Cerca
Close this search box.

Siccità Agrigento: “Il cambiamento climatico presenta il conto”

Tempo di lettura: 3 minuti

La situazione drammatica nella città di Ravanusa e in gran parte della provincia di Agrigento, dove l’acqua arriva in media circa ogni 20 giorni, non è solo la conferma di quanto Federconsumatori dice da anni sulla crisi idrica in Sicilia, ma anche una drammatica conseguenza del cambiamento climatico globale causato dall’uomo.

La quantità di pioggia che cade mediamente ogni anno in Sicilia è sempre di meno e, in prospettiva, andrà a diminuire e non ad aumentare: gli studi scientifici ci dicono che nell’isola nascerà presto il primo deserto italiano.

Questo impone a tutti una profonda riflessione sia sulla crisi climatica che sulla sua gestione pratica, sia quotidiana che a lungo termine.

La responsabilità della crisi idrica in Sicilia è ampiamente condivisa da tutti i soggetti interessati alla gestione dell’acqua nell’isola e, purtroppo, oggi scontiamo gli errori e l’immobilismo di parecchi anni fa.

Per questo occorre prontamente invertire la rotta, occorrono degli interventi strutturali indispensabili e attivare una corretta e sostenibile gestione della risorsa in grado di garantire l’acqua per tutti gli usi, migliorando la capacità di raccolta e distribuzione delle risorse idriche.

Servono altresì misure straordinarie concrete ed efficaci per contrastare rapidamente la grave situazione che colpisce pesantemente la popolazione e le attività produttive del territorio agrigentino.

Nell’agrigentino la società consortile pubblica che gestisce il Sistema Idrico Integrato, in accordo con la Prefettura di Agrigento, ha vietato la distribuzione incontrollata di acqua prelevata dai pozzi privati e trasportata con autobotti di aziende locali. Ora le autobotti possono trasportare solo acqua controllata, prelevata da un punto di distribuzione della società di gestione.

“Questo metodo garantisce la salubrità dell’acqua – affermano all’unisono il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa e quello di Federconsumatori Agrigento, Angelo Pisano – ma rallenta moltissimo la sua distribuzione: vanno attivati molti più punti di prelievo dell’acqua, nel minor tempo possibile”.

Federconsumatori, inoltre, chiede che anche il Governo nazionale faccia la sua parte nella soluzione della crisi idrica in Sicilia, ad esempio inviando la nave cisterna della Marina Militare che è stata annunciata a inizio luglio ma che, al momento, non si è vista.

 

541465
© Riproduzione riservata

I commenti pubblicati dai lettori su www.radiortm.it riflettono esclusivamente le opinioni dei singoli autori e non rappresentano in alcun modo la posizione della redazione. La redazione di radiortm.it non si assume alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti e fornirà, eventualmente, ogni dato in suo possesso all’autorità giudiziaria che ne farà ufficialmente richiesta.

3 commenti su “Siccità Agrigento: “Il cambiamento climatico presenta il conto””

  1. D’accordo se non ci avessero messo il cambiamento climatico,
    Magari a ottobre avremo inondazioni in queste zone e sarà di nuovo il cambiamento climatico
    Studiate prima di scrivere articoli ,evitereste di fare i pappagallo.

  2. “Il cambiamento climatico presenta il conto”….
    La provincia di Agrigento è da almeno 20 anni che ha problemi con l’acqua e il sistema politico-mafioso in tutti questi anni non ha fatto nulla per arginare un problema prioritario e fondamentale per la popolazione. Oggi la Federconsumatori ci ricorda che la scienzah gli ha detto che gran parte della Sicilia diventerà deserto. Per la precisione questo avverrà guarda caso entro il 2030! A quanto pare anche le associazioni sono passati da professionisti dell’informazione a comici di razza. Ci avete detto che le temperature che rilevate (non so dove) raggiungono i 60° all’ombra, e il 28% del paese rischia la desertificazione. Neanche nel Sahara si toccano i 60°. Voi Federconsumatori siete tenuti a informarci, non siete tenuti a farci ridere. Per quello ci pensa il mainstream ad alimentare il cabaret confezionato e coordinato dalla criminale Commissione Europea.
    A giugno scorso l’Ansa titola: “Clima, Copernicus: è stato il giugno più caldo di sempre”. Se vi ricordate a Giugno faceva pure freddo, nei primi di Luglio non è andata meglio.
    Se ad Agrigento come in tante altre città d’Italia non hanno l’acqua nelle loro case o nell’agricoltura, perchè non dite che negli ultimi 50 anni non avete fatto niente per costruire dighe, invasi e ripristinare le fatiscenti condotte idriche? No, invece ci dovete massacrare l’apparato scrotale con l’immaginario e ridicolo cambiamento climatico mettendoci davanti l’immancabile scienzah per non dare la colpa alla inutile e gretta politica.
    Ora la Federconsumatori vuole le navi per portare l’acqua alla popolazione. Questo lo fanno una volta a settimana ad Alicudi dove non hanno risorse di acqua e con 170 residenti, ma rifornire una provincia come Agrigento dovremmo prima avere un porto come Hong Kong.

  3. I soddi dell’emergenza sono più pappabili ,cauri cauri, tu strilla ca iu fazzu arruvari i soddi , li prendiamo dal fondo emergenza, li spendiamo, ne spartieumu, e nuddu si lamentera’ perché siamo intervenuti subito .
    Ma che bravi che siamo , si siamo bravi ,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Articoli correlati

RTM per il cittadino

Hai qualcosa da segnalare? Invia una segnalazione in maniera completamente anonima alla redazione di RTM

UTENTI IN LINEA
Torna in alto