunque tipologia di visitatore con proposte sempre entusiasmanti: se gli amanti dell’arte e della cultura trovano irresistibile il fascino del cosiddetto “Triangolo d’Oro”, il cuore dell’India tradizionale compreso tra i tre ideali vertici di Nuova Delhi, Jaipur ed Agra, lo stato di Goa rimane invece celebre per il fascino delle sue coste dalle atmosfere tropicali e per la vivace movida, mentre il Kerala e gli altri stati del sud rappresentano la scelta ideale per chi sogna un’emozionante avventura alla scoperta di paesaggi mozzafiato.

Il basso costo della vita e il rapido aumento dei collegamenti aerei dall’Italia all’India hanno contribuito ad incrementare ulteriormente l’appeal di questa destinazione, peraltro costantemente al top delle mete per i viaggi “zaino in spalla” e in solitaria.

A scoraggiare i turisti meno intraprendenti, ancora oggi, è la falsa convinzione che l’India e le sue città rappresentino destinazioni poco sicure. Indubbiamente, il paese sconta le conseguenze di una fortissima crescita demografica e di una povertà estremamente diffusa. Tuttavia, i pericoli per i visitatori stranieri non sono diversi da quelli presenti in molte altre destinazioni turistiche: nei grandi centri urbani, la microcriminalità è diffusa, ma con un po’ di attenzione e di buon senso anche i viaggiatori meno esperti possono evitare di incappare nei piccoli furti e negli affari poco vantaggiosi proposti dagli abili mercanti indiani.

Dal punto di vista sanitario, contrariamente a quanto molti pensino, non è necessario seguire una particolare profilassi prima di partire alla volta del paese: alcune vaccinazioni possono essere indicate nel caso di viaggiatori affetti da condizioni patologiche, ma, come confermato anche dal portale ViaggiareSicuri.it del Ministero degli Interni, non esistono ragioni che rendano controindicate le visite nel paese.

Sfortunatamente, tra i problemi reali che affliggono le città indiane c’è quello del livello di igiene, innegabilmente distante dagli standard italiani ed europei.

Il consiglio per i visitatori è quello di consumare solo cibi ben cotti o confezionati ed esclusivamente acqua e bevande in bottiglia, avendo l’accortezza di evitare le bevande con ghiaccio e, soprattutto, di lavare in modo frequente e accurato le mani.

Anche se cresce la tendenza a scegliere la formula del fai-da-te anche per i viaggi in India, va detto che l’esperienza e i consigli di un buon operatore turistico possono essere molto utili quando si programma un viaggio verso questo affascinante paese.

Le principali difficoltà incontrate durante l’organizzazione del viaggio riguarda la scelta delle strutture presso le quali soggiornare e quella dei mezzi di trasporto per gli spostamenti.

Non di rado, un albergo a 3 stelle indiano non garantisce assolutamente la stessa qualità del servizio di un omologo italiano, e per, andare sul sicuro, l’unica soluzione è aver sperimentato di persona l’accoglienza presso le migliori strutture.

Date le notevoli distanze che intercorrono tra una località e l’altra, è fondamentale pianificare attentamente i vari spostamenti. La rete ferroviaria dell’India è celebre per la sua capillarità. Tuttavia, i convogli sono spesso molto affollati e per essere sicuri di trovare posto è importante prenotare i biglietto con largo anticipo. Gli spostamenti su strada con mezzi affittati, invece, sono quasi sempre sconsigliati: il traffico perennemente congestionato e lo stile di guida “originale” degli indiani rendono preferibile affidarsi ad autisti del luogo, abituati a destreggiarsi nel caos delle strade dell’India.

La soluzione più apprezzata dagli italiani per esplorare le meraviglie della Terra dei Maharaja senza preoccupazioni rimane quella di affidarsi agli itinerari per vacanze nell’India del nord o del sud studiati dai tour operator, che oltre a selezionare le strutture turistiche più affidabili e di maggiore qualità, generalmente, organizzano gli spostamenti interni a bordo di vetture con conducente.

L’altro vantaggio importante offerto dalle agenzie di viaggio riguarda poi il supporto nelle procedure, a volte piuttosto lunghe, necessarie per ottenere il visto per l’ingresso nel paese.

L’India può essere visitata praticamente in ogni periodo dell’anno, anche se solitamente si sconsiglia il periodo che va da maggio a settembre, quando i monsoni investono l’intero paese, a partire dalle regioni del sud e salendo verso nord, portando piogge molto intense, che non di rado provocano disagi anche nelle grandi città.

Data la vastità del territorio indiano, il periodo più favorevole per scoprire le innumerevoli attrazioni cittadine e naturali del paese varia da regione a regione. In generale, il periodo più apprezzato dai turisti va da novembre a febbraio, quando le temperature nelle zone di pianura e collinari si mantengono gradevoli, le precipitazioni sono sporadiche e il tasso di umidità risulta non troppo elevato.

Infine, prima di partire per l’India, si consiglia sempre di informarsi sulle normative vigenti nel paese e sulle misure di sicurezza da adottare.

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