
Scicli, 28 Novembre 2025 – Tensione alta nel panorama politico-sanitario di Scicli. La maggioranza consiliare ha scelto di abbandonare l’aula consiliare per manifestare il proprio disappunto e mancanza di rispetto nei confronti della cittadinanza, a causa dell’assenza dei vertici dell’ASP di Ragusa, benché regolarmente convocati per discutere questioni fondamentali per la comunità.
L’oggetto principale del dibattito, e motivo di forte attrito, è l’individuazione del Comune di Scicli come sede per il Centro Aiuto Interruzione delle Tossicodipendenze (CAI).
Pur condividendo il valore sociale e la finalità lodevole del CAI, la maggioranza consiliare solleva “forti perplessità” sulle modalità con cui è stata presa la decisione. I consiglieri ritengono inaccettabile che la città di Scicli non abbia avuto alcuna voce in capitolo in una scelta così rilevante, denunciando che essa sia stata “imposta dall’alto senza un adeguato confronto”.
Per queste ragioni, la maggioranza ha chiesto formalmente un rinvio dell’incontro, subordinandolo alla necessaria presenza degli interlocutori dell’ASP e alla fornitura di documentazione chiara.
Le richieste specifiche avanzate dalla maggioranza all’ASP sono: fornire le reali motivazioni, supportate da documentazione esauriente, che hanno determinato l’individuazione di Scicli come sede del CAI ed indicare l’atto deliberativo e i criteri oggettivi in base ai quali Scicli è stata preferita ad altre strutture provinciali che, secondo i consiglieri, apparirebbero a prima vista più idonee.
Oltre alla questione CAI, i consiglieri esprimono profonda delusione per l’ulteriore depauperamento del Presidio Ospedaliero di Scicli.
Nel documento, la maggioranza chiede di sapere quale specifica motivazione tecnico-sanitaria abbia reso non applicabile il Piano di Riordino Ospedaliero relativo al P.O. di Scicli, ai sensi del D.M. 70/2015 (recepito dalla Regione Siciliana l’11/01/2019).
L’ospedale cittadino, che ha già subito diverse perdite di servizi, “merita chiarezza e rispetto”, conclude la nota firmata dai Consiglieri Comunali di Maggioranza.













