
CATANIA/VITTORIA, 04 Dicembre 2025 – Si è concluso con una condanna a otto anni di reclusione il rito abbreviato per Alessandro Pardo, 48enne di Vittoria, imputato per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso.
La sentenza è stata emessa dal Giudice per le indagini preliminari (Gup) del Tribunale di Catania, Carla Valenti, a conclusione di un iter giudiziario che aveva visto Pardo posto in stato di fermo dalla Polizia di Stato il 4 giugno dello scorso anno. Il fermo era scattato in seguito al tentato omicidio di un ex collaboratore di giustizia, avvenuto a Vittoria il 25 aprile 2024 nella zona del cimitero.
Il Pubblico Ministero della Dda, Alfio Gabriele Fragalà, aveva chiesto per Pardo una condanna a 9 anni di reclusione. La difesa, rappresentata dall’avvocato Daniele Scrofani, aveva invece sollecitato l’assoluzione “perché il fatto non sussiste”.
Il Gup ha optato per una condanna di 8 anni per associazione mafiosa, escludendo la recidiva e assolvendo Pardo dall’accusa di detenzione e porto armi. La pena inflitta (8 anni) rappresenta il minimo assoluto applicabile, considerando che per il reato contestato la pena base parte da 12 anni e beneficia della riduzione prevista dal rito abbreviato. Le motivazioni della sentenza
Pardo è l’unico ad aver scelto il rito alternativo. Gli altri tre imputati – i vittoriesi Andrea Di Martino, Biagio Cannizzo (51 anni) e Raffaele Giunta (62 anni) – hanno invece scelto il rito ordinario e sono finiti sotto processo davanti al collegio penale di Ragusa.
Il collegio difensivo degli imputati che affronteranno il dibattimento è composto dagli avvocati Giuseppe Di Stefano, Enrico Platania e Maurizio Catalano. La prossima udienza per loro è fissata a Ragusa per il 23 gennaio.













