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Zhou Qunfei – L’ascesa silenziosa della miliardaria cinese

Tempo di lettura: 2 minuti

Zhou Qunfei e il direttore operativo di Apple Inc. Jeff Williams in una fabbrica di touchscreen (Foto: Weibo / @Derrick_Zhang_)

Dietro il successo di Zhou Qunfei c’è un inizio umile. Nata nel 1970 in un villaggio dell’Hunan, perde la madre a cinque anni; il padre, artigiano, resta parzialmente cieco e senza un dito dopo un incidente. A 15 anni lascia scuola e casa per lavorare in una vetreria a Shenzhen. Di giorno in fabbrica, la sera frequenta corsi di economia, contabilità e tecnologia all’Università di Shenzhen. Con circa 20.000 dollari di Hong Kong risparmiati e l’esperienza accumulata, a 22 anni apre un piccolo laboratorio di lenti in affitto: il seme di Lens Technology.

La svolta arriva nel 2003, quando Motorola le chiede di sviluppare un vetro per il Razr V3, in un’epoca in cui i display dei telefoni erano ancora in plastica. Poi arrivano gli ordini di HTC, Nokia e Samsung. Nel 2007 Apple rivoluziona il mercato con l’iPhone e sceglie Lens Technology come fornitore: l’azienda decolla e Zhou diventa una delle donne più ricche del mondo. «Volevo cambiare il mio destino con le mie forze», dirà anni dopo.

Zhou guida ancora la produzione in prima persona: controlla la temperatura dei bagni di ioni potassio, si ferma alle mole e, se serve, si mette lei stessa alla macchina. Lavora spesso fino a 18 ore al giorno, dormendo in ufficio. L’ordine e la meticolosità — imparati accudendo il padre — diventano metodo industriale e standard qualitativi. Nonostante la fortuna, rimane discreta: «Non bisogna esaltarsi nei successi né abbattersi nelle difficoltà».

Con questi valori, Zhou continua a spingere Lens Technology ai vertici del vetro per touchscreen, tenendo insieme rigore artigiano e scala industriale.

Cronologia essenziale | Zhou Qunfei & Lens Technology

 

1970 – Nasce a Xiangxiang (Hunan).

1985 – A 15 anni lascia la scuola e si trasferisce a Shenzhen per lavorare in una vetreria.

1992–1993 – Con circa 20.000 HKD risparmiati apre un micro-laboratorio di lenti in affitto a Shenzhen.

2003 – Svolta con Motorola: richiesta di sviluppare vetro per display del Razr V3.

2004–2006 – Arrivano ordini da HTC, Nokia e Samsung per vetri e componenti protettivi.

2007 – Apple lancia l’iPhone e Lens Technology entra nella catena dei fornitori ufficiali.

2010–2014 – Espansione industriale e automazione dei processi produttivi.

2015 – Lens Technology si quota in borsa a Shenzhen; Zhou diventa una delle imprenditrici self-made più ricche al mondo.

2016–oggi – Diversificazione verso smartphone, tablet, wearables e componenti per auto.

Commesse e partnership principali

 

Motorola (2003): Vetro display Razr V3 – passaggio epocale dal polimero al vetro.

HTC, Nokia, Samsung (2004–2006): Forniture di vetri protettivi e componenti per smartphone.

Apple (dal 2007): Ingresso nella supply chain per iPhone e altri dispositivi consumer.

Riflessione finale – L’ascesa silenziosa

 

Nel mondo delle grandi fortune costruite sulla tecnologia, Zhou Qunfei rappresenta un’eccezione: una miliardaria senza clamore, nata dalla povertà, che ha trasformato l’artigianato del vetro in un impero industriale. La sua storia è la parabola di una Cina che, in trent’anni, è passata dalle botteghe alla supremazia hi-tech. Ma dietro la crescita vertiginosa resta un tratto umano raro: la disciplina, la sobrietà, la consapevolezza che il successo non cancella le origini. Zhou non ha mai dimenticato la manualità del padre artigiano, né la fatica dei turni di fabbrica. È la dimostrazione che la ricchezza può nascere non solo dal rischio e dall’ambizione, ma anche da una forma di dedizione quotidiana, quasi monastica, al lavoro ben fatto. In un’epoca di imprenditori che si raccontano più di quanto costruiscano, Zhou Qunfei è la contro-narrazione: quella di chi non parla di sé, ma lascia parlare ciò che ha creato.

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