
Scicli – “L’approvazione del bilancio, contestato dai Comuni di Scicli, Acate e Ispica, che hanno detto no, non risolve affatto le criticità gestionali di Iblea Acque da noi ventilate nei mesi scorsi e che, purtroppo, risultano essersi incancrenite, con buona pace delle legittime attese dei cittadini ancora alle prese con difficoltà di ogni genere”.
Lo dice la consigliera comunale di Italia Viva a Scicli, Marianna Buscema, che stigmatizza la mancanza di attenzione nei confronti dell’utenza da parte della società di gestione del sistema idrico integrato. “Come dico da tempo in consiglio comunale – spiega Buscema – i rischi che i Comuni corrono con questa gestione scellerata di Iblea Acque sono davvero elevati. Le carenze economiche della società ricadono pure sui Comuni che rischiano di non riavere più indietro i soldi che hanno anticipato, con grave nocumento per la sistemazione dei propri bilanci. Per non parlare del fatto che tutte le promesse ventilate anche in consiglio comunale a Scicli nei mesi scorsi sono state eluse. Quindi, la questione è tutt’altro che risolta. Unica nota positiva, frutto anche questa di una battaglia che personalmente conduco da tempo, è che finalmente Iblea Acque ammette che la sostituzione del contatore dell’acqua è di competenza della società, non dell’utente. Già da mesi (per non dire anni), avevo evidenziato pubblicamente questa responsabilità, chiedendo maggiore chiarezza e tutela per i cittadini, che troppo spesso venivano costretti a sostenere oneri non dovuti. Oggi, alla luce delle conferme ufficiali, è evidente che quella posizione non solo era fondata, ma andava nella direzione giusta: difendere i diritti degli utenti e garantire che le gestioni pubbliche si assumano le proprie responsabilità. Torno, comunque, a chiedere la massima attenzione per la collettività. Occorre trovare una soluzione per fare in modo che Iblea Acque risponda presente alle sollecitazioni dei cittadini utenti”.
2 commenti su “Iv. Iblea Acque, a Scicli disagi sempre più persistenti”
ma smettetela e una societa’ che ne esistono a migliaia in tutta italia e funzionano, ma come tutte le cose hanno bisogno un po’ di tempo per organizzarsi, invece la politica deve aiutarla in modo che i cittadini possano usufruirni in modo positivo. ad maiora
Bastavano i disagi che c’erano quando gestivano l’acqua i comuni, adesso moltiplicato, in più aggiungere i costi di una gestione privata, gli utili per Iblea acque, tra l’altro già con un buco di bilancio. Quindi bollette più care. Chiudere questo carrozzone.