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Pozzallo. Sequestrati 800 kg di prodotto ittico e tre reti a strascico non a norma

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Pozzallo – La Guardia Costiera di Pozzallo, in sinergia con gli Ispettori del Centro Controllo Area pesca della Direzione Marittima di Catania, ha inferto un duro colpo alla pesca illegale nel compartimento marittimo locale. Nel corso di una serie di controlli mirati lungo l’intera filiera ittica, coordinati dalla Direzione Marittima etnea, sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di 10.000 €, posti sotto sequestro 800 kg di prodotto ittico e tre reti a strascico non conformi alle normative vigenti.

L’operazione, che ha visto impegnato il personale della Capitaneria di Porto di Pozzallo e dell’Ufficio Locale Marittimo di Scoglitti, si è concentrata sui principali punti di sbarco e depositi di prodotti ittici del ragusano. L’obiettivo primario è la tutela della risorsa ittica e il contrasto alla pesca illegale, con particolare attenzione alla verifica degli attrezzi da pesca a strascico, una tecnica ad elevato impatto sull’ecosistema marino e sulla fauna ittica se non praticata nel rispetto delle normative nazionali e comunitarie.

Dai controlli eseguiti nei porti di Scoglitti e Pozzallo, su cinque pescherecci ispezionati, tre sono risultati operare in violazione delle norme. Gli attrezzi da pesca presenti a bordo e utilizzati durante le battute presentavano maglie di dimensioni inferiori al minimo consentito. Questa pratica illegale impedisce la selezione delle specie, portando alla cattura indiscriminata di novellame e di esemplari sottomisura, compromettendone la crescita e la riproduzione.

A queste gravi infrazioni si sono aggiunte l’accertata mancata registrazione delle catture sul giornale di bordo (log-book) e la presenza a bordo di un lavoratore straniero non regolarmente assunto.

L’attività di controllo si è estesa anche all’entroterra, interessando esercizi commerciali e depositi. In un caso, è stata riscontrata la presenza di una consistente quantità di prodotto ittico congelato priva della documentazione necessaria a garantirne la tracciabilità.

Il bilancio complessivo dell’operazione parla chiaro: sei sanzioni amministrative per un totale di 10.000 €, il sequestro di circa 800 kg di prodotto ittico, parte del quale, dopo il parere positivo dell’ASP di Ragusa, è stato devoluto in beneficenza, mentre la restante parte è stata destinata alla distruzione.

Questa incisiva operazione della Guardia Costiera della Sicilia orientale si inserisce in un quadro più ampio di attività volte alla protezione dell’ambiente marino e delle risorse ittiche, in linea con gli obiettivi istituzionali del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia costiera.

Le attività di controllo continueranno con la massima attenzione e frequenza, con l’obiettivo di prevenire e reprimere le catture illegali, salvaguardare l’ecosistema marino e tutelare gli operatori del settore che rispettano scrupolosamente le normative vigenti, utilizzando attrezzature e metodi di pesca legali.

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