
CHIARAMONTE GULFI, 13 novembre 2025 – Il vizio di uscire non paga, specialmente se si è ai domiciliari. È finita dietro le sbarre la “misura alternativa” per L. M. A., un trentottenne originario di Modica, che si trovava agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Chiaramonte Gulfi.
I Carabinieri della locale Stazione hanno eseguito un Ordine di Esecuzione per la Carcerazione, emesso dalla Procura Generale di Catania, dopo che l’uomo aveva collezionato una serie di violazioni delle prescrizioni.
L. M. A. era stato condannato per reati legati alla normativa sugli stupefacenti commessi nel 2020. All’inizio del 2025, aveva ottenuto il beneficio della detenzione domiciliare. Tuttavia, il comfort di casa deve essergli andato stretto.
Nel corso dei regolari controlli, i militari dell’Arma hanno riscontrato in più occasioni la sua assenza ingiustificata dall’abitazione. Tradotto: troppe volte l’uomo non era dove doveva essere.
Le “gite” non autorizzate sono state puntualmente segnalate all’Autorità Giudiziaria, che ha deciso di non tollerare le reiterate mancanze: è stato disposto l’aggravamento della misura.
Per il trentottenne, la “libertà vigilata” è finita: dopo le formalità di rito, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Ragusa, dove sconterà il resto della pena in regime di detenzione ordinaria, questa volta senza possibilità di uscite fuori programma.












