
Ragusa – Il Centro studi “Feliciano Rossitto” si prepara a onorare la memoria di Giuseppe Miccichè, storico recentemente scomparso lo scorso 10 gennaio 2025, con un incontro dal titolo evocativo: “Ricordando Giuseppe Miccichè”. L’appuntamento è fissato per giovedì 8 maggio 2025, alle ore 18.00, presso la sede del Centro studi in Via Ettore Majorana, 5 a Ragusa.
L’iniziativa culturale, che vuole celebrare il prezioso contributo di Miccichè al panorama storiografico siciliano, sarà introdotta da Giorgio Chessari, attuale presidente del Centro studi “Feliciano Rossitto”. A seguire, il prof. Giuseppe Barone, professore emerito di Storia contemporanea dell’Università di Catania, offrirà una relazione approfondita sul tema: “Il contributo di Giuseppe Miccichè per la Storia della Sicilia. Movimenti popolari, ideologie, istituzioni”.
La serata proseguirà con una serie di interventi che testimonieranno la ricchezza umana e intellettuale di Giuseppe Miccichè. Prenderanno la parola: Natalino Amodeo, Gianni Battaglia (regista), Gaetano Cascone, Grazia Dormiente, Antonella Giardina e Giuseppe Traina.
Giuseppe Miccichè ha lasciato un segno indelebile nella storia del Centro studi “Feliciano Rossitto”. Ne è stato fondatore, costruttore e guida appassionata fin dalla sua costituzione nel 1981, ricoprendo ininterrottamente la carica di Presidente fino al 2002. Sotto la sua illuminata leadership, il Centro Studi F. Rossitto è divenuto un punto di riferimento imprescindibile per chiunque abbia coltivato interesse per lo studio e la ricerca storica nel territorio.
Risulta arduo elencare la miriade di iniziative che hanno visto la luce grazie al suo instancabile impegno nel promuovere la ricerca storica. Tra queste, spiccano quelle dedicate alla diffusione della figura e dell’opera di Feliciano Rossitto, politico e sindacalista di spicco. Di notevole importanza sono stati anche i convegni da lui promossi su temi cruciali per la storia siciliana, quali “Cristianesimo e socialismo in Lucio Schirò”, “L’area degli Iblei tra le due guerre”, “Cinquant’anni di agricoltura in Sicilia” e “L’opera di Vann’Antò”, solo per citarne alcuni. Senza dimenticare il suo contributo alla pubblicazione di periodici di rilievo come la rivista di cultura e politica “Pagine dal Sud” e gli “Annali”, strumenti preziosi per la diffusione del sapere storico e la promozione del dibattito culturale.
L’incontro di giovedì 8 maggio rappresenta un’occasione significativa per onorare la memoria di un intellettuale che ha dedicato la sua vita alla storia e alla cultura della Sicilia, lasciando un’eredità preziosa per le generazioni future.