
Debutteranno le studentesse e gli studenti dell’Istituto G. B. Vico, Umberto I e R. Gagliardi di Ragusa venerdì 31 maggio alle ore 20.30, al teatro Marcello Perracchio, per la regia di Giuseppe Ferlito, con lo spettacolo “Le Baccanti” di Euripide.
“Le Baccanti” è un testo che mi ha sempre affascinato per la sua complessità e profondità- ha dichiarato il regista Ferlito- “Euripide esplora temi universali come la natura umana, il conflitto tra razionalità e irrazionalità, e il rapporto tra uomo e divino. È stato molto interessante affrontare queste tematiche con gli studenti dell’Istituto G. B. Vico, Umberto I e R. Gagliardi di Ragusa in un contesto moderno, per vedere come risuonano con il pubblico di oggi.
Ho cercato di mantenere l’essenza del testo originale, lavorando molto sulla recitazione degli
attori, cercando di far emergere le emozioni e le contraddizioni dei personaggi in modo molto
diretto ed intenso. Una delle principali sfide è stata quella di rendere accessibile e comprensibile il linguaggio di Euripide senza tradire lo spirito originale del testo e senza perdere la sua poeticità e profondità. Inoltre, coordinare diverse maestranze quali ballerine, attori e percussionista è stato un lavoro complesso, ma alla fine credo che abbia contribuito a creare un’esperienza unica.
Come hanno reagito gli studenti? Gli studenti sono stati entusiasti e molto collaborativi. Hanno abbracciato la sfida di lavorare con un testo così denso e di sperimentare con nuovi metodi di espressione. Abbiamo lavorato molto sul movimento e sulla gestualità, ispirandoci anche a forme di teatro fisico e danza contemporanea. È stato un processo molto intenso, ma alla fine credo che tutti abbiano trovato nuove profondità nei loro personaggi”.
Inoltre il regista Giuseppe Ferlito si è interrogato sul discorso pubblico e come potrebbe reagire a questa versione de “Le Baccanti”, e lo stesso ha risposto:
“Spero che il pubblico rifletta sulla natura complessa e spesso contraddittoria dell’essere
umano. “Le Baccanti” ci mostra come il tentativo di sopprimere la nostra parte irrazionale e
selvaggia possa portare a conseguenze distruttive. Vorrei che gli spettatori si interrogassero
sul loro rapporto con le proprie emozioni e impulsi, e su come questi influenzano le loro vite e
le loro scelte.”