
Spett.le Redazione di RTM,
Vi scrivo per segnalare una situazione di degrado che merita l’attenzione di tutti i cittadini, un problema atavico di inciviltà e disprezzo per l’ambiente che non possiamo più ignorare. Non importa chi sono o da dove provengo: ciò che conta è il fatto che una strada del nostro territorio si sia trasformata in una vera e propria discarica a cielo aperto.
Nel pomeriggio di venerdì 12 settembre 2025, ho percorso a piedi i primi 500 metri della strada consortile Zimmardo Bellamagna, che si snoda dalla strada provinciale 45 (quella che collega Beneventano a Pozzallo). Quello che ho visto mi ha profondamente indignato. Sul lato destro, scendendo, ho trovato una quantità impressionante di rifiuti di ogni genere: carcasse di frigoriferi, un infisso con vetri rotti, due water, sacchi pieni di vecchie scarpe e indumenti, ramaglie, bottiglie di vetro e molto altro ancora. L’elenco è talmente lungo da non valere la pena di essere riportato per intero.
Ciò che colpisce maggiormente è la cura con cui alcuni di questi rifiuti sono stati nascosti tra i cespugli e gli anfratti. Si ha la sensazione che chi ha compiuto questo gesto si sia preso il tempo necessario per celare la propria inciviltà, senza preoccuparsi del rischio di essere scoperto.
È evidente che questa situazione non è nuova. Sebbene alla guida si noti solo parzialmente il degrado, un’ispezione più attenta rivela una condizione di abbandono prolungata. Ho cercato di capirne le cause e, da alcune voci, ho appreso due possibili spiegazioni:
1. La prima riguarda i cittadini dei paesi vicini. Secondo quanto già reso noto tempo fa dal Sindaco di Pozzallo, il centro di raccolta per i rifiuti speciali in quella città non è accessibile al pubblico per mancanza di agibilità. Nonostante il servizio di ritiro porta a porta, i tempi d’attesa tra la prenotazione e il ritiro sono talmente lunghi che alcuni preferirebbero smaltire “a Modica”, anche se non è chiaro dove.
2. La seconda ipotesi suggerisce che i responsabili possano essere persone che non hanno una posizione TARI (Tassa sui rifiuti) in nessun comune e che, di conseguenza, non possono conferire i rifiuti nei centri di raccolta o prenotare il ritiro.
Non ho intenzione di accusare nessuno in particolare, ma la situazione è un chiaro segno di profonda maleducazione e disinteresse per il bene comune. È un atto che non solo deturpa il paesaggio, ma crea anche le condizioni per una discarica abusiva, con tutti i rischi ambientali e sanitari che ne derivano.
Spero che la pubblicazione di questa lettera possa sensibilizzare le autorità competenti e l’intera cittadinanza a intervenire per bonificare l’area e per prevenire futuri episodi di questo tipo.
Ringraziandovi per l’attenzione, porgo cordiali saluti.
Giuseppe Iemmolo















6 commenti su “Discarica abusiva sulla strada consortile Zimmardo Bellamagna a Modica. Riceviamo”
Due supposizioni che hanno dell’incredibile.
Ci si ostina a pensare principalmente a chi non è della zona o chi ho ha la posizione Tari.
A questo punto aggiungiamo gli extracomunitari e chi non ha fatto il vaccino Covid.
Ma dai fate i seri, si chiama incivili e basta! In giro c’è spazzatura ovunque, chi getta una carta, una lattina o un frigorifero ha lo stesso peso specifico.
io vedo spesso buttare carte , mozziconi di sigarette e anche altro , dal finestrino delle auto in movimento………..
Questa e’ incivilta’ …….
Ha ragione Maurizio.
Caro Peppino, il problema sta’ che questi incivili non vengono puniti, chiunque essi siano. Inoltre su tutto il territorio limitrofe di Pozzallo è una discarica a cielo aperto, vedi zona porto, zona cimitero (rotatoria direzione SrRg), se non ci sono controlli questo 6 il risultato.
Si parla di punizioni e non si comprende che l’inciviltà e la mancanza del senso di comunione con gli altri è talmente radicata che non si potrà mai risolvere con le punizioni, servirebbero più VIGILANTI che CITTADINI, e non parliamo che anche chi sarebbe preposto a vigilare è anch’esso è cittadino con gli stessi difetti.
Il problema è culturale e non si possono cambiare le cose se ancora la gente si lamenta dei politici che ha messo a capo delle amministrazioni e del governo di questo paese.
Se la gente vota per gente che offre loro feste e divertimenti e non ha nessuna voglia (capacità) di migliorare le cose e manutenere le opere di urbanizzazione (acquedotti, strade, fognatura, scuole, polizia locale, ecc. ecc.) e poi si lamenta, cosa possiamo farci, che cosa si protesta a fare.
Se la gente vota la destra autoritaria che poi gli impone una certa politica e non accetta ne il dissenso e neppure le proteste, cosa possiamo farci, che cosa si protesta a fare.
Votiamo ciò che siamo, scegliamo ciò che inconsciamente vogliamo.
Non strappatevi le vesti, questa è la popolazione che ha creato questo modo di essere e questa politica.
Buongiorno.
In data 13 ottobre 2025 i pezzi di cui alle foto non formano più la discarica abusiva in quanto sono stati prelevati.
Mi corre l’obbligo di ringraziare, innanzitutto, tutti coloro che hanno avuto un ruolo importante affinché detto ritiro abbia potuto perfezionarsi.
Per il futuro mi auguro che i soggetti che tale discarica avevano contribuito a creare si ravvedano e non compiano più atti simili che squalificano tutta l’intera collettività e diventano l’unico ricordo indelebile per i turisti che vengono a visitare le nostre bellissime zone.
Fino a quando per andare a conferire rifiuti nelle isole ecologiche è un problema anche burocratico, fino a quando portando materiale vario di una casa, di una cantina o un garage di casa propria gli è impedito oppure occorre compilare moduli vari e documenti imprecisati e continuamente variabili, fino a quando questo sarà presente, la gente, alle strette si sposterà nelle stradine di campagna e scaricherà in qualsiasi spazio troverà libero.
Ma io dico, se proprio parliamo di evitare queste discariche abusive, non è possibile lasciare il conferimento nelle isole ecologiche liberamente accessibili?
Io chiederei all’amministrazione, ma se una famiglia ha necessità di sostituire il vaso igienico in foto perché si è rotto o per qualsiasi altra causa, e se nell’isola ecologica non è possibile trasportarlo perché chiedono tanta documentazione da produrre, molti hanno difficoltà a compilare i moduli o andare a chiedere certificazioni varie, come se qualcuno facesse commercio di vasi igienici rotti, mi spiegate legalmente cosa si dovrebbe fare? Tenerli a casa per sempre? Pagare una ditta privata con fior di quattrini e così la stessa ditta privata avrebbe le stesse problematiche ma meno scrupoli.
E poi, perché l’isola ecologica di Modica deve funzionare poche ore solo il sabato e la domenica?
Io aspetto anche i sapientoni del blog che sanno tutto, come fanno loro.