
SCICLI – Una città di poco più di 27.000 anime senza bambinopoli. Scicli si scontra con una triste realtà. A denunciare il degrado e l’incuria delle bambinopoli di Scicli e del Villaggio Jungi, è Guglielmo Scimonello già assessore nella passata Giunta Giannone, per una condizione di indecenza in città ormai insostenibile da tempo delle strutture ludiche per bambini e abbandonate al loro destino dall’amministrazione comunale. “Con la conseguenza – afferma Scimonello – che, considerato che le attrezzature ludiche per i bambini sono inutilizzati e, quindi, degradati e molto pericolosi, i genitori – obtorto collo – sono costretti a portare i loro figli in ludoteche a pagamento. O, in alcuni casi, sono costretti a recarsi nelle città vicinorie pur di far giocare i loro figli. Mi chiedo – prosegue Scimonello – ma è mai possibile che accada ciò? Che una città come Scicli, perla del barocco, culla di storia e bellezza che incanta i suoi visitatori con la sua magnificenza senza tempo, non riesca a ragionare a misura di bambino? Ma che senso ha – ribadisce – tutta questa disattenzione nei confronti delle fasce più deboli? Ora che l’estate è entrata nel vivo, la presenza di strutture attrezzate per i più piccoli, ma anche per gli adulti per trascorrere al meglio il proprio tempo libero all’aperto, diventa un’esigenza fondamentale per la comunità e se ne avverte ancor di più la necessità di rendere gli spazi sempre più accoglienti, funzionali e a misura di bambino. Ma possibile – aggiunge Scimonello – che l’Amministrazione comunale non si ponga per un attimo il problema? Eppure, a fine dicembre 2024, il primo cittadino, annunciava in pompa magna di avere ottenuto un finanziamento dalla Regione siciliana di € 25.000 per rifare il look al parco giochi di Largo Gramsci in piazza Italia, grazie a un emendamento del deputato Giorgio Assenza. Perché tutto tace e nessuno dice nulla? Il Comune e l’amministrazione Marino, provvedano a restituire gli spazi e le aree ludiche ai bambini con l’inizio dei lavori di ammodernamento in Largo Gramsci e con la sostituzione dei vari pezzi degli arredi danneggiati dall’uso e dal mancato rispetto delle due bambinopoli di Jungi, dando la possibilità a tutti i bambini di poterli utilizzare in sicurezza. Spiace, ancora una volta, sottolineare che la pianificazione non fa parte del DNA di questa Giunta. E, a pagarne le conseguenze maggiori sono i cittadini – termina Scimonello -“.