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Confagricoltura Sicilia all’Assemblea Regionale: “Servono più fondi per sostenere il settore primario”

"investimenti immediati sui laghetti collinari e aiuti alla cerealicoltura"
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Palermo, 07 novembre 2025 – Il Presidente di Confagricoltura Sicilia, Rosario Marchese Ragona, è intervenuto ieri alla riunione della II Commissione Bilancio dell’Assemblea Regionale Siciliana, convocata presso Piazza Parlamento, per l’audizione dei rappresentanti delle Organizzazioni agricole sui contenuti della prossima legge di stabilità regionale e sulla definizione del bilancio per il triennio 2026/2028.

Nel suo intervento, il Presidente Marchese Ragona ha posto l’accento sulle criticità che stanno attraversando il settore agricolo siciliano e sulle priorità da inserire nella manovra finanziaria regionale.

“Servono investimenti immediati sui laghetti collinari”, ha dichiarato Marchese Ragona, “nell’attesa che si realizzino le grandi opere infrastrutturali e che si completi la riforma dei Consorzi di Bonifica. La crisi idrica non può più attendere e gli invasi aziendali rappresentano una risposta concreta e tempestiva”.

Il Presidente ha chiesto un sostegno deciso per il comparto cerealicolo, fortemente penalizzato dall’andamento climatico avverso. “Tutta l’agricoltura siciliana sta soffrendo con cali produttivi drammatici”, ha sottolineato, “dalla viticoltura colpita dalla peronospora ai seminativi. Le imprese hanno bisogno di misure di ristoro immediate”.

Sul fronte vitivinicolo, Marchese Ragona ha evidenziato la necessità di interventi specifici per sostenere un settore strategico per l’economia agricola siciliana, fortemente colpito dalle avversità climatiche e dalle problematiche fitosanitarie. Il Presidente, inoltre, ha posto l’accento sulla necessità di investire nel miglioramento della disastrosa viabilità rurale.

Particolare attenzione è stata dedicata alla questione dei bandi PSR. “Relativamente al Bando 4.1 sono stati presentati 5.500 progetti. Si stima che nelle graduatorie definitive verranno ammesse non più di circa 250/300 iniziative progettuali. Alla fine, i fondi non sono bastati per tutti”, ha ricordato il Presidente, “e mentre guardiamo alla nuova programmazione con interesse, non possiamo dimenticare chi ha partecipato ai bandi precedenti sostenendo costi importanti senza ottenere il finanziamento”.

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