
MODICA – Era il 14 agosto 1991. Per la famiglia Cannizzaro era stata una giornata di festa, trascorsa in allegria tra figli, fratelli e sorelle, con la consapevolezza che “essere una famiglia numerosa era una fortuna”. Ma quella sera, il destino si è tragicamente abbattuto su di loro.
Carmelo Cannizzaro, di professione postino, stava rientrando a casa a Modica con la moglie Maria e due dei loro cinque figli, Giampiero e Antonello. Scelse di percorrere la nuova strada a scorrimento veloce in direzione di Marina di Modica, una via apparentemente più sicura e meno trafficata.
Poco dopo aver superato il viadotto Cava delle Mele, il tragitto di ritorno si è trasformato in un incubo. All’improvviso, una A112, presumibilmente a causa dell’alta velocità, ha sbandato e si è schiantata contro la loro Fiat 127.
Quella notte, cinque vite furono spezzate. Persero la vita Carmelo Cannizzaro, la moglie Maria e i tre giovani a bordo dell’altra auto: Carmelo Floridia, Carmelo Basile e Salvatore Mavilla.
L’incidente lasciò dietro di sé i due giovani sopravvissuti, Giampiero e Antonello, all’epoca di 14 e 13 anni, i quali portano ancora oggi il peso e il ricordo di quella tragica notte. Sono passati 34 anni da quell’evento, un giorno che la comunità modicana non dimentica, in cui la gioia di una famiglia si è trasformata in un incolmabile dolore.













