
Ragusa, 22 ottobre 2025 – “Oggi il sindaco di Ragusa, nella qualità di vicepresidente del Libero Consorzio, si è precipitato a diffondere un comunicato sull’aeroporto di Comiso, ma alla fine non ha detto nulla di concreto. Ci ha raccontato di una call con Ryanair, ma non è in grado di spiegare quali siano i contenuti dell’accordo saltato nel 2023, né di chiarire perché solo Comiso abbia subito le conseguenze di quella rottura. In sostanza, ammette che non sa e che non riesce ad ottenere informazioni. Intanto comunica, per dire che non ha nulla da comunicare”.
Lo dichiarano i consiglieri Gaetano Scollo, Salvatore Schembari e Giovanni Garretto del gruppo Partito Democratico – L’Alternativa al Consiglio del Libero Consorzio dei Comuni di Ragusa..
“Ci saremmo aspettati – proseguono – che un sindaco che si definisce attento al territorio usasse la propria voce per chiedere conto al Governo regionale della mancata nomina della nuova governance della SAC, che da mesi blocca ogni prospettiva di programmazione e sviluppo per Comiso. O per denunciare il fatto che l’aeroporto di Trapani continua a ricevere cospicui finanziamenti mentre Comiso viene lasciato al palo, vittima di una disparità di trattamento che ha una chiara matrice politica: il centrodestra sostiene un territorio e ne penalizza un altro”.
“Cassì – aggiungono i consiglieri – non può più dirlo, perché oggi il suo leader di partito è proprio il presidente Renato Schifani, responsabile di questo stallo. Da quando ha scelto di aderire a Forza Italia, il sindaco ha rinunciato al ruolo di interlocutore libero e autorevole del territorio. La verità è che sul tema dell’aeroporto di Comiso, come su molte altre questioni, non riesce a far pesare la voce della città di Ragusa e della provincia”.
“Invece di informarci di call inconcludenti – concludono Scollo, Schembari e Garretto – servirebbe un’azione forte e condivisa per chiedere al Governo regionale di assumersi le proprie responsabilità, restituendo a Comiso le stesse opportunità garantite ad altri scali siciliani. Solo così si potrà parlare seriamente di continuità territoriale e di rilancio dell’aeroporto”.













