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“Vasi comunicanti”. Ragusa, parla il Dottor Nino Nicosia

Tempo di lettura: 2 minuti
Dopo la decisione del Gip di revocare gli arresti domiciliari per gli indagati nell’inchiesta “Vasi Comunicanti”, il dott. Nino Nicosia, primario dell’Unità di Cardiologia di Ragusa, ha postato sul proprio profilo Facebook un pensiero che, a nostra lettura, appare molto sereno.
“Ci sono! …e da subito riprenderò il mio amato lavoro al fianco dei miei tanti pazienti e la mia vita a fianco dei miei tanti amici – scrive -. Ho vissuto momenti “più semplici”, lo confesso! La vita a volte ti impone delle difficili prove…, ma sarebbe stato impossibile senza:
– l’infinito amore di mia moglie e di mio figlio, …della mia famiglia;
– la professionalità eccelsa e la vicinanza umana dei miei avvocati (Mimmo Barone e Maurizio Catalano);
– la solidarietà di un’intera comunità, letteralmente stretta attorno a me!
– la commovente accoglienza e solidarietà di tutto il mio gruppo di lavoro, ansiosi di rivedermi, …almeno quanto me!
– la solerzia della Magistratura (capace anche di ascoltare, valutare e rivalutare, ove possibile).
Infinitamente grazie”.
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1 commento su ““Vasi comunicanti”. Ragusa, parla il Dottor Nino Nicosia”

  1. Giuseppe Iemmolo

    Dottore si, la magistratura giudicante, si. All fine della prima udienza dibattimentale del mio fantomatico processo per concorso in usura, minacce ed estorsione, il presidente del collegio giudicante, testualmente e be a dire: ” ma allora mi dite che ci fa il dottore Iemmolo in questo processo?”. Vedrà che, se la sua posizione non viene chiusa prima, come io le auguro, ad un certo punto sentirà priferire dall’organo giudicante la stessa frase che ho ascoltato io che, a mio avviso, vale più dell’assoluzione per non aver commesso il fatto o che il fatto non sussiste.
    La società di oggi mi fa schifo. Non mi appartiene.

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