
di g.r.
Le forze armate di Corea del Sud, Giappone e Stati Uniti hanno iniziato lunedì una nuova serie di esercitazioni di difesa missilistica trilaterale nelle acque internazionali del Mar del Giappone, appena quattro giorni dopo che la Corea del Nord ha testato per la prima volta il suo missile intercontinentale più sofisticato prodotto fino ad oggi. Secondo la Marina sudcoreana, in queste manovre sarebbero stati coinvolti tre cacciatorpediniere dotati di sistemi antimissile Aegis: lo Yulgok Yi I, della Corea del Sud; la USS Benfold, degli Stati Uniti, e l’Atago, della Forza di autodifesa marittima giapponese. L’esercitazione si concentra sul rilevamento e il monitoraggio di un missile balistico la cui traiettoria è simulata al computer e sulla condivisione delle relative informazioni in tempo reale al fine di migliorare le procedure di risposta all’ipotetico attacco missilistico. Facendo seguito agli incontri che i tre Paesi hanno tenuto la settimana precedente, è stato concordato di effettuare regolarmente esercitazioni antimissile e antisommergibile per contrastare la minaccia rappresentata dagli armamenti nordcoreani. Il governo del leader nordcoreano Kim Jong-un ha infatti effettuato giovedì scorso il test del missile Hwasong-18, il suo primo missile balistico intercontinentale a combustibile solido, un’arma molto più efficiente nello stoccaggio, spiegamento e funzionamento. Tuttavia, il vicepresidente della Commissione militare del Partito dei lavoratori al potere nel paese dittatoriale, Ri Pyong-chol, ha specificato che lo sviluppo di armi strategiche avanzate, è una “misura legittima di autodifesa” volta a proteggere Pyongyang dalle minacce militari degli Stati Uniti. Come contro risposta le forze aeree sudcoreane e statunitensi hanno iniziato lunedì una grande esercitazione aerea che ha coinvolto 1.400 membri del personale militare e 110 aerei per 12 giorni attorno alla base aerea di Gwangju, circa 260 chilometri a sud di Seoul. Questo addestramento su larga scala fa parte delle due esercitazioni programmate ogni anno, insieme all’esercitazione Vigilant Storm, prevista per la seconda metà del 2023 per migliorare l’interoperabilità militare congiunta.
1 commento su “Manovre militari congiunte antimissile: Corea Sud, Usa, Giappone”
Queste esercitazioni erano programmate e quindi tutto normale. Diventa tutto anomalo, pericoloso e pregiudizievole quando sono gli altri a fare esercitazioni programmati, vedi Russia Cina. Nel mezzo abbiamo Kim che ogni tanto gli piace sparare qualche petardo tanto per dire che se per caso non ve ne siete accorti ci sono pure io che posso fare casino.