
POZZALLO – La gara d’appalto per i lavori sul Lungomare Raganzino è stata sospesa. La notizia arriva dopo settimane di accese polemiche e accuse rivolte ai consiglieri di posizione che si erano astenuti in fase di votazione, chiedendo maggiori chiarimenti sul progetto. Le motivazioni ufficiali della sospensione citano “forza maggiore e necessità amministrative”, proprio quelle che, secondo i consiglieri, erano state segnalate fin dall’inizio.
La questione solleva interrogativi sulla gestione del progetto e sulle responsabilità. “Chi ha sbagliato davvero? I consiglieri che hanno chiesto prudenza o chi ha messo in piedi un progetto pieno di falle?”, si legge nel comunicato stampa diffuso oggi.
Secondo quanto evidenziato, la gara d’appalto rappresenta l’ultimo stadio di un progetto pubblico, non il primo. Viene sottolineato che tutte le approvazioni e autorizzazioni, in particolare quelle regionali, dovrebbero essere già in possesso prima di avviare l’iter concorsuale. L’accusa rivolta al Sindaco e alla Giunta è di aver “messo il carro davanti ai buoi”, partendo dalla fine e tentando poi di “scaricare la colpa su chi voleva solo vederci chiaro”.
Pur riconoscendo la potenziale validità dell’intenzione iniziale, il comunicato critica aspramente la gestione complessiva del progetto, definendola “un disastro”. L’astensione dei consiglieri viene giustificata come un tentativo di prevenire proprio questo “pasticcio”, che, di fatto, si è concretizzato con la sospensione della gara.
L’appello finale è rivolto ai cittadini: “Cittadini, svegliatevi: non fatevi confondere da chi governa con la propaganda. Pozzallo merita di meglio.”