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Cgil: “Operatori delle Cooperative non pagati da mesi”

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La gran parte dei servizi che le cooperative sociali svolgono per conto del Comune di Modica viene effettuata grazie al senso di abnegazione e di servizio da parte degli operatori che, pur dovendo percepire diverse mensilità, si prodigano, tuttavia, quotidianamente per garantire la loro presenza e non far venire meno prestazioni che vengono rese ai cittadini modicani che più ne hanno bisogno.

Da troppo tempo questa speciale caratteristica degli operatori sociali ha consentito il mantenimento in vita di servizi essenziali alla collettività, pagando personalmente in termini di sacrifici, al punto che se venisse meno il loro apporto si sbriciolerebbe all’improvviso un tessuto di relazioni, di attività e di cura alle persone che sono essenziali.

Dall’altra parte non si può permanentemente consentire a questi operatori di lavorare senza poter beneficiare del risultato del loro sacrificio, ossia delle loro retribuzioni, anche perché sono padri o madri che con il loro lavoro cercano di condurre avanti le loro famiglie. E non è più ammissibile che questo perverso meccanismo, determinato dalla incapacità del Comune di pagare i servizi che ha affidato al privato sociale secondo procedure di pagamento costanti e regolari, possa alla lunga condurre o allo sgretolamento di famiglie o alla destrutturazione di un welfare locale che è un valore inesauribile ed insostituibile per la comunità modicana.

“A Modica – spiegano i sindacalisti Cgil  ​​​​​​​​Salvatore Terranova e Salvatore Tavolino  – gli operatori e le operatrici delle cooperative sociali vantano ill mancato pagamento di diverse mensilità pregresse dal loro datore di lavoro e questi ultimi lamentano di non ricevere, con costanza e regolarità, la liquidazione delle fatture relative ai servizi da parte dell’Ente-comune.

Sembra il cane che si morde la coda, ma di una cosa siamo sicuri: fintantoché gli operatori garantiscono i servizi, anche se non ricevono le loro retribuzioni da diversi mese, a perderci sono solo loro, ma se decidessero di bloccarsi, a perderci sarebberooperatori e cittadini, oltre che le cooperative.

Allora pensiamo che sia giunto il momento di una seria riflessione del committente, nella fattispecie il Comune di Modica, organizzandosi meglio sotto il profilo dei rapporti com le cooperative sociali e soprattuto elaborando un piano di rientro del debito che l’ente locale modicano ha contratto con le cooperative interessato, così da metterle di onorare anche loro i debiti che accumulano con la loro forza lavoro.

Come Organizzazione sindacale siamo disponibili al confronto teso ad arrivare una sintesi amministrativa per recuperare gli ormai intollerabili ritardi che si accumulano nei pagamenti degli operatori e operatrici e affrancare i cittadini che ne hanno più bisogno dal rischio di vedere venir meno un servizio per loro vitale ed insostituibile”.

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