
Pozzallo, 13 Ottobre 2025 – Sono stati tre giorni di intensa religiosità quelli vissuti dalla collettività ecclesiale pozzallese, e in particolare modo, dai fedeli della parrocchia di San Giovanni Battista alla presenza della reliquia di San Carlo Acutis, il primo santo millennial della Chiesa. Papa Leone XIV ha proclamato santo Acutis, morto di leucemia nel 2006 all’età di 15 anni, durante una messa all’aperto in piazza San Pietro davanti a circa 80 mila fedeli.
Molti di meno ma sicuramente con tanta fede, invece, sono stati i fedeli che si sono recati per vedere una parte del pericardio esposto in una teca appositamente sigillata. In chiesa, per chi non lo sapesse, è conservata sotto la statua della Madonna, una ciocca di capelli del santo assai venerata da chi prega e chiede una grazia.
Accanto alla teca, era possibile vedere un libro dove sono state raccolte le firme, accompagnate da semplici frasi scritte a mano, dove le richieste maggiori sono state quelle espresse per la salute dei propri cari oltre a varie preghiere, fra le tante, al fine di superare qualche esame universitario o di chiedere la pace interiore e nel mondo.
“Tantissimi fedeli, giovani, adulti, genitori, nonni e ragazzi, si accostano alla reliquia per chiedere un’intercessione per i loro malati, soprattutto bambini, e tanti sono stati esauditi” ci spiega una catechista della parrocchia del co-Patrono di Pozzallo.
E, ad onor del vero, un primo, piccolo ma grande miracolo, San Carlo sembra averlo compiuto per la città tutta. Don Carmelo Morana, parroco di San Giovanni Battista, aveva chiesto di portare derrate alimentari per la Caritas diocesana. Il cuore di tantissimi pozzallesi non si è fatto pregare. Erano ben visibili, vicino alla teca, enormi pacchi con, lasciatecelo dire, ogni bene di Dio.