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Modica. Opere edili abusive. Deferita una donna dalla Polizia Locale

Tempo di lettura: 2 minuti

La Polizia Locale di Modica ha deferito alla Procura della Repubblica di Ragusa la proprietaria di un immobile del centro storico, per avere realizzato opere edili, in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, senza permesso di costruire. In buona sostanza aveva eseguito le opere senza darne preavviso allo Sportello Unico del Comune, senza la preventiva autorizzazione dell’Ufficio del Genio Civile e senza la direzione di un tecnico abilitato. Nei fatti, era stato realizzato un piano aggiuntivo nell’immobile che la 31enne aveva acquistato da terzi. Il Nucleo Operativo di Polizia Edilizia, supportato dai tecnici del Settore Urbanistica, ha valutato le irregolarità che, come si diceva, oltre alla mancata di autorizzazioni, erano state realizzate in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, ai sensi del D.A. 1346 del 2016 del Piano Paesistico della Provincia Regionale di Ragusa, senza il preventivo nulla osta della Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali.

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9 commenti su “Modica. Opere edili abusive. Deferita una donna dalla Polizia Locale”

  1. Esistono tantissime irregolarità, molte come questa che hanno determinato un aumento di volumetria illegale. Il problema non è solo darne comunicazione allo sportello unico. La gravità è che non esiste progetto che giustifichi la volumetria in funzione della destinazione urbanistica del terreno dove sorge il fabbricato. Non tutto è possibile a parte tutta la burocrazia.
    Ma tanto, non frena niente a nessuno.

  2. Ma cosa vuoi che sia aggiungere un piano ad una casa, lasciamo stare l’antisismico e calcoli vari. Non si rischia la vita ad aggiungere peso ad una struttura!!!!

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  3. Giuseppe Iemmolo

    “…senza il preventivo nulla osta della Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali.”
    Viceversa se avesse realizzato solamente un impianto invasivo come quello per produrre biogas per autotrazione, il nulla osta non serviva, nonostante il vincolo paesaggistico.

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  4. Modica è strapiena di abusivismo edilizio, in tutto il suo territorio… dal piano in più al “locale tecnico”… alla realizzazione di pavimentazioni, dove poco dopo arriva la tettoia, per poi chiuderla per farci la “dependance”… a “cose che voi umani non potete neppure immaginare”… con vincoli paesaggistici, idrogeologici e chi più ne ha più ne metta.
    Il controllo del territorio è pari allo zero assoluto, ognuno pretende di fare ciò che vuole perchè “iu a casa mia fazzu chiddu ca vuogghiu”… e poi tutti ad attendere condoni edilizi come morti di fame. Penosa ignoranza.

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  5. Fate silenzio…..che la maggior parte abitate in villette che risultano locali artigianali!!! Un paese di sarti i modicani!!

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  6. @Saro, questo è un fenomeno tutto modicano, il trucchetto degli insediamenti produttivi degli anni 80 ha di fatto cancellato la campagne modicane, creando un enorme e disordinato territorio urban-agricolo.
    Modica caput-mundi

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  7. Quello che lei scrive è la verità Saro, ma come si potrebbe mai risolvere date le migliaia di case in quelle condizioni se non con sanatorie.
    Il problema grave è che si continua su quella strada e la gente neppure si pone il problema di rispettare norme e codici.

  8. meglio locali artigianali e/o sartorie che far realizzare a imprenditori senza scrupoli edifici sui marciapiedi o sulle strade vedi piazza libertà alla sorda uno scempio di edilizia sia per gli uffici che rilasciano le autorizzazioni sia per gli imprenditori

  9. contadino zappatore

    @ Alfonso, sicuramente è a conoscenza dei nominativi che hanno edificato ed edificano senza scrupoli. È evidente che trattasi di soggetti emergenti soggetti che hanno aumentato i loro interessi infilandosi in settori che non erano il loro originariamente di appartenenza. Cos’è che li spinge a fare tanto?

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