
“Nessun tavolo tecnico sui tributi locali è stato convocato dall’assessore al ramo, Peppe Fiorellini”. E’ quanto denuncia la consigliera comunale di Vittoria, Sara Siggia, a proposito del fatto che l’amministrazione comunale rifiuta ogni forma di concertazione con le associazioni di categoria. “E, di fatto, senza alcuna forma di partecipazione – continua Siggia – presenta il conto ai cittadini contribuenti vittoriesi. Ecco perché faremo valere le ragioni degli stessi vittoriesi in Consiglio comunale. Una cosa è certa. L’assessore Fiorellini, ancora una volta, dimostra la propria totale inadeguatezza a svolgere il ruolo di assessore ai Tributi. Nella proposta di definizione agevolata approvata dalla Giunta comunale il perimetro di intervento è limitato ai debiti risultanti da ingiunzioni di pagamento e accertamenti esecutivi. Con la previsione del rimborso delle spese procedurali. Nessun vantaggio i contribuenti potranno avere sulla sorte capitale dei tributi. E, in più, le scadenze risultano essere troppo ravvicinate. Nessuna previsione sui residui attivi appostati per tributi non incassati dal 2000 al 2015. Insomma, così non va e lo diciamo a voce alta”.
Valentina Tagliarini, coordinatrice cittadina Italia Viva, aggiunge: “In qualità di consulente del lavoro, avendo approfondito e lavorato molto con la rottamazione quater introdotta dalla legge di bilancio 197/2022 che ha permesso in sei mesi a migliaia di italiani di poter accedere ad una definizione agevolata dei debiti tributari, mi sarei aspettata una convocazione da parte del Comune degli ordini professionali coinvolti. Invece, nulla. Peccato, perché la rottamazione quater dei tributi locali, strutturata diversamente, magari con scadenze diverse e non così ravvicinate, inserendo uno stralcio totale delle cartelle con importi inferiori a 1000 euro fino al 2015, avrebbe permesso a migliaia di famiglie di onorare il proprio debito nei confronti dell’ente comunale. Non solo, tempi così ravvicinati fra una rata ed un’altra rischiano di instillare nel cittadino la convinzione che questa manovra sia solo una ulteriore presa in giro nei confronti dei contribuenti”. “Mi auguro – conclude Tagliarini – che ci sia un cambio di rotta perché altrimenti ancora una volta si perde una preziosa occasione di confronto e di collaborazione fra organi deputati e Comune in favore dei cittadini, alimentando un clima di tensione in città che certo bene non fa”.