
Ragusa, 22 Ottobre 2025 – L’aeroporto “Pio La Torre” di Comiso è al centro di una serie di iniziative promosse a livello provinciale per lanciare nuove rotte, attivare ulteriori linee di continuità territoriale e definire le strategie di privatizzazione dello scalo. Parallelamente, si lavora intensamente per ricucire i rapporti con la compagnia aerea Ryanair, che ha recentemente abbandonato l’aeroporto.
A rivelarlo è il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, in una nota in cui fa il punto sugli incontri tenuti in Provincia, incluso un colloquio diretto con i rappresentanti di Ryanair.
Il punto di partenza della discussione con la compagnia irlandese è stato l’improvvisa decisione di lasciare Comiso. Stando a quanto riferito dal sindaco Cassì, la compagnia aerea avrebbe espresso la volontà di tornare, ma solo a condizione che si ripristini l’accordo commerciale del 2023 con SAC (Società Aeroporto Catania), un piano che saltò “poco prima delle firme per cause mai accertate e sulle quali ci sono versioni differenti per non dire opposte”.
Ryanair, pur non avendo partecipato ai bandi per le nuove rotte, si è detta interessata a riprendere i voli solo sulla base delle condizioni già negoziate e poi interrotte.
Il sindaco Cassì solleva però diversi interrogativi: “Cosa prevedeva quel piano? Perché non è possibile leggerlo? Perché solo Comiso ha subito le conseguenze della rottura?”.
“Insieme a tutte le altre iniziative a cui lavoriamo in Provincia per nuove rotte, per ulteriori linee di continua territoriale e alle strategie di privatizzazione dello scalo,” ha concluso Cassì, “andremo a fondo anche su questa vicenda per capire come e se è possibile sanare la ferita con Ryanair.”
L’obiettivo è quindi duplice: garantire lo sviluppo futuro dello scalo con nuove opportunità di volo e comprendere le ragioni del fallimento dell’accordo 2023 per tentare un riavvicinamento con uno dei vettori più importanti.












